La pasticceria di solito era gremita di gente, ma stranamente quel giorno c'è n'era ben poca.
Quando vide la porta aprirsi si mise subito giù le cuffie, tenendole intorno al collo con ancora la musica accesa. Si alzò in piedi con un sorrisone tipico di lui, che si spense vedendo la figura di un ragazzo dai capelli blu con perfette sfumature tra il chiaro e lo scuro, immerso in un libro più grande della sua faccia.
Rimase in un certo senso incantato mentre quella figura esile girava per la pasticceria guardandosi intorno il minimo indispensabile.