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Autore: Black Spirit    22/09/2013    1 recensioni
Un giorno ci rivedremo.
Un giorno io e te potremo stare di nuovo insieme.
Ma fino a quel giorno saremo separati.
Fino a quel giorno io dovrò vivere anche per te.
Noi dovremo vivere anche per te.
Genere: Malinconico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Duncan, Geoff, Gwen | Coppie: Duncan/Gwen
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Lui...

Proprio lui!

Di tante persone al mondo proprio di lui mi dovevo andare a innamorare?

Certo era cambiato molto dai tempi del reality.

Ormai era diventato adulto.

Molte cose in lui erano cambiate.

Era diventato un vero uomo ma aveva ancora il viso gentile e dolce di sempre.

E lui restava sempre un po' bambino nel profondo.

Un dolce bambino.

Da proteggere e da amare.

E lei ne era capace.

Si lo era ma allo stesso tempo quei sentimenti la spaventavano.

Si chiedeva come l'avrebbero presa tutti.

Si chiedeva come avrebbe fatto a sopravvivere ai tentati omicidio da parte dei fan che avrebbe seguito all'annuncio.

Si chiedeva come aveva fatto a decidere di sposarsi proprio con lui.

Si chiedeva come mai proprio Geoff?

Ed ecco che c'era una vocina nella sua testa che le rispondeva.

Perché lui ti è sempre stato accanto, ti ha sempre voluto bene, ti ha sempre protetta e ti ha sempre amata.

Si ma io non mi ero mai interessata a lui...

Almeno non fino a quel giorno.

Lo ricordava come se fosse ieri era successo tutto dopo l'incidente.

L'incidente che le aveva portato via Duncan.

L'incidente che le aveva portato via la sua metà.

Il ragazzo si era sacrificato per salvare lei.

Si era buttato sotto la macchina per spingere lei via dalla strada.

E lei era uscita dall'ospedale dopo meno di una settimana viva ma allo stesso tempo morta.

Perché una parte di lei era morta insieme al fidanzato.

Insieme al ragazzo che amava.

E quello che era rimasto pensava solo a una cosa.

Avrebbe dovuto essere lei a morire.

Avrebbe dovuto essere la sua la tomba nel cimitero.

Avrebbe dovuto essere lei a buttarsi per salvare lui.

Avrebbe dovuto...

Era rimasta rinchiusa in casa a pensare a questo per settimane finché qualcuno non aveva bussato alla porta.

Lei era andata ad aprire e aveva trovato lui sulla soglia di casa completamente fradicio sotto la pioggia battente che da giorni opprimeva la città.

Come se il cielo volesse piangere insieme a lei.

E lui?

Lui senza nemmeno dire una parola l'aveva abbracciata.

La ragazza era scoppiata in lacrime.

Ed il ragazzo aveva pianto insieme a lei e poi senza chiedere il permesso di cambiarle la vita l'aveva baciata.

Un bacio salato che si era mescolato alle lacrime di entrambi.

Da quel giorno lui era venuto sempre a trovarla.

Era venuto a riportarla in vita.

E c'era riuscito.

Lentamente aveva fatto tornare la voglia di vivere in quel corpo che aveva perso metà della sua anima.

Ed ora stavano per sposarsi...

Incredibile ma vero.

Lui era al settimo cielo.

Lui non vedeva l'ora di diventare suo marito.

Lui la amava con tutto se stesso.

E lei?

Lei era indecisa.

Lei aveva paura che la storia si ripetesse.

Lei era in preda all'ansia perché non voleva perderlo.

Non sapeva come gestire tutta quella folle, interminabile serie di eventi.

Da un lato amava profondamente Geoff.

Ma dall'altro sapeva che una parte di lei era e sarebbe sempre stata di Duncan.

E allora che fare?

Che fare se non chiedere aiuto al suo migliore amico?

Ma se il tuo migliore amico è morto come puoi fare?

Gwen aveva trovato la soluzione.

Era andata al cimitero e aveva raccontato alla tomba di Duncan tutto quello che era successo.

Quando aveva finito di parlare aveva fissato attentamente gli occhi azzurri nella piccola foto.

“Cosa devo fare Duncan?”

Una folata di vento le aveva scompigliato i capelli e lei aveva sorriso, ricordando quanto al punk piacesse passarle le mani fra i capelli e arruffarglieli quando lei era preoccupata, aveva pensato a come quel gesto l'avesse sempre calmata.

E a come anche in quel momento ci fosse riuscito.

Aveva frugato nelle proprie tasche e ne aveva uscito una moneta.

“Decidi tu. Testa sposo Geoff, croce no”

Aveva lanciato la moneta con un gesto fluido.

E nell'esatto momento che in cui l'oggetto si era allontanato dalla sua mano, la giovane aveva subito pensato solo una cosa.

Dio fa che esca testa.

Quando vide che il risultato era quello sperato sorrise e si alzò.

Diede un bacio alla fredda lastra di marmo e guardò di nuovo gli occhi nella foto.

“Ciao Duncan”

Si avviò verso l'uscita sussurrando.

“Ti amerò per sempre”
E mentre lo diceva le lacrime le solcavano il viso.

“Ma ora devo andare avanti e vivere anche per te”

Appena lei ebbe finito di parlare si alzò un altra folata di vento, ancora più forte.

Nel vento c'erano delle parole che la ragazza capì a stento.

“Ti amo Gwen. Sii felice”

La dark sorrise e uscì dal cimitero.

Si guardò indietro solo una volta e quando lo fece le sembrò quasi di vederlo.

Appoggiato con quel suo fare menefreghista contro la sua stessa lapide che la salutava con la mano e sembrava volerle dire che lui sarebbe sempre stato lì ad aspettarla se ne avesse avuto bisogno.

Ma in cuor suo sapeva che non sarebbe più tornata in quel luogo di morte fino al giorno in cui l'avrebbe raggiunto per sempre.

Perché sapeva che se lo avesse fatto non avrebbe più potuto andarsene senza di lui.

E sapeva che quello era tragicamente impossibile.

Con questi pensieri che le ronzavano per la testa tornò a casa e trovò Geoff ad aspettarla sulla soglia.

“Cosa ha detto?”

Lei gli sorrise e lui la abbracciò.

“Sii felice”

La ragazza ricominciò a piangere e il ragazzo insieme a lei.

“Lo saremo vero?”

Lui le aveva sussurrato la risposta.

“Saremo felice e lo saremo anche per lui”

Lei lo strinse forte a se.

“Ti amo Gwen”

Lui sorrise e lei pure.

“Anche io ti amo Geoff e pure lui ti ama”

La ragazza si mise una mano sul ventre e il ragazzo per poco non svenne.

“L-Lui?”

Gwen annui.

“Stai per diventare papà Geoff”

Il ragazzo emise un urlo di gioia e prendendo la futura mamma per i fianchi la sollevo in aria.

Quando fu tornata a terra la ragazza si fece subito seria.

“Geoff... Posso chiederti una cosa?”

Lui annui.

“Chiamiamolo Duncan”

Lui le prese la mano.

“Quello era già deciso piccola”

Lei sorrise.

E strinse a se il giovane mentre il vento soffiava scompigliando i capelli dei due e fondendoli in un unica cosa.

In quel momento il ragazzo sentì chiaramente la voce dell'amico ormai scomparso da tempo.

“Trattala bene”

E annuendo sussurrò la risposta mentre stringeva più forte a se la ragazza e una lacrima gli scivolava lungo il viso.

“Ci mancherai fratello”

Duncan, o almeno il suo spirito, a sentire quelle parole sorrise.

Ora che sapeva che lei sarebbe stata bene poteva andare.

Andare ad aspettarla lassù.

E da lì avrebbe vegliato su di lei.

Su di lei e su quel figlio che in un certo senso sentiva anche suo.

Quel bambino che avrebbe portato il suo nome e che avrebbe tenuto viva nella giovane coppia la memoria di lui.

Quel bambino che avrebbe fatto la gioia dei suoi genitori.

Quel bambino di cui sarebbe stato l'angelo custode.

  
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