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Autore: Loop    24/03/2008    5 recensioni
Hime significa Principessa, ed è anche il diminutivo di Orihime. Questa è una one-shot, raccontata da Ichigo, un breve resocondo di una nottataccia; Buona lettura gente ^^
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inoue Orihime, Kurosaki Ichigo, Renji Abarai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Princèss

Princéss

 

Mi dispiace. Perdonami. E’ tutta colpa mia. Vorrei che tu potessi sentirmi, vorrei avere il coraggio di dirtelo; che non è colpa tua, e che andrà tutto bene. E  che non devi piangere.
Non avrei mai dovuto gridare a quel modo, non avrei dovuto gridarti quelle cose; cerca di capirmi, piccola Hime, cerca di capire come stavo, che cosa ho pensato, il mondo che mi crollava addosso e il rombo sordo del sangue nelle orecchie; riesci a immaginarlo? No, come potresti, un sentimento tanto vile.. no, tu non potresti mai capire che cosa ho provato, quando sono entrato in camera tua e ti ho visto stretta a quel cane.
Adesso sono calmo, adesso non sento più il sangue che mi scoppia nelle vene; ma sarebbe meglio, perché adesso sento i maledettissimi sensi di colpa schiacciarmi sotto il loro peso, e se tu fossi qui con me ora, se non fossi fuggita chissà dove, potresti sentire anche tu il rumore delle mie ossa che scricchiolano e si spezzano, sotto quell’immane peso.
Sei fuggita di notte, correndo, mentre io e quel cane rognoso ci azzannavamo a vicenda, mentre ti gridavo dio sa cosa, perché sei andata con lui,  non è così? Non mentirmi cazzo, per quale razza di idiota mi hai preso? Vuoi davvero prendermi per il culo così facilmente? Sei soltanto una sgualdrina, ti è bastato che voltassi la testa per aprire le gambe a questo figlio di puttana, vero?
Dio, sono un mostro; ed è quasi l’alba, e io non ho idea di dove tu sia, se stai bene, mi sento morire, perché ho una stramaledettissima paura, paura da non reggere, paura che ti succeda qualcosa, paura di perderti.
Ti prego, non mi lasciare. Sono uno stronzo, lo so, mi dispiace.
Non avevo nessun diritto di gridarti quelle cose. Dopotutto non stiamo neanche insieme
(non ho avuto nemmeno il coraggio di dirti che ti amo, che uomo di merda sono)
Tu non mi hai mai abbandonato, mi sei sempre stata vicino, discretamente, gentilmente, dolcemente; e io come ti ho ripagata? Trascinandoti in situazioni suicide, rischiando la tua vita per salvare quella di un’altra donna. Adesso capisco perché eri con lui.
Scusami, scusami, scusami.
Guardami bene, perché adesso sono io che sto piangendo, perché sono uno stronzo. E mi dispiace, e non basterebbe tagliarmi le vene qui, davanti a te, per ripagarti di tutte le sofferenze che hai patito per colpa mia.
Mi dispiace anche per aver colpito lui.
Decisamente, ti merita molto più di me.
Mi dispiace, finalmente avresti potuto godere di un po’ di tranquillità, e la mia ennesima cazzata ti ha rovinato la vita. Lui non avrebbe avuto occhi che per te; lo so, cosa credi, ti ha sempre guardato con dolcezza, quando ti rivolgeva la parola i suoi toni si addolcivano, e ti sorrideva come io non ti ho mai sorriso. Non ho il diritto di presentarmi di punto in bianco e pretendere che mi consegni seduta stante il tuo cuore solo perché finalmente mi sono deciso. Sono davvero un mostro. E tu piangi, senza tregua, per colpa mia.

                                                                                             §§§

Quando finalmente ti ho trovata eri lì, in casa sua.
Non piangevi, eri triste, ma avevi smesso di piangere.
Lui
era riuscito a farti smettere di piangere. Lui, non io.
Io sono capace solo di farti piangere.
Mi dispiace.
Tutto quello che posso fare ora è smetterla di intromettermi
(e lasciarti vivere la tua vita, con lui, in modo che tu sorrida sempre)
Eh si, brutto cagnaccio rognoso, sei uno stramaledetto botolo fortunato.
Principessa, adesso tu sorridi, e questo è quello che conta; adesso è il mio turno di soffrire in silenzio. Vedremo se sarò altrettanto bravo. Ma non so se ci riuscirò sai? Non credo di avere la forza che hai tu. Anzi, è probabile che faccia altre cazzate di questo genere, che incasini di nuovo la vita di tutti, e solo perché sono un fottuto egoista.

In fondo, anche Abarai si merita questa felicità.
Lui qualcuno da amare non l’ha mai avuto. Spero che lei possa insegnarti che cosa significa nascere e morire negli occhi di chi si ama. Ma forse questo lo sai già.
Dal canto mio, non smetterò di odiarti e maledirti, brutto botolo pulcioso che non sei altro, e che tu sia dannato anche per quest’occhio nero; ma penso che nessuno dei tuoi pugni sia mai stato tanto giustificato quanto questo. Mi hai frantumato uno zigomo, maledizione a te. Mi meritavo di peggio. Avresti dovuto passarmi da parte a parte con quel tuo babbuino inquietante. Ma non l’hai fatto, anche se, di la verità, avresti voluto tanto.
Beh, non saprò mai perché ti sei limitato a lasciarmi questi leggeri ematomi. Forse perché in fondo hai capito perché l’ho fatto; forse perché nelle mie condizioni avresti fatto la stessa cosa per lei. Si. Certo. Continua a sognare, Ichigo.
(Lui non è mica coglione come te)

Beh, principessa, ti auguro di essere felice col tuo cagnolino. Io ti aspetterò. Starò in silenzio, in un angolo, così che tu non mi veda, così che tu non debba sopportare la mia presenza ingombrante, satura di brutti ricordi, di ricordi dolorosi; ma ci sarò. E aspetterò che tu ti ricordi perché mi amavi tanto.
(Dio, ti prego, fa che non sia davvero innamorata di lui)
Buonanotte Orihime
Ti aspetterò per sempre,
Principessa



NOTE DELL'AUTRICE:
ok, lo ammetto.
E' tutta colpa della cioccolata però. Di solito non scrivo roba così melensa (certo, continua a ripetertelo -.-) giuro. Vabbeh, commentate PERFAVORE e ditemi che ne pensate, ok?
  
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