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Autore: Hyles    22/09/2013    3 recensioni
Predi la mia mano, non lasciarmi andare ed amami.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Adam Lambert, Tommy Joe Ratliff
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Due settimane che non lo vedo. Due settimane che non lo sento. Due maledettissime settimane senza di lui. Io non riesco a sopravvivere senza i suoi baci, le sue carezze, le sue attenzioni. Questi due mesi a me sembrano mille anni. Quel giorno sembrava come gli altri. Sarei dovuto essere felice, era il mio 31esimo compleanno ed invece ero li seduto su quella poltrona del mio salotto aspettando che quella porta si aprisse da un momento all’altro. Ripensavo a noi. Io e Lui. Il nostro amore ha superato tutto e tutti, ha lottato contro le dure tempeste e alla fine Noi abbiamo vinto risplendendo come il sole. Ma questa tempesta è la più dura da affrontare, la più dura da superare, sono solo, non riesco a vivere senza lui, avrei voluto prendere una corda e legarlo per sempre a me ma non ci sono riuscito ‘Il tuo pessimo carattere ci ha portati ad allontanarci’ così mi disse la sera che andò via. Già il mio carattere, sono fatto così lui lo sapeva bene. I ragazzi mi con stinsero ad andare in un locale, quel giorno non avevo voglia di festeggiare, volevo stare chiuso in casa, non vedere nessuno e sorseggiare, avvolto da una calda coperta, il mio thè. Dopo mille ‘discussioni’ decisi di accontentarli e di andare con loro, forse avrei potuto smettere di pensare sempre alla stessa cosa e magari distrarmi un po’. Ma conoscendomi sarebbe stato difficile. 
Il locale era davvero carino, arredato in modo elegante, divanetti rossi di pelle, luci deboli che rendevano l’atmosfera calma e rilassante. ‘tanti auguri fratellone!’ avrei riconosciuto quella voce tra mille, due braccia mi stritolarono ‘Neil!’ esclamai! Erano mesi che non ci vedevamo, mi era mancato troppo, avevo bisogno di qualcuno che mi conoscesse bene con cui confidarmi, lui ce sempre stato per me. ‘Adam dov’è Thomas, voglio salutarlo!’ quel nome mi rimbombò in testa, sembrava che qualcuno mi stesse dando una martellata in testa. ‘Ti senti bene?’ mi chiese con aria preoccupata, ‘Si’ riposi, ‘Ah ma ecco mio cognato!’ esclamò nei Neil festoso, mi voltai e lo vidi li seduto al bancone che beveva qualcosa. Mi si fermò il cuore, anzi quello batteva, ma il sangue non arrivava. Non appena lo vidi ebbi quella voglia di fuggire, ecco come risolvevo i problemi in quel periodo, scappando come un codardo. Scappai fuori dalla porta di servizio andando nel vicoletto buio dietro il locale, era una serata gelida, fin troppo ma nonostante ciò mi accovacciai a terra sull’asfalto bagnato, con il cielo che minacciava di rilasciare un altro brutto temporale. ‘Cos'hai?’ alzai la testa e vidi Neil difronte a me. ‘Cosa devo avere? Sono stanco.’ Risposi. 
Sorrido e mento. ‘Dimmi cosa hai?’ ribbatté. ‘Nulla’ risposi. ‘So riconoscere il tuo sguardo. Quando sorridi lo fanno i tuoi occhi, quanto mi menti loro me lo fanno capire. ‘E' per Tommy? capita di litigare’
‘Dopo due settimane che non vedi la tua ragazza ti manca? Senza poterla ascoltare, vedere, chiamare, ti manca?’. ‘Farei di tutto pur di vederla’ rispose, ‘Ecco’ aggiunsi. ‘Parlaci e sistemate le cose, siete uomini adulti e vaccinati’. ‘Non è semplice’ stavo quasi per piangere ma non volevo farlo li davanti a lui. ‘Lui è quella persona con cui puoi superare le tempeste ed andare avanti nella vita credimi’. Mi strinse in un forte abbraccio caldo e fraterno. Piango, non riesco a trattenermi. Siamo fuori. Lui davanti a me che mi stringe forte. Io seduto per terra, con le spalle al muro, le mani che coprono il volto. Neil non dice parole di conforto, ascolta il mio dolore in silenzio. Sento solo la sua mano nei miei capelli. Li accarezza come una madre. Gli chiedo di andar dentro, voglio restar solo. Sento una mano accarezzarmi dolcemente i capelli, riconosco il suo profumo da kilometri. ‘Sai cosa fa veramente male? amare una persona così tanto da distruggersi. La ami e lo urli al mondo, ma lei sembra non sentire, non sente che è importante e poi in un niente tutto si rompe, si distrugge, ci si allontana e fa male. Fa male sapere di poterla toccare ogni giorno e poi ritrovarsi lontani per qualcosa di stupido. Se due cuori che sono stati così vicini,come possono andarsene ognuno per la sua strada dimenticando quello che si è vissuto in passato? Gli errori si fanno in due, ma questa volta io ho perso il controllo, forse ho esagerato scaricando tutta la colpa, tutte le mie frustrazioni su di te. Ho pianto. E questo mi distrugge ancora di più. Il non vederti la mattina appena sveglio,i tuoi bellissimi occhi, il tuo sorriso rincuorante. Non voglio vedere le tue lacrime Adam perché io ne sono la causa e mi distrugge dentro. Continua ad accarezzarmi i capelli dolcemente ma io non rispondo. Alzo il volto e con gli occhi pieni di lacrime lo vedo li davanti a me. Si abbassa e si mette al mio stesso livello. Mi da un fazzoletto con cui asciugo le lacrime. Ora la vedo meglio.
Il cuore inizia a ribattere, il sangue è riuscito ad arrivare. Le due settimane si sono ridotte a 0, come la nostra distanza. Mi baciò dolcemente, assaporai quel bacio che desideravo non finisse mai. Si alzò in piedi e si mise davanti a me. ‘Ora dovresti rientrare, oggi è il tuo giorno’ mi disse con un dolce sorriso. Mi tesa la mano, l’afferai e la strinsi forte e mi alzai. Me lo ritrovai difronte, aveva il ciuffo che gli copriva l’occhio destro, scostai quel ciuffo e mi fisso con quei bellissimi occhi nocciola, lo baciai, lo strinsi forte a me, ‘Ti amo’ gli sussurrai. Tommy era la mia vita, il mio essere, era parti di me e lo sarebbe stato sempre.


SPAZIO AUTRICE
Buona sera lettrici, rieccomi con una 'nuova' one shot. Se vi sembra di averla letta e perchè con questa storia ho partecipato ad un concorso di fan fiction su una pagina facebook. Ho deciso di postarla e da farla giudicare da voi :) spero vi piaccia, un bacione!
   
 
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