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Autore: Saratrix    23/09/2013    2 recensioni
Dante fa parte del Consiglio Huntik da ormai un anno e Zhalia sente sempre di più la sua mancanza.
Una sera un loro incontro sul ponte dei sospiri cambierà le cose.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dante Vale, Zhalia Moon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sospiri



 
Quella notte la luna piena illuminava la laguna di Venezia. Un venticello pungente rinfrescava l’aria di quella sera di fine Agosto.

Seduta sul cornicione del Ponte dei Sospiri, stretta nella sua felpa blu, c’era Zhalia con i capelli color della notte che fluttuavano nell’aria ogni tal volta che arrivava una folata di vento.

Sotto di lei passò una gondola con due fidanzati che se stringevano teneramente, mentre il gondoliere intonava una canzone d’amore per loro.

Una lacrima salata le scese sulla guancia. Avrebbe voluto che lui fosse lì con lei, avrebbe voluto che lui non dovesse partire il giorno dopo, avrebbe voluto che lui non dovesse andare oltre oceano per lavoro.

Ma Dante doveva partire: le quattro settimane di vacanza che si era preso, per poter tornare a Venezia erano finite, e l’indomani avrebbe preso l’aereo per tornare a New York.

Senza rendersene conto aveva iniziato a piangere silenziosamente.

Senza che lei se ne accorgesse un uomo le si sedette vicino e le mise il suo impermeabile giallo sulle spalle.

Quando Zhalia alzò gli occhi incrociò quelli ambrati di Dante. Velocemente si asciugò il viso dalle lacrime e, tenendo lo sguardo basso, parlò: "Che cosa ci fai qui? Non dovresti essere a casa a riposarti: il viaggio di domani sarà faticoso."

"Volevo passare queste ore con te." la sua voce risuonava sincera alle orecchie di lei.

Un silenzio cadde tra di loro, entrambi avevano paura di spezzarlo. Neanche loro sapevano il perché.

"Sai perché si chiama Ponte dei Sospiri?" Dante raccolse il suo coraggio e parlò.

"Perché quando le coppie di fidanzati passano qua sotto in gondola sospirano prima di dichiararsi amore eterno."

"No. Quando c’era ancora il Duca i condannati passavano su questo ponte per andare in prigione, e si dice che qui sospiravano per dire addio alla libertà e, a volte, alla vita." disse tutto d’un fiato, quasi come se si trovasse sotto esame e avesse paura di sbagliare.

"Preferivo la versione degli innamorati…"

"Già, anch’io."

"Allora perché me l’hai detto?"

"Per introdurti la fine di questo pezzo di carta."

Zhalia alzò finalmente gli occhi, non capendo cosa volesse dire il rosso e vide che in mano teneva il suo biglietto dell’aereo, rimase sorpresa. Ma strabuzzò gli occhi quando vide che lo strappò le lo gettò in acqua.

"Ho chiesto a Metz di poter lasciare il mio posto nel Consiglio Huntik. Rimango qui a Venezia." Dante rispose alla domanda muta di Zhalia sorridendole, con un sorriso che sapeva di vita.

Per tutta risposta lei gli si gettò al collo e lo abbracciò, sollevata dal non doversi più allontanare dal cercatore.

Dante prese il volto della donna tra le mani e, prima di dirgli quel fatidico “Ti amo”, sospirò.

 
 
 
***Commenti dell'Autrice***
Bé la storia mi è venuta in mente oggi a scuola facendo letteratura. Avrei voluta inserirla nella mia raccolta, Dante&Zhalia, ma era un po' lunga, così ho deciso di pubblicarla a parte.
Spero che vi sia piaciuta. Secondo me è una delle migliori storie che ho scritto fino ad adesso.
Fatemi sapere cosa ne pensate attraverso una recensione
Un bacio
Sara

 
   
 
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