“Ziva?” chiese Tony dando una pacca sulla spalla alla collega
“Si?” rispose Ziva appoggiando l’ennesimo bicchiere sul bancone
“Sei ubriaca?”
“Tzè,io u … ubr … ubrica? Mi prendi in … giro”rispose la ragazza con talmente tanta enfasi da sbilanciarsi dallo sgabello e rischiare di cadere
“Ziva,quanto hai bevuto?”
“Solo due o tre bicchieri. Cameriere un altro!!!”disse l’ex agente del Mossad sventolando una mano in aria
“Si Ziva, se tu ne hai bevuto due o tre, io sono James Bond”
“Allora io sono la tua bond girl?”rispose Ziva battendo felicemente le mani
“Ma a te Bond non piaceva, aspetta un attimo hai preso un altro mojito?”
“Si … certo”
“Smettila,lascia quel bicchiere e andiamo”
“Avete sentito? James Bond mi porta a casa” disse Ziva tutta contenta
“Sarà una lunga notte”disse Dinozzo stropicciandosi gli occhi
“Certo che lo sarà rispose l’israeliana facendo l’occhiolino
“In che guaio mi sono cacciato”disse lui tirandosi uno scappellotto
 
“Tu a che ora stacchi?” chiese Abby ancora attaccata a Mcgee peggio di un koala
“Credo tra poco”
“Allora ti aspetto”
“Ora è meglio se vado,sai Gibbs è come Babbo Natale,sa tutto di tutti”
“Okay,allora a dopo”risposa Abby dando un bacio sulla guancia di Tim
“Come mai ci hai impiegato così tanto?”chiese Gibbs appena il suo agente tornò alla scrivania
“Ehm,niente. Beh … stavo … stavo aiutando Abby a rintracciare una conto bancario”rispose Mcgee tentando invano di balbettare.
Gibbs si limito a sorridere, voleva ricordargli che quando si mentiva bisogna essere specifici, ma si trattenne, non voleva vedere il suo pivello morire d’infarto perché beccato in fragrante

“Prendi del caffè, ti sentirai meglio”disse Tony porgendo una tazza di caffè alla collega
“Ma io mi sento benissimo” rispose lei aprendo le braccia e buttandosi sulla penisola del divano
”Okay, prendi il caffè”
“Nooooo” rispose Ziva cantando
“Si “ribatté Tony tentando di non ridere
“No, non mi prenderai mai!!!”urlò Ziva superando il divano con un salto degno di un soldato di trincea
“Ziva dove corri!” implorò invano Tony tentando invano di seguirla in camera da letto,la porta era già chiusa.
 
“Ti immagini se Gibbs ci scopre?”chiese Abby
“Beh,tu si la sua cocca , non passeresti nessun guaio. Io forse verrò decapitato a suon di scappellotti”rispose perplesso Timothy avvicinandosi alla ragazza, ma si fermò di colpo notando che sul divano,rigorosamente nero, c’era una cosa che stonava
“Come ha fatto ha finire qua?” disse Mcgee indicando un cuscino
“é carino!” disse la ragazza lanciando il cuscino in aria
“Ma è rosa,non me lo sarei mai immaginato da te”
“Ah si? Allora prendi questo”rispose Abby con aria di sfida e lanciando con tutta la forza che aveva il cuscino addosso il malcapitato Mcgee
“Allora la metti così”rispose lui prendendo un cuscino nero, tirandolo e mancando per poco Abby
“Ti odio” disse lei raccogliendo i cuscino caduti
“Pure io,eppure siamo qui” disse Mcgee sorridendo
“Già. Ecco perché ti odio,riesci a farti perdonare tutto”disse Abby abbracciandolo
“Rettifico, ti amo”
“Lo so, infatti siamo qui” rispose Abby sedendosi sul divano seguita a ruota di Tim
Ci fu’un momento di silenzio,poi come se ci fosse stato un segnale cominciarono a baciarsi, prima dolcemente poi sempre più appassionatamente
“Aspetta un attimo”disse Mcgee
“Cosa?”
“Sul divano”
“E allora?smettila di parlare e continua a baciarmi”
 
“Ziva? Dai esci da lì”
“Ziva ti senti bene?" " no, non credo”
“Allora apri che ti aiuto”
“Okay” rispose l’israeliana, che pochi secondi dopo aprì la porta
“Ehi, che cos’hai?”
“Mi gira la testa”rispose lei
“Vado a prenderti un’aspirina”
“E portami anche un caffè”
Dopo aver preso l’aspirina finalmente Ziva tornò un po’ in se.
“Ma tu perché sei a casa mia”
“Perché al bar mi hai scambiato per James Bond, e ci hai provato spudoratamente, infine per un attimo ho pensato che tu volessi fare l’imitazione dell’esorcista”
“Mi prendi in giro?”
“No”
“Ah,allora te ne vai?”
“Se proprio insisti”
“No, è già l’una se vuoi rimani”
“Bene,rimango. Che film hai”chiese Tony avvicinandosi alla televisione
“Niente di che, se c’è qualcosa che ti piace posso prestartelo”
“Non ci credo. Ziva David, tu hai the nightmare  before Christmas!”
“…”
“Se vuoi possiamo vederlo”
“Siii” disse Ziva tornando come era poco prima
“Sei sicura di non aver sniffato ultimamente”
“Io? Certo che no”
E così all’una di mattina cominciarono a vedere il film
 
“Tim,domani che giorno è?”
“Domenica”
“Che bello finalmente, questa settimana è stata più lunga del normale,sembrava non finire mai”
“Già, ma pensa a me che ho dovuto lavorare con Gibbs”
“Dai non è così cattivo”disse Abby mollando un pugno leggero sulla spalla di Mcgee
“Forse con te, con me sbraita e tenta di fare a pezzi il suo computer”
“Forse dovrei salire più spesso …”
“Breve,ridi delle disgrazie altrui”
“Ma smettila”disse lei abbracciandolo più forte di quanto facesse normalmente
“Io non mi alzo più fino a Lunedì,tu ci stai?”domandò Abby dopo a qualche secondo
“Se ci stai tu sì,che ore sono?”
“Quasi le tre”
“Abby è abbastanza tardi,è meglio se dormiamo”disse Mcgee stringendo la sua ormai ragazza
“Abby,stai facendo finta? Abby?”
“A quanto pare non stai facendo finta,notte Abs”disse Timothy dando un bacio sulla tempia di Abby
 
 
“Ziva?”
“Si?”chiese lei mezza addormentata
“Posso spegnere?”
“Certo!”disse lei tornando a dormire beatamente sul petto del collega
“Ti senti meglio?”
“Un po’ meglio ,grazie per averlo chiesto. Non vai a casa tua,vero?”
“No,certo che no. non mi muovo da qui”disse Tony accarezzandole i capelli
“Allora buonanotte sederino peloso”
“Notte occhioni belli”



Abby's corner
Buona sera a tutti!! Eccomi qui con il sequel di rule 12, e devo ammettere che ho scritto in questa storia in tempi record.
Finalmente sono riuscita a far avverare un mio sogno,scrivere di Ziva ubriaca,lo so che è ooc, ma mi sono divertita tantissimo a farlo.
Bene,dato che devo ancora finire di studiare psicologia vi lascio,spero che questa storia vi sia piaciuta ,
alla prossima,
Abby