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Autore: ladyevil1    24/03/2008    7 recensioni
mac da sfogo cerca una persona con cui parlare, della propria situazione e va da quella che è la sua migliore amica ma non solo.....
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mac Taylor, Stella Bonasera
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Questa ff prende spunto dall episodio.

Mac  era appena tornato da Londra , e subito si mise a lavoro. Non appena vide stella questa lei chiese < che ci fai già qui ? Ti aspettavamo per giovedì e oggi è solo lunedì ?  > .

Lui le rispose < beh diciamo che non so stare molto tempo lontano dal lavoro >

Stella lo conosceva troppo bene, e in cuor suo sapeva che qualcosa non andava, ma col suo solito fare discreto non disse una parola.

Mac allora le chiese < a che caso state lavorando ? >

Lei  < oh non ci sono stati casi ecclatanti sono una rapina  e un omicidio in una gioielleria  ma abbiamo già preso i colpevoli  >

Mac  < allora ho fatto bene a lasciare tutto nelle tue mani ormai sei diventata più brava di me  >

Lei a  quelle parole sorrise dicendo  < così mi lusinghi  > .

Lui  < no dico sul serio hai superato il maestro >

Lei  <  mac ti posso fare una domanda ? >

Lui  < si certo dimmi pure ?  >

Ma lei non ebbe il tempo di formulare la domanda che furono interroti dal suono dei loro cercapersona.

Un omicidio in un parco  < prendiamo la mia auto > disse lei

Lui  < ok >

Quando si trovarono in macchina lui chiese  < cosa dovevi chiedermi  >

Lei  < no non era niente d’ importante  >

 Passarono il resto del viaggio in silenzio e entrambi si sentivano a disagio.  Ma nonostante tutto erano felici di stare uno vicino all altro.

Arrivati nel luogo del delitto videro che la vittima era una bambina al massimo avrà avuto sei anni.

La prima reazione di Mac fu quella di dare un pugno sull auto di stella  e dire  < dobbiamo prendere quel maledetto > .

Lei a quel gesto quasi non lo riconobbe, lui che era sempre calmo. Pensò che doveva stare molto male chissà cosa era accaduto a londra per farlo cambiare così ?

Vedendolo in quelle condizioni gli si avvicinò dicendo  < tutto apposto ?  vuoi che ti riporti in ufficio ?  > .

Lui   <  tranquilla sto bene  >

Esaminarono la scena del crimine insieme, una volta raccolte tutte le prove, si diressero nuovamente in ufficio.

Questa volta Stella aveva deciso che non avrebbero fatto nuovamente il viaggio in silenzio.

Rupe il ghiaccio  <  Mac come mai hai reagito così ? >

Lui rispose quasi seccato  < no ma dico l hai vista è solo una bambina , e a te non ha dato fastidio ?  >

Lei  < si mac non prendertela con me ,forse anche a me può aver dato fastidio, ma non ho avuto la tua stessa reazione dopo tutto è il nostro lavoro questo  >

Dal tono in cui gli aveva risp ,Mac capì che aveva sbagliato che era stato crudele risponderle in quella maniera.  Sapeva di averla ferita e subito disse  <  perdonami   >

Lei  < non preoccuparti  >

Lui   <  ti prego perdonami sono stato uno stupido non avevo il diritto di trattarti così  >

Lei   < no Mac lascia perdere mi hai chiesto scusa e mi basta  > .

Stella  che riusciva a leggere attraverso gli occhi di lui , aveva notato che erano  malinconici, pieni di tristezza  e non riuscì  a trattenersi ,dal fargli quella domanda che la tormentava tutta la mattina .Non le riusciva più di pensare ad altro.

Ormai erano arrivati all ufficio così parcheggiò  dicendo   <  aspetta non scendere ancora dalla macchina  >

 Per la domanda di prima ho mentito non era vero che non era importante.

Lui  <  su avanti dimmi  >

Lei  che amava i modi dolci di quell uomo cercò di formulare la domanda con la massima discrezione  <  Mac posso sapere cosa ti turba ? è da quando sei tornato da Londra che hai il broncio, sei malinconico  >

Lui  <  me l ‘ aspettavo una domanda così , vedi io e Peyton ci siamo lasciati  > .

Stella   <  oh Mac mi dispiace tanto  > Aveva risposto così d ‘ istinto, ma in realtà stava mentendo, dentro di sé pensava ora non posso , non voglio più che ti allontani da me col rischio di perderti per sempre.

Lui   < non preoccuparti  >

Ma anche lui mentiva non aveva detto il perché si era lasciato con Peyton. Ogni volta che baciava,teneva tra le braccia e ogni volta che faceva l amore lei pensava a Stella.  Come no raccontò del perché di quella reazione di fronte a quella bambina.

 Lei si tolse la cintura anche lui fece lo stesso, erano pronti a scendere quando lei disse  <  Mac non ti voglio vedere così triste però le cose accadono sempre per un motivo  > 

 Cosi lui rispose  <  si in effetti non eravamo fatti per stare insieme io e Peyton  >

A quelle parole lei si avvicinò a lui e gli diede un baciò sulla guancia, affermando vedrai che ora andrà meglio.

Mac ricevendo quel bacio sulla guancia avrebbe voluto girarsi per baciarla veramente bene, ma la paura di rovinare il loro rapporto d’ amicizia glielo impedì.

Così scesero dall auto, e ripresero le ricerche dell assassino della piccola, controllarono ogni minimo dettaglio sul corpicino finchè Mac non trovò un ‘ impronta, che fatto il confronto sull’ avis portò al killer . Era un pedofilo agli arresti domiciliari. Andarono personalmente loro ad arrestarlo. Venne condannato a trent anni di carcere.

Mentre tutti erano già andati a casa Mac era rimasto solo in ufficio a sistemare dei fascicoli. Non appena finito decise di non andare a casa sua perché sarebbe rimasto tutto solo assorto nei suoi pensieri.

Voleva parlare sfogarsi con qualcuno così andò a casa di stella.

Lei già dormiva quando aprì la porta e vide Mac iniziò a sudare sentiva, i respiri sempre più frequenti, e il cuore le batteva all impazzata.

<  Mac a cosa devo la tua visita ?  >

Lui  <  disturbo ? non sapevo dove andare e con chi parlare  >

Lei   < tu puoi venire in qualsiasi momento, accomodati vado a mettermi qualcosa di più decente  >

Lui sperava che sarebbe rimasta con quella maglietta scollatta per vedere tutto il decoltè ma non ebbe fortuna   >

Si cambiò in me che non si dica e si sedette sul divano a fianco a lui.

 Lei   <  dimmi pure >

Lui si fece coraggio raccontare tutta la storia per filo e per segno.

Vedi Stella io e peyton ci siamo lasciati per colpa mia, ogni volta che stavo con lei avrei voluto essere con te. Ho detto anche a peyton quello che provavo per te, devi sapere che era incinta e quando le ho detto tutto ha abortito.  Era al terzo mese e ha abortito aspettavo con ansia l arrivo di questa bambina, ma non potevo stare con una donna che non amavo, come amo te.

 A quelle parole iniziò a piangere  <  tu hai sofferto solo per causa mia non me lo perdonerò mai  >

Lui   < grazie a te ho scoperto il vero amore quello semplice e puro  >

Mentre lei continuava a piangere lui le si avvicinò dicendo  <   ti prego amore mio non piangere > .Le passò   le mani sul volto per asciugarle le lacrime, a quel contatto lei rimase immobile. Per paura che un minimo gesto avrebbe potuto rovinare tutto.

Avvicinò il volto a quello di lei , per poggiare delicatamente quasi come il tocco di un angelo le sue labbra a quelle di lei.

Lei non oppose resistenza, anzi tenne le labbra incollate a quelle del suo uomo senza respirare per un bel paio di secondi. Questo per far capire quanto era desiderato quel bacio.

Sempre con labbra unite lui la prese con delicatezza la distese sul divano, e iniziarono ad essere presi d assalto da una marea di sentimenti e di ormoni. 

Lei   <  sono sicura presto avremo un piccolo erede che girerà per casa  >

Ecco perché ti amo sai quello che voglio, si però Mac ora basta parlare, se vuoi avere un erede dobbiamo lavorarci. Passarono tutta la notte uno nel corpo dell altro. E la mattina seguente arrivarono in ufficio con due ore di ritardo, con la stessa macchina creando dei sospetti tra i colleghi, che ormai avevano capito in fondo erano poliziotti, non per niente.

 

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