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Autore: amorecindy    21/09/2013    1 recensioni
Leggetela e innamoratevi di Chiara e Stefano.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Scolastico
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- Che ore sono? – mi domandai – Dove ho messo quel maledetto cellulare!! -
Stetti mezz’ora a cercarlo e alla fine lo trovai; erano le 4:30 del mattino così mi rimisi a dormire e quando mi svegliai erano già le 7:50.
- Cavolo!! Sofia mi strangolerà se arrivo tardi di nuovo!! - dissi.
Corsi il più velocemente possibile in bagno: mi pettinai i capelli, misi un filo di trucco ed ero pronta. Presi lo zaino e mi avviai verso scuola.
Arrivando incontrai Sofia con le braccia incrociate e con un piede che batteva per terra.
- Perché cavolo ci hai messo così tanto ad arrivare? La lezione sarà iniziata ormai!! – mi urlò mentre ci dirigevamo in classe.
Odiavo la prima ora del sabato. Matematica.
Il professore aveva appena iniziato a fare l’appello per fortuna, così io e Sofia ci sedemmo nel nostro banco e iniziammo a seguire la lezione.
- L’equazione è un’uguaglianza… - iniziò a spiegare il professore ma io mi ero già imbambolata a fissare la copertina del mio diario.
Mi arrivò la prima delle cento gomitate che Sofia mi tirava quando rimanevo a fissare il diario.
- Ma che cavolo fai? Mi hai fatto male!! – gli dissi a bassa voce in modo che il professore non sentisse.
- Ti ricordo che se non stai attenta verrai rimandata anche in matematica!! -
- Grazie per avermelo ricordato!! Tanto di sicuro quest’anno verrò bocciata!! – le risposi io.
- Chi è che parla nei banchi in fondo? – urlò il professore – Seguite la lezione, per parlare c’è la ricreazione!! -
Il professore finì e iniziò a guardare il registro per scegliere una persona da interrogare. Sapevo che il sabato non era il mio giorno fortunato.
- Chiara? Vuoi venire interrogata? Vieni dai!! -
- Forza vai!! Ti suggerirò qualcosa!! – mi rassicurò Sofia.
L’interrogazione sembrò non finire mai, i minuti non passavano mai e gli esercizi che mi faceva fare mi sembravano arabo.
Le altre lezioni fortunatamente passarono velocemente e tornai a casa.
“ Finalmente a casa!! ” pensai. Il viaggio in autobus, con quel caldo, era stato terribile.
Salii in camera mia, buttai lo zaino sul letto e scesi in cucina a prepararmi qualcosa da mangiare. Non avevo voglia di mangiare la pizza che mia madre mi aveva lasciato quindi decisi di optare per un semplice panino.
Tornai di nuovo in camera e iniziai a fare i compiti che mi aveva lasciato il professore di matematica. Passò mezz’ora da quando avevo iniziato che il mio cellulare iniziò a squillare.
- Pronto? -
- Ciao sono Stefano. Stasera faccio una festa a casa mia. Ho invitato tutta la classe, se vuoi puoi venire anche te. -
- Volentieri ma prima devo chiedere ai miei se posso, ti faccio sapere con un messaggio. –
- Ok. – E riagganciò.
Ripresi a fare matematica e ci misi quasi due ore per finire tutti gli esercizi.
- Chiara sono a casa. – la voce di mia madre arrivò dalla sala e scesi immediatamente per chiedergli se potevo andare alla festa.
- Non se ne parla!! Tu a quella festa non ci andrai!! –
- Ma mamma!! Ci vanno tutti!!–
- Ho detto NO e non si discute. Chiusa la discussione!! – e se ne andò.
Tornai in camera mia, presi il cellulare e iniziai a scrivere un messaggio a Stefano:
 
“Scusa, ma mia madre non vuole che venga alla festa. Sofia comunque ci sarà di sicuro. Spero che vi divertiate, ci vediamo lunedì a scuola!! Comunque se ci riesco guardo di venire lo stesso. Ciao Chiara.”
 
Inviato.
 
Odiavo quando mia madre non mi faceva uscire. Scesi per cercarla e la trovai in sala sul divano mezza addormentata.
“ Addormentata sarà più facile convincerla. ” pensai.
- Senti mamma, Sofia mi ha invitato ad andare a dormire da lei perché vuole raccontarmi delle cose importanti. Posso andarci? -
- Sofia va alla festa? – mi chiese mia madre.
- No, non ci va. Non è stata invitata. Quindi posso andare da lei per stanotte? –
- Ok. Vengo a prenderti domani mattina alle 7:30 e vi accompagno a scuola ok? –
- Perfetto. Allora io vado ciao. A domani!! –
Preparai la borsa, sotto il pigiama e le coperte misi i vestiti che mi sarei messa per la festa.
Sofia abitava a 2 km da casa mia e ci misi poco ad arrivare. Appena mi vide andammo in camera sua e ci cambiammo.
Arrivammo alla festa un’oretta dopo e rimasi a bocca aperta, era la prima volta che vedevo una casa così grande.
- Allora sei venuta!! – mi disse Stefano.
- Come vedi sono qui. – gli risposi facendo un gran sorriso che lui ricambiò.
La festa andò liscia fino alle 2 di notte, quando Stefano mi chiamò e mi portò di sopra in camera.
- E da tempo che vorrei chiederti una cosa… Sei una ragazza molto carina, sei simpatica, sei dolce… Ecco vedi… - non finì la frase ma riuscii a capire lo stesso quello che voleva dirmi.
Avevo paura a dargli la mia risposta ma lo feci lo stesso:
- Stefano mi dispiace… Sei un ragazzo fantastico ma per adesso non voglio impegnarmi… - non mi fece finire la frase che subito si mise a ridere come un matto.
- Perché cavolo stai ridendo? – gli urlai contro.
- Mi sa che hai frainteso quello che volevo chiederti!! – continuò a ridere – Volevo chiederti se volevi essere la mia migliore amica!! – rise ancora – Quanto sei scema!! –
- E’ colpa tua!! – urlai, mentre la mia faccia era diventata rosso pomodoro per la vergogna – Comunque si, voglio essere a tua migliore amica. –
Finita la discussione io e Sofia tornammo a casa.
  
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