E ancora una volta, quello sguardo mi trafisse il cuore, passando per gli occhi.
Ancora una volta era riuscito ad incantarmi, era riuscito al suo scopo. Non capisco perché di comporti così. Lui NON è il ragazzo che conosco, non lo è. E ODIO ammetterlo. Lui, il ragazzo con il casco di banane sulla testa, scherzoso, altruista, generoso, amorevole, e, soprattutto, il ragazzo che AMO non può essersi comportato davvero così. Sono mesi che questa storia va' avanti, quando finirà il mio incubo, quando? ogni giorno mi sveglio tra le lacrime, ripensando a ciò che mi ha fatto. Ogni notte prego affinché lui la smetta, ma sembro dimenticata da Dio a quanto pare. Sono Sunshine Blumore, ho 16 anni, e sono succube dei suoi occhi color caramello ed estremamente freddi. Perché i nostri genitori sono sposati, e perché io e lui dobbiamo condividere la stanza? Io ho 16 anni, lui 19. E' il tipico ragazzino montato per via del successo. Si, perché prima non era così, era il tenero ragazzino di periferia. Poi arrivò il successo, e Dio maledica Scooter Braun per averlo scoperto, e lui diventò un orribile essere senza cuore. Un essere così spregevole da abusare della bontà delle persone, senza fregarsene altamente. E come ogni sera, entrò alle 2 di notte tutto sbronzo e si avvicinò al mio letto. Farneticava cose del tipo: ''Un giorno di questi ti ucciderò, non meriti di vivere'', oppure: '' Cosa c'è, ti sei già dimenticata del tuo fratellone Justin?'' In quei momenti vorrei urlargli di fottersi e di scoparsi le sue tante amichette, ma mi manca l'aria per parlare. Non riesco a respirare, sono tesa e tremo. Non capisco perché si rivolga a me come se fossi solo una puttanella, quando io lo amo, e non me ne vergogno. Ma è uno dei miei punti ''deboli'' l'amore. Già, avete capito bene. Si approfitta di me proprio perché lo amo. Vi chiederete: ''E perché non lo denunci?'' E' proprio quello il motivo. Non riuscirei a perdonarmi sapendo che lui è in carcere, a marcirci per so quanto tempo. E poi se lo facessi, alla sua uscita dal carcere, mi farebbe fuori. E tengo troppo alla vita, a lui, alle mie amiche che mi hanno sempre ascoltata e difesa, a come vanno le cose ultimamente. Continuo a piangere mentre lui si fa spazio fra le mie gambe, e singhiozzando cerco di farmi coraggio e gli dico sottovoce per la paura:''Justin, ti supplico, risparmiami per stasera'' e lui mi guardò ridendo beffardamente: Come come come? Non vuoi spassartela con il tuo fratellone Justin? Dovresti essermi grata per ciò che ti do'' Ora sono io che lo guardo dritto in quegli occhi, e sotto il suo sguardo attento lentamente mi muovo per avvicinarmi al suo orecchio: ''Ti prego, solo per questa notte, mi è arrivato da poco il ciclo e mi fa male tutto''. D'un tratto mi arrivò uno schiaffo. Caddi dal letto, sbattendo testa e ginocchio.
Svenni, un po' per la botta, un po' per il dolore complessivo.
Mi risvegliai tra le SUE braccia e credendo fosse un sogno, mi azzardai a baciarlo. Si svegliò continuando il bacio, e appena alzai la testa per togliere i miei capelli d'avanti alla faccia, capì che ero io. Allora girò la posizione. Iniziò lentamente a scendere, fermandosi poco più su del reggiseno. Vide che stavo per piangere e si fermò, abbracciandomi e cantando be alright.
Non era un sogno, io quella voce l'avrei riconosciuta tra tante, è il mio Justin. Quello che cantava per la madre, quello dolce, il vero lui.
Mi accarezzò i capelli e si scusò per tutte le volte che mi aveva fatta del male.
Quando mi ripresi per davvero, sentivo dolori per tutto l'addome mentre Justin faceva avanti e indietro mentre io ero sommersa tra le lacrime. Fottuti sogni. Dopo un po' uscì dalla mia intimità e si diresse in cucina, a prendere un bicchiere di succo d'ananas come faceva sempre. Rimasi stupita quando lo vidi arrivare dopo non molto tempo con due bicchieri mntre veniva verso di me. Sarà per una delle sue amichette che si fa' dopo essersi approfittato di me, pensai. Quando invece si sedette sul mio letto e mi porse quel succo diffidai un po' a prenderlo, però alla fine accettai. Non c'era né veleno, né droga in quel succo. Cosa gli era preso? Chi lo sa. Appena finì di bere andò a portare i bicchieri in cucina, e io mi accucciai sotto le coperte. Quando ritornò si sedette ai piedi del mio letto e, pian piano, si stese accanto a me. Mi risvegliai per i suoi movimenti e lui mi mise un dito sulla bocca in segno di star zitta. Ero confusa, assonata e stavo per chiedergli cosa ci facesse nel mio letto alle 3 e mezza di notte. Capì la mia domanda solo guardandomi con quegli occhi, sui quali soffermai i miei senza capir più niente di ciò che stava succedendo. Mi prese le mani, e Mi disse con tutta la dolcezza che si otesse mai avere in quel momento: ''Scusami'' si fermò come se dovesse pensare cosa dire ''Non avrei dovuto, e voglio rimediare''.
Increduta mi detti un pizzicotto, ed era tutto vero.
Era lui.
Che qualcuno abbia ascoltato le mie preghiere?
Angolo Autrice:
ZANZANZANZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAN
Ok, recensite questa pseudocazzata? Anche solo per dirmi che per voi fa schifo o meno.