Anime & Manga > Special A
Ricorda la storia  |      
Autore: Ammie    24/09/2013    2 recensioni
E se Akira, quando Tadashi l'ha portata a vedere la notte, non avesse confessato i suoi sentimenti al ragazzo? A un anno dall'inaugurazione dell'istituto Kokusen, ecco come stanno le cose: tutti hanno trovato la loro strada tranne Akira, in bilico tra i suoi desideri e l'incontro prematrimoniale imposto dal padre.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akira Todo, Tadashi Karino
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Feelings
 
Unexpected surprise
 
 
 

-Pronto- risposi mentre bevevo il the. -Papà, ciao- dissi tranquillamente.
-Akira, tesoro. Mi dispiace di non essere a casa più spesso- lo sentii sospirare.
Sorrisi. -Non preoccuparti, non sono più una bambina-
Strano che papà mi chiami nel bel mezzo dell'orario di lavoro.
-Devi dirmi qualcosa?- domandai, poggiando la raffinata tazzina vicino i biscotti.
-Uhm...- si schiarì la voce, diventando serio tutto a un tratto. -Ecco... Avrei voluto parlartene di persona, ma lui è impaziente di conoscerti- disse.
-Lui chi?- chiesi curiosa.
-Micheal Cavendish- rivelò con tono stranamente orgoglioso.
-Cavendish? Come la catena di aziende di oro?-
-Esatto. Suo padre ne è il proprietario: uno dei 50 uomini più ricchi d'Inghilterra-
Accidenti.
-Mmh, d'accordo. Ma cosa centra tutto questo con me?- chiesi di nuovo.
-Beh, sono rimasti colpiti dalla tua bellezza e dopo un piccolo consulto con suo padre, Micheal mi ha chiesto di conoscerti. É davvero un bravo ragazzo...-
-Papà, per caso...-
Nonostante i miei tentativi di parlare, lui continuava a lodare quel ragazzo: -Al liceo era il primo della classe. É educato, intelligente e di bell'aspetto-
Sospirai rumorosamente, facendolo zittire per un po'. -Non dirmi che questo è un...-
-...Incontro prematrimoniale- terminò la frase.
Iniziai a sudare freddo. Perché lo aveva organizzato? Era sempre stato contrario o quantomeno si era tenuto a debita distanza da questo genere di cose.
Nervosa, cominciai a fare domande. -Cosa? Come ha saputo di me?-
-Sono abituali clienti della compagnia aerea. Micheal e il padre mi hanno raggiunto in ufficio per complimentarsi dell'ottima organizzazione del loro ultimo volo e dei servizi offerti... E hanno visto la tua foto- concluse semplicemente.
No... Ditemi che non è vero.
-Se devo solo conoscerlo non ci sono problemi- mi voltai verso la foto che ritraeva la S.A. soffermandomi in particolare su una certa persona.
-Non si tratta solo di conoscerlo, Akira. Se farai funzionare le cose, con la vostra unione la compagnia avrà immensi profitti- continuò sempre con tono di voce serio. -Conto su di te-
Spalancai gli occhi sorpresa, alzandomi di scatto e avvicinandomi alla foto dei miei amici. -Ma papà...- tentai di ribattere.
-Niente ma, Akira. Come tu stessa hai detto, non sei più una bambina: devi pensare al tuo futuro. Alla compagnia che un giorno sarà nelle tue mani- disse scontroso.
Presi la foto e la analizzai meglio, con un largo sorriso sulle labbra.
Che facce buffe.
-E se...- deglutii, timorosa della reazione che mio padre avrebbe potuto avere. -Se non volessi continuare a lavorare per la compagnia?- dissi col cuore che batteva all'impazzata.
L'unica cosa che sentii dall'altra parte della linea, fu la risata di mio padre. -Non dire sciocchezze, tesoro. È il tuo futuro, e lo sappiamo entrambi-
Cercai di replicare nuovamente, ma senza risultato.
-Akira, adesso devo andare. Rifletti su ciò che ho detto. A presto- disse, prima di riattaccare.
Scioccata e sconfitta, presi in mano la foto con sguardo triste. Se questa fosse stata la fine? Iniziai a rimpiangere di non aver confessato i miei sentimenti a Tadashi, ma forse l'anno precedente non ero ancora pronta per un simile passo. Perché quando mi ha portato a vedere la notte non ho aperto bocca? Sbuffai: l'unica cosa che era andata per il verso giusto era l'incontro con quel ragazzo, che era saltato all'ultimo minuto.
Tadashi... É impossibile che anch’io piaccia a te come tu piaci a me?
 
Scesi dalla limousine di fretta, in ritardo. Come avevo fatto a non sentire la sveglia? Sospirando raggiunsi la serra, mentre nella mente le parole autoritarie di mio padre mi tormentavano senza un attimo di tregua. Una volta arrivata mi fermai sulla soglia della porta e mi guardai attorno: Ryuu e Finn stavano nutrendo una piccola tartaruga. Lei si stava divertendo molto, mentre lui ogni tanto si concedeva piccoli attimi per ammirare la sua ragazza; Jun e Sakura stavano riposando sotto l’ombra di un albero, entrambi vicini l’uno all’altro e con sguardo dolce; Kei e Hikari si stavano sfidando a leggere un enorme libro il più velocemente possibile; Megumi era seduta sulle gambe di Yahiro, che la faceva arrossire ogni volta le sussurrava qualcosa all’orecchio. Feci un passo avanti lentamente, giusto per non svegliare i dormiglioni. Perché loro riescono a riposare così bene mentre io stamattina non ho nemmeno sentito la sveglia?
Perché il mio destino, a quanto pare, è già stato segnato.
-Akira- disse all’improvviso Yahiro. –Buongiorno- sorrise.
Megumi si girò subito e, arrossendo per la posizione in cui si trovava, iniziò a scrivere sulla lavagna-giocattolo. “Buongiorno!”
Come risposta sorrisi, senza aggiungere altro. Non avevo molta voglia di parlare con qualcuno. Mi sedetti sulla comoda sedia vicino Hikari, ancora impegnata a tentare di battere il suo rivale-ragazzo.
“Qualcosa non va?”
-Già… sembri strana questa mattina- osservò Kei, che distolse per un istante lo sguardo dalle pagine.
-Non c’è niente che non va- risposi massaggiandomi le tempie. -Ma voi non andate mai a scuola?- replicai, riferendomi poi ai due ragazzi dai capelli rosa.
-Oggi c’è mezza giornata- poi, notando una mancata risposta da parte mia, riprese a parlare sottovoce con Megumi.
Mi lasciai andare sullo schienale, chiudendo gli occhi. Le lezioni sarebbero iniziate tra una scarsa mezz’ora, quindi avrei avuto tutto il tempo di riposare ancora un po’.
Passarono vari minuti, fino a quando il mio cellulare squillò.
-Cosa…?- borbottò Jun mentre si svegliava.
-Scusate- sussurrai, prima di uscire dalla serra per rispondere. –Pronto?- dissi poi.
-Akira? Is that you?- esordì una voce che immaginavo a chi appartenesse.
-Uhm… sì. Chi parla?- chiesi titubante.
-Sono Micheal Cavendish. Disturbo?- chiese educatamente, mentre mi allontanavo dalla serra per poi sedermi su una panchina della scuola.
-…No- dissi dopo una lunga pausa.
-Ho chiamato per dirti di non prendere impegni domani… Ti porto fuori- disse tranquillamente, mentre io intanto iniziavo ad agitarmi perché non volevo assolutamente un candidato sposo.
-Uhm…- borbottai, sapendo che se avessi rifiutato mio padre se la sarebbe presa con me. –D’accordo- assentii con un sospiro.
-Non vedo l’ora di… To see you- continuò, stavolta con voce differente.
-Uhm…- mi bloccai per un attimo, ma mi ripresi in fretta. –Anch’io- dissi, nonostante non fossi del tutto convinta. -Un’ultima cosa… Chi ti ha dato il mio numero?
-What? Scusa, non capisco ancora bene il giapponese…-
-Who gave you my number?- ripetei, iniziando a spazientirmi.
-Ah, il tuo numero! Your father, è stato molto gentile- mi spiegò.
Mio… Padre?
-A domani. Bye- mormorò prima di riattaccare.
-Perché…?- chiesi a me stessa con tono melodrammatico, una volta terminata la conversazione. -Perché devo trovarmi un marito a diciassette anni?- mi lamentai, non facendo caso al rumore di passi che si avvicinavano.
-Akira…- rabbrividii non appena sentii quella voce. -Ti hanno organizzato un incontro prematrimoniale?- chiese.
 

 
 
Va bene, forse non l’ho scritto benissimo… (o forse sì?)
Il primo capitolo è stato pubblicato, ora spetta a voi decidere se seguire o meno la mia storia. Spero almeno di avervi incuriosito!
Per favore, lasciatemi una recensione, così posso sapere se continuare o meno a scrivere.
Lo so che ho molte storie in corso… Ma che ci posso fare, la fantasia continua ad affluire! Per le altre storie vi prego di aspettare ancora un po’: la scuola, una mia breve malattia e dei finali che non mi convincono ancora mi stanno bloccando.
Aiuto!
Maddie.
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Special A / Vai alla pagina dell'autore: Ammie