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Autore: raffychan    22/09/2013    4 recensioni
La spada di luce era un oggetto millenario, una spada capace di abbattere con un solo fendente i demoni più ostili e tenaci, DOVEVA averla lei, su questo non si discuteva, e invece il destino aveva deciso di donare quel fantastico oggetto a lui, Gourry Gabriev, un uomo con la potenza di un troll e le capacità intellettive di un mollusco, che razza di scherzo era mai questo?
Fu così che finalmente si decise, quella sera sarebbe entrata nella stanza di Gourry, di nascosto e in silenzio e gli avrebbe rubato la spada di luce da sotto il naso...non poteva certo immaginare che quella sera i suoi piani sarebbero stati stravolti dallo stesso spadaccino.
Una piccola lemon LinaxGourry, come sempre vi ricordo che non sono assolutamente una brava scrittrice però ci sto provando. ^^
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gourry Gabriev, Lina Inverse
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Questa volta ho preso coraggio e lasciando stare le Song-fiction per un po', senza però smettere di scriverle visto che ne ho già due pronte in cantiere, vi lascio questa piccola Lemon assolutamente e altamente LinaxGourry, come ormai avrete capito tutti i venero questa coppia ^///^.

In origine questa fiction doveva diventare una ….si può dire? ...va io lo dico...”porno-comica” in occasione del contenst per il forum dello Slayers Again ma come sempre il romanticismo che è in me ha preso il sopravvento ed è uscito fuori questo. ^////^

Come ho già detto è una piccola Lemon quindi aspettatevi scene piccanti anche se ho cercato di non far uscire Lina e Gourry troppo fuori personaggio, spero tanto di esserci riuscita ^^.

A voi la parola dunque, come sempre qualsiasi tipo di critica, commento e suggerimento è ben accetto, sono ancora alle prime armi ed ho davvero tante cose da imparare.

Buona lettura

Raffychan

 

 

 

Era dal loro primo incontro che la desiderava, con un'intensità tale da non dormirci la notte. La sua voglia di possederla, di averla, di sentire quella grande potenza tra le mani, quella luce che scaturiva dalla lama...Cosa poteva, Lina Inverse, chiedere di più?

La spada di luce era un oggetto millenario, una spada capace di abbattere con un solo fendente i demoni più ostili e tenaci, DOVEVA averla lei, su questo non si discuteva; invece il destino aveva deciso di donare quel fantastico oggetto a lui, Gourry Gabriev, un uomo con la potenza di un troll e le capacità intellettive di un mollusco, che razza di scherzo era mai questo?

Fu così che finalmente si decise, quella sera sarebbe entrata nella stanza di Gourry, di nascosto e in silenzio, e gli avrebbe rubato la spada di luce da sotto il naso per poi fuggire via verso paesi lontani, accrescendo così la sua fama di maga genio ed ora anche spadaccina infallibile: già pregustava quei momenti di notorietà.

Aspettò dunque che tutti, in particolare lo spadaccino, andassero a dormire e fu a mezzanotte precisa che il suo piano scattò.

Entrò con passo felino nella stanza di Gourry, facendo attenzione a non svegliarlo. Quando dormivano nei boschi aveva sempre visto lo spadaccino dormire abbracciato alla sua spada (che avesse intuito qualcosa?), quindi era molto probabile che avrebbe fatto lo stesso anche quella notte, nonostante si trovasse in una locanda e su un letto invece che sulla nuda terra. Affinando la vista e avvicinandosi alla sponda del letto la vide proprio lì, tra le braccia dello spadaccino e stavolta c'era pure una corda che partendo dall'elsa gli avvolgeva il collo: se l'era pure legata al collo, il furbo, ma ovviamente questo non la spaventò. Figurarsi, era ormai un'esperta in furto con scasso, quella per lei era una vera e propria bazzecola. Allungando delicatamente le mani iniziò prima di tutto a scostare le braccia dello spadaccino dal fodero della spada per poi, con cura e calma, sfilare la corda dal collo di lui. Fu proprio quando arrivò al collo dello spadaccino che improvvisamente si sentì afferrare per la vita e in un attimo Lina vide l'intera stanza vorticare per poi ritrovarsi con la schiena sul materasso e il corpo di Gourry sopra di lei.

-Ti stavo aspettando, Lina-

Gourry, che teneva Lina ferma per i polsi sul letto, pronunciò quelle parole in un sussurro, ma, cosa più importante e che Lina non poté fare a meno di notare, anche con un tono diverso dal solito, più duro e in certi versi..sensuale...

Questo pensiero fece subito imporporare le guance della maga che per un attimo si fece catturare dallo sguardo magnetico che lo spadaccino le stava rivolgendo, ma si riprese subito non appena riuscì a concentrare la mente sul suo obiettivo iniziale.

-Gourry, devo intuire che non sei poi così stupido come sembri, oppure hai un udito davvero buono visto che non ho fatto il minimo rumore-

Lo spadaccino in tutta risposta si avvicinò all'orecchio di Lina continuando a parlare con lo stesso tono di prima.

-Te l'ho detto, ti stavo aspettando Lina, non sai quanto ti ho aspettato e stanotte i mie sogni diverranno realtà-

Ok, qui le soluzioni erano due: Gourry era ubriaco e stava quindi farneticando o, più semplicemente, voleva la propria e imminente morte.

No perché, diciamocelo, lui non aveva certo QUEI pensieri verso di lei, giusto?

I suoi sogni non erano di certo quelli di prenderla lì, su quel letto, di baciarla proprio in quell'istante e approfondire di più la cosa come solo un uomo e una donna, soli in una stanza, in piena notte e su un LETTO dovevano fare, giusto?

No certo, Gourry voleva solo metterla in imbarazzo, prenderla in giro insomma, come molte volte aveva fatto, perciò Lina non doveva e non poteva alludere a questo e continuare ad arrossire dopo che aveva sentito quelle parole; doveva invece riprendere il controllo della situazione, dare un calcio a Gourry dove non batteva il sole, prendersi la SUA benedetta spada e scappare via. Ovviamente avrebbe dato una lezione allo spadaccino mandandolo in orbita sulla luna, giusto per fargli capire che queste cose, QUALSIASI cosa verso di lei, non si dovevano fare. Ma i suoi piano sfumarono all'istante, quando sentì la dolcezza dei baci di Gourry sul proprio collo, le mani di lui che lentamente lasciavano i suoi polsi iniziando a percorrere il suo corpo fino ad insinuarsi sotto la sua schiena, abbracciandola. Era chiaro, voleva definitivamente mettere fine alla sua vita quella testa di medusa e lei lo l'avrebbe accontentato all'istante se non fosse stato che l'unica cosa che le riusciva di fare in quel momento era chiudere gli occhi e smettere di pensare, lasciandosi trasportare da quel momento, lasciando che Gourry riempisse il suo collo con mille e più baci, inclinando inconsciamente la testa di lato così da concedergli più spazio. La sua razionalità continuava a gridare di allontanarlo con metodi non proprio consoni ma che comunque lei conosceva alla perfezione, mentre la sua coscienza e il suo cuore, ad ogni bacio dello spadaccino, le suggerivano di lasciarsi completamente andare e che in fondo era quello che aveva da sempre agognato anche lei: ma si sa, Lina Inverse da sempre ascolto alla mente, sua grande alleata, sopratutto nelle situazioni più difficili e quella era decisamente una situazione altamente rischiosa, sopratutto per lo spadaccino, continuava a pensare, ma anche per lei visto che comunque era la prima volta che si trovava nel letto di un uomo, anzi, nel letto di GOURRY, di notte, senza avere la minima idea di cosa fare. Fu per questo che decise di attuare il suo piano di riserva, ovvero la buona vecchia palla di fuoco in piena faccia lasciando il povero malcapitato mezzo carbonizzato. Dal canto suo, Gourry non aveva la minima idea dei pensieri che in quel momento affollavano la mente della maga, continuando la perlustrazione del collo di lei, abbracciandola sempre più a sé. La bocca di lui adesso aveva cambiato direzione, dal collo si era spostava sull'orecchio di lei iniziando a mordicchiarle il lobo, per poi andare a riposare sulla sua guancia e, infine, sulla bocca della maga, zittendola all'istante quando intuì finalmente gli intenti di Lina, la quale, ci poteva giurare, stava seriamente pensando di spiaccicarlo sul muro in meno di mezzo secondo grazie a una palla di fuoco; per questo doveva fare presto, per questo doveva chiudere quella bocca con la sua. Ovviamente non fu solo per questo però, Lina non poteva sapere cosa e quali sogni e desideri gli occupassero ogni notte la mente, non poteva immaginare che Gourry, ogni santa notte, si avvicinava a lei, mentre dormiva, rimanendo ore a fissarla, mentre dentro di lui ogni tipo di pensiero, dal più innocente come semplicemente baciarla, a quello più lussurioso come il volerla possedere proprio lì, proprio quel momento, mentre dormiva; accarezzarla e baciarla nei punti più intimi di quel corpo che, seppur minuto, era capace di attrarlo con tanta passione e desiderio da spaventarlo (anche perché temeva le conseguenze del suo gesto), eppure quella sera, come Lina aveva deciso di rubargli la spada di luce, lui aveva deciso che sì, sarebbe morto, ma almeno sarebbe morto felice, avendo finalmente potuto tenere tra le braccia quella ragazzina che si era riscoperto di amare. Quella stessa ragazzina che non appena si ritrovò le labbra di Gourry sulle sue, avvertendo e assaporandone la dolcezza, decise finalmente di mettere a tacere definitivamente la testa e tutti quei pensieri di vendetta verso di lui, chiudendo gli occhi e facendosi trasportare da quel bacio, il suo primo bacio. Non aveva mai baciato un uomo in vita, non era certo una ragazzina tutta presa dai pensieri come l'amore e gli uomini, certo che no, eppure l'idea di baciare in quel momento Gourry le sembrava la cosa più naturale e bella del mondo. Allungò istintivamente le braccia lungo il collo di lui, intensificando così il bacio avvertendo la mano di lui lasciare la sua schiena fermandosi in prossimità del suo petto iniziando a sbottonarle lentamente la camicia. Ad ogni bottone slacciato Lina sentiva l'imbarazzo crescere dentro di lei. Nonostante fosse ancora impegnata in quella dolce lotta con la bocca di Gourry riusciva perfettamente a sentire la mano dello spadaccino che, proprio all'ultimo bottone, si infilava sotto la sua camicia per arrivare lentamente al suo seno, accarezzandoglielo piano e con dolcezza ma capace di mandarle scariche elettriche di pura voluttà. Non appena sentì la morbidezza del seno di lei sulla propria mano Gourry dovette ammettere che, anche se piccolo, il seno di Lina non era poi così inesistente anzi, si combinava perfettamente alla sua mano riuscendo ad avvolgerlo interamente. Continuò ad accarezzare il seno di lei, lentamente e con infinita grazia, anche per non farle del male, eppure, chissà perché, questo allo spadaccino non bastava, adesso quella stessa morbidezza che aveva tra le mani voleva anche sentirla e assaporarla. Preso da questo suo desiderio, Gourry decise di abbandonare la bocca di Lina e riprese a baciarle il collo, stavolta con una nuova meta, senza però trascurare nemmeno un centimetro di quella pelle che per tanto, troppo tempo, non aveva desiderato altro che baciare. Quell'incarnato di porcellana che lo attraeva, lo faceva letteralmente impazzire, nonostante la maga lo tenesse ben nascosto a tutti grazie agli indumenti che, scioccamente, a detta di lui, decideva di portare (poi si lamentava se la scambiavano per una ragazzina), ma forse era meglio così: essere uno dei pochi eletti che avevano avuto l'occasione di vederla anche per poco senza vestiti o comunque a collo nudo, sopratutto nelle giornate di sole, quando Lina si sbottonava per concedersi un momento di fresco. Oh sì, quei momenti li ricordava perfettamente e li aveva registrati nella sua mente per non dimenticarli, per ricordare fino alla sua morte quanto poteva essere invitante e ammaliante quel lembo di pelle che Lina ogni tanto gli concedeva, per ricordarsi tutte le sensazioni che riuscivano a trasmettergli: la voglia di allungare la mano e accarezzarlo, di posare su di esso le labbra, scoprire che sapore avesse la sua pelle e saziarsene fino a non poterne più, proprio come stava facendo in quel momento. Quando finalmente raggiunse il seno di lei si fermò un attimo, giusto il tempo necessario per concedere quella delizia anche ai suoi occhi per poi raggiungere con la lingua il piccolo e roseo capezzolo di lei che lo chiamava suadente mentre sentiva provenire da Lina ogni genere di suono, da un piccolo grido fino al suo primo gemito di piacere. Si fermò giusto il tempo di riprendersi e far riprendere Lina, visto che non la sentiva più respirare regolamene, quindi decise di risalire lentamente per raggiungere di nuovo la bocca, baciarla ancora, guardarla mentre la vedeva godere sotto di lui, aspettando che quei rubini si aprissero e lo guardassero. Non appena lo guardò, Gourry concesse a Lina uno dei suoi sorrisi più belli e dolci che lei avesse mai visto e capì, finalmente, quanto entrambi avessero desiderato arrivare a quella notte, a quel momento. Amarsi e scoprirsi vicendevolmente, abbandonarsi l'una all’altro e scoprire insieme cosa significasse perdersi e sentire il corpo fondersi con quello della persona amata, divenendo una cosa sola. Lina capì finalmente di amarlo e quanto lui l'amasse. Prese il viso di Gourry tra le mani, dichiarandosi a quello spadaccino tanto smemorato, tanto stupido da amarla. Lei, che era solo una ragazzina pronta a cacciarsi in tutti i guai possibili ed immaginabili, lei che quella sera voleva solo rubare una semplice spada e scappare via come una ladra, lei che aveva scoperto l'amore di un uomo e che, ne era certa, avrebbe protetto quel sentimento e quell'uomo fino alla fine dei suoi giorni. Oh certo, non avrebbe rinunciato alla spada di Gourry. Magari, dopo quella notte, lui glie-l'avrebbe perfino regalata come pegno d'amore... in caso contrario la buona vecchia palla di fuoco era sempre pronta all'evenienza.


FINE!

 

 

   
 
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