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Autore: Ireth Gilraen    21/09/2013    4 recensioni
L'amore si dice che non venga a bussarti alla porta, ma in questo caso succede proprio così...
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Era una notte fredda, una di quelle notti dove al posto di uscire preferisci stare rannicchiata sotto le coperte a leggere un bel libro o a guardare il tuo film preferito.
Era una notte d’inverno, una di quelle notti scure dove noti solo la neve che candida si sta posando, fiocco dopo fiocco, sui tetti e sulle strade deserte, illuminate dai lampioni che rendono l’ambiente ancora più cupo e triste.
Io stavo leggendo un libro che parlava di un amore impossibile, un amore che solo un libro può raccontare, un amore che non si manifesta mai nella realtà.
 
Mentre leggevo sorseggiavo un po’ di the rannicchiata sotto le coperte di camera mia, si stava facendo tardi, però il libro mi piaceva a tal punto che non avevo voglia di andare a dormire, volevo solo sapere come sarebbe continuato, così lasciai sul comodino la tazza ormai vuota e continuai a leggere.
Mi ero appassionata a tal punto da non sentire i ragazzi ubriachi che passavano sotto casa cantando o la televisione troppo alta dei miei genitori in sala. Esisteva solo il libro, solo quella storia. Nemmeno gli innumerevoli messaggi che mi arrivarono quella sera erano importanti, l’unica cosa che avevo in testa era quella storia che, seppur inverosimile, mi aveva travolto e mi aveva fatto sperare in un amore da favola, anche se irreale.
Quel libro mi faceva sognare, sperare in un amore che fin da piccola mostrano e raccontano, quell’amore che ogni ragazza vorrebbe, ma che crescendo diventa sempre più un’utopia.
 
La finestra era chiusa, ma avevo tirato la tenda per vedere la neve cadere sul tetto di fronte alla mia camera, nel momento in cui stavo leggendo la parte più importante dell’intero capitolo un sassolino picchiò contro il vetro.
Pensavo che me lo fossi immaginato, così continuai a leggere. Dopo qualche minuto un altro sassolino scheggiò il vetro, così aprii la finestra per chiudere le persiane, ma quando mi sporsi fuori dalla finestra una voce maschile mi colpì, cantava qualcosa che avevo già sentito.
 
“My gift is my song
And this one is for you…”

 
Mi incuriosii e così cercai il ragazzo che cantava, guardavo a destra e a sinistra ma non vedevo nessuno, poi abbassai lo sguardo un po’ arresa e lo vidi.
 
“You can tell everybody
That this is your song,
It may be quite simple but
Now that it’s done.
Hope you don’t mind,
I hope you don’t mind
That I put down in words;
How wonderful life is now you're in the world”

 
Lui aveva lo sguardo rivolto verso me e io lo guardavo dalla mia finestra. Non appena fece una piccola pausa scesi di corsa da basso, avevo il pigiama e una vestaglia, ma dovevo conoscere quel ragazzo ad ogni costo e non mi importava di come ero vestita. Appena aprii il cancello mi prese per mano e sentii una sinfonia dolcissima dentro di me; i suoi occhi lucidi si riflettevano nei miei e facendomi volteggiare riprese a cantare.
 
“I sat on the roof and I kicked off the moss,
Well a few of this verses, well they’ve got me quite cross,
But the sun has been kind while I wrote this song
It’s for people like you that keep it turned on ”

 
Sorridemmo entrambi, avevo capito dove l’avevo ancora sentita, era una canzone di Elton John che fu stata riproposta e interpretata da Ewan McGregor e Nicole Kidman in Moulin Rouge.
Era esattamente tutto come in quella scena, lui mi teneva per mano e mi faceva volteggiare e io ascoltavo le dolci parole che stava dicendo.
 
“So excuse me forgetting but these things I do,
You see I’ve forgotten if they’re green or they’re blue
Anyway the thing is, what I really mean,
Yours are the sweetest eyes I’ve ever seen”

 
A quel punto mi ritrovai tra le sue braccia che mi stringevano teneramente a lui, riuscivo a percepire la sua tensione e la sua agitazione, entrambi i nostri cuori battevano come se fossero uno solo.
La neve continuava a scendere come se volesse rendere tutto quanto più romantico e, mentre lui stava per dire l’ultimo verso io lo ripresi dopo di lui: “How wonderful life is now you’re in the world”.
I suoi occhi lacrimavano e io mi sentivo felice, ma allo stesso tempo spaesata perché non lo conoscevo e non sapevo chi fosse, ma già sentivo dentro di me che lo amavo, già sentivo che era quello giusto per me e che il mio sogno era diventato realtà. 


ANGOLO AUTRICE: Questa storia d'amore è stata il sogno che ho fatto questa notte, spero che vi sia piaciuto e se fosse così mi piacerebbe leggere cosa ne pensate :)  

 
  
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