Sottofondo:m.youtube.com/watch?v=ga94wVeFBac
Surrenders.
Era buio e freddo in quella stanza vuota, si sentiva sola e aveva paura.
L'ansia le attanagliava così forte la gola quasi da non farla respirare.
Lo sentiva, le era vicino: percepiva il suo respiro gelido e irregolare sulla spalla destra e non osò spostarsi nemmeno di un millimetro dalla posizione in cui si ritrovava ormai da più di due ore.
Senza Justin al suo fianco si sentiva esposta e indifesa, non riusciva a trovare nemmeno la forza di ribellarsi e combattere ... anche se forse non le interessava affatto. Che senso aveva infondo continuare a vivere se tanto di lei non importava più a nessuno?
Chiuse gli occhi e pregò per un'altra, forse ultima volta per un suo ritorno. Lo aspettò in silenzio per due lunghissimi quasi interminabili minuti con il solo rumore del battito forsennato del suo cuore a farle compagnia.
"Salvami" sussurrò flebile prima di riaprire gli occhi e realizzare di essere ancora sola, che lui non era tornato a prenderla.
Allora si decise: raccolse quell'ultimo rimasuglio di coraggio che ancora giaceva in lei e spostò lo sguardo alla sua destra, facendolo volontariamente scontrare con quello del demone.

Point of view Melanine

L'avevo immaginato, sognato, temuto... ma nemmeno nei miei incubi peggiori ero mai riuscita a crederlo così. Due piccole pupille color pece erano incorniciate da iridi bianco crisantemo, la pelle del viso era pallida e graffiata di rosso.
I capelli lunghi e cenere ricadevano stanchi sulle spalle, coperte solo da una leggera tunica di cotone rosso scarlatto, sporca, bruciata in alcuni punti e notevolmente logorata dal tempo in molti altri.
Un secondo prima, scorsi le labbra esili e screpolate del demone inarcarsi in un ghigno e un secondo dopo, non riuscii più a ricordare nemmeno il mio nome.
Le braccia divennero improvvisamente pesanti così come ogni altra parte del mio corpo e non potei fare a meno di accasciarmi a terra in preda a violenti spasmi.
La testa iniziò a girare vorticosamente e un inaspettato senso di nausea mi prese alla gola. Rotolai su una spalla e vomitai sui piedi scalzi del demone fiotti di sangue misti alle mie lacrime, tossendo prima e dopo di ogni conato. "Manca poco, tranquilla" la voce sarcastica del demone rimbombò nelle mie orecchie, risuonando lontana e ovattata.
Il sangue continuò a sgorgare denso e viscoso dalle mie labbra per minuti, o forse ore, non saprei dirvelo con precisione.
So solo che l'ultima cosa che vidi prima di abbandonare definitivamente il mio corpo, fu la sagoma stanca e affannata di Justin comparire sulla soglia della porta e gridare il mio nome poi, il nulla.

Spazio autrice ( se così posso permettermi di soprannominarmi)
È che voi tutti dovete sapere che quando sono triste scrivo Horror per sfogo e beh, diciamo che ieri sera quando ho scritto sta cosa qua lo ero in particolar modo :')
Vabbè in ogni caso spero con tutto il cuore che vi sia piaciuta anche se breve e se è così, sarei molto contenta di venirlo a sapere grazie a una vostra recensione :)
In caso contrario, vi prego di criticarmi perchè ho davvero bisogno dei vostri pareri per migliorare!
Un bacio e grazie a tutti coloro che si sono soffermati a leggere <3
-Poj_