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Autore: swanje    25/09/2013    5 recensioni
"...E Killian dopo tanto tempo non si era quasi sentito più tanto solo, a bordo della sua Jolly Roger."
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Premessa: è la prima volta che scrivo sulla mia OTP, proprio perché è la mia OTP. Sono talmente perfetti che non mi reputo all'altezza di descriverli ma ho voluto fare un tentativo; sono fantastici, io sono davvero troppo presa da loro e spero davvero in una loro reale storia....se lo meritano entrambi. Detto ciò spero apprezzerete questo piccolo pezzo, che ho scritto dopo aver visto lo Sneak Peek della 3x01.




La quiete della notte a bordo della sua Jolly Roger ed il pontile ora completamente deserto sembravano riportare Killian indietro negli anni. Eppure, sebbene quel lugubre e tenebroso luogo gli era così familiare, tornare lì e rivedere con i suoi stessi occhi l'isola da lontano avvolta dall'oscurità della notte suscitava in lui una strana sensazione di tensione.
Il Capitano poggiò la mano destra sul bordo del parapetto giallo della Jolly Roger delicatamente per poi sfiorarne lentamente la superficie, come quasi per volerle infondere una sorta di carezza, seguendo allo stesso tempo con lo sguardo il movimento delle sue dita.
Circa trent'anni erano passati da quando aveva lasciato quel posto, circa trentanni erano passati da quando aveva giurato di nuovo a se stesso che avrebbe trovato il modo di uccidere il suo storico nemico, a costo della sua stessa vita; eppure ora si trovava di nuovo lì.
Era tornato in quel luogo che aveva faticato ad abbandonare, in quel luogo che non avrebbe di certo mai più pensato di rivedere. Quelle acque oscure, più di qualsiasi altro mare che aveva mai visto in tutta la sua vita, paradossalmente in quel momento sembravano quasi accarezzare dolcemente la nave.
Neverland ciò nonostante si ripresentava, se possibile, ancora più tetra di come la ricordava.

La cosa più singolare tuttavia non era il fatto di essere ritornato dopo tutto quel tempo in quel luogo, ma bensì chi aveva ora a bordo della sua nave. Vi era Regina, la donna che aveva ingannato in passato e da cui era stato ingannato a sua volta per poi tornare ad ingannarla ancora. Il principe Charming e sua moglie Snow White, di certo due principi, due reali come loro erano le ultime persone che si aspettava a bordo della sua nave. La loro figlia Emma, che di principessa non aveva nulla, donna che aveva da sempre attirato la sua attenzione e stuzzicato la sua curiosità con il suo carattere forte e determinato, la sua intraprendenza e tenacia. Killian Jones rispettava davvero Emma Swan, una delle poche persone che gli aveva tenuto testa e con la quale sentiva spesso di avere qualcosa in comune.

E poi c'era lui.

Colui che aveva rovinato la sua vita, colui che aveva distrutto la sua felicità. Colui che aveva giurato di uccidere, colui che aveva occupato i suoi pensieri fomentando così l'odio che covava nel cuore ancor di più, quel mostro che disprezzava con tutto se stesso. Inevitabilmente socchiuse gli occhi a quel pensiero, un respiro lento ed intenso uscì dalle sue labbra mentre inconsapevolmente affondò appena le unghie nel legno del parapetto.
Non avrebbe mai, mai e poi mai dimenticato. Hook lo sapeva. Tremotino lo sapeva.
Era impossibile dimenticare un dolore così forte, che durava da secoli.. Ed inoltre lui non voleva farlo, assolutamente.

Non avrebbe mai dimenticato la sua Milah, come non avrebbe mai dimenticato quel giorno in cui il suo orgoglio era stato calpestato, schiacciato senza che lui potesse far nulla. Lui era un semplice uomo, era niente in confronto dell'Oscuro, sebbene sapeva benissimo quanta codardia e vigliaccheria si celassero dietro i suoi poteri. Aver riposto da parte la vendetta dopo secoli, l'unica cosa che gli rimaneva e che allo stesso tempo lo stava spingendo verso un baratro e la fine di se stesso era stata una decisione che non si sarebbe mai aspettato di prendere.
Ma ora Killian stava cominciando a vedere oltre quel buio, oltre quella fine che più volte aveva visto in lontananza e verso la quale si avvicinava consapevolmente giorno dopo giorno finché, arrivato al limite di quello stesso baratro, aveva deciso di fermarsi.
La morte di Baelfire era stata un duro colpo. Ed inoltre le parole di Emma al Granny risuonavano spesso nella sua mente, “puoi unirti a noi e far parte di qualcosa”, “smettere di pensare solamente a se stesso”.
Niente poteva riportare in vita la sua Milah, nemmeno la vendetta.
Ma se c'era una cosa che poteva fare, in quel momento, era salvare quella piccola parte di lei ancora in vita. Henry. Figlio di Baelfire, quel ragazzino di cui si era preso cura proprio in quel luogo e al quale aveva finito per affezionarsi sinceramente, glielo doveva. Nonostante le sue ultime parole, colme di rabbia e risentimento verso di lui, sembravano riecheggiare a bordo della nave in quella notte, Killian non avrebbe mai smesso di ricordare il periodo passato insieme l'unico periodo serene dopo la morte di Milah.


Una debole onda si infranse contro la Jolly Roger, e allo stesso momento il legno del pontile scricchiolò appena sotto alcuni passi a poca distanza dal pirata.
Egli rimase immobile, con lo sguardo puntato sul mare scuro, mentre i passi si fermarono. Killian accennò un sorrisetto, tra sé e sé.

- Pensavo ti stessi ancora allenando per combattere. O che fossi crollata a dormire dopo tutti quei sollevamenti.

Ruppe quel silenzio con tono sarcastico dopo qualche momento, Emma aggrottò le sopracciglia e piego appena l'angolo destro delle sue labbra chiedendosi per un attimo come faceva a sapere che fosse proprio lei. Si avvicinò ancora, senza rispondere alla sua provocazione, e posò entrambe le mani sul parapetto restando accanto a lui ma non troppo vicina.
Dopo la breve conversazione avuta qualche ora prima, e dopo aver ricevuto in regalo la spada dei Neal proprio da Hook, si era fermata a pensare sul perché lui l'avesse custodita con cura per tutto quel tempo. Domanda che tuttavia si era tenuta per se, come il fatto che aveva letto attraverso gli occhi del pirata un sincero dispiacere quando avevano parlato di lui.
Si portò una ciocca di capelli che ribelle correva sul suo viso dietro l'orecchio, guardando dritta a se esattamente come stava facendo Hook accanto a lei.

- Cosa ci aspetta una volta a terra?

Esordì lei, con tono basso ed estremamente serio mentre pensava che Henry, il suo Henry, si trovava solo ed indifeso in mano oltre a quei due criminali anche a soggetti di cui non sapeva nulla... e ciò la preoccupava, la preoccupava terribilmente. Ed era proprio per questo che si sentiva più determinata e agguerrita che mai, avrebbe tanto voluto dare a Tamara quello che si meritava, prenderla a calci e sbatterla in una cella fino alla fine della sua esistenza come minimo.
Nessuno poteva toccare suo figlio. Assottigliò automaticamente lo sguardo, prendendo un profondo respiro e stringendo le dita in un pugno.
Si stava in un certo senso affidando a lui; sia perché era la persona che sicuramente conosceva di più quel posto misterioso, sia perché aveva dimostrato davvero di volerla aiutare. Era tornato indietro.
Killian si accorse di ogni suo gesto, percepiva il nervosismo di Emma anche se non la stava guardando direttamente, ma con la coda dell'occhio notò il movimento della sua mano, sentì il suo respiro. Capì quel silenzio.

- Non sarà facile, ma ce la faremo. Riusciremo a riportare Henry in salvo. Siamo il gruppo più strano ed imprevedibile che si possa pensare, questo è vero, ma ognuno di noi è motivato a trovarlo.


Le parole uscirono con tono tranquillo, quasi carezzevole. Cercò di rassicurarla, per quanto poteva servire voleva farle capire che si stava davvero preoccupando per Henry e che ce l'avrebbe messa davvero tutta per portarlo in salvo. Emma si voltò verso di lui, lo guardò per qualche breve attimo assumendo un'espressione lievemente sorpresa, piacevolmente sorpresa tuttavia.
Non pensava che Hook l'avrebbe aiutata così, non solo aveva messo a disposizione la sua nave ed i suoi servigi ma era determinato a ritrovare suo figlio.

- Grazie..

Quella parola uscì con un sussurro, e nel momento stesso che Emma la udì dalle sue labbra si rese conto che era la seconda volta che lo ringraziava. Dopo quel drink e la breve chiacchierata di qualche ora prima era la seconda volta che riusciva a stupirla. Lui non si voltò, continuò a guardare davanti a se un punto imprecisato del mare, restando con lo sguardo serio e quasi assente. Dopo alcuni secondi, Killian ruppe il silenzio.

- Ho trascorso più tempo di quanto mi piaccia ricordare cercando di lasciare questo luogo per uccidere Tremotino. Ed ora sto navigando di nuovo nel cuore di questo posto, con lui come mio ospite d'onore.

Le parole di Killian uscirono amare, era inevitabile pensare proprio a questo. Ironia della sorte, scherzo del destino, con qualsiasi nome venisse chiamato tutto questo pesava su di lui. Emma rimase ancora a guardarlo, deglutii pensando che in fondo poteva capire come si sentisse in quel momento. Cosa avrebbe fatto se si fosse trovata a bordo di Tamara, la donna che le aveva portato via l'uomo che in passato aveva amato veramente? Apprezzava davvero ciò che lui stava facendo per Henry, per lei. 

 

- Dovresti sapere meglio di chiunque altro, dopo i secoli che hai vissuto, che la vita può essere davvero imprevedibile.

 

Cercò di rispondere come avrebbe risposto lui tentando di sdrammatizzare almeno un po' quel momento in cui, a dir la verità, si era resa conto ancor di più quanto fosse stata grande quella decisione per lui. Accennò anche un breve, impercettibile sorriso sapendo tanto che lui non poteva vederla in quel momento dato che il suo sguardo era rivolto verso il mare, ma proprio in quello stesso attimo lui si voltò verso di lei; i loro sguardi si incrociarono, il pirata sollevò appena un sopracciglio sorridendole a sua volta mentre mentalmente le dava ragione non una ma cento volte.

- Sempre la risposta giusta e pronta, Swan.

- Non c'è da sorprendersi in qualcosa di così ovvio, Hook.

- Killian. Il mio nome è Killian, tesoro.

Killian....lo aveva sentito la prima volta che lo aveva incontrato, il suo vero nome. Killian Jones. Emma lo guardava ora serio negli occhi, lo aveva chiamato da sempre “Hook” ma ora si rendeva conto di osservarlo di più come “Killian”.  Annuii col capo, inclinando poi appena la testa di lato.
Passarono diversi secondi prima che lei parlò di nuovo.

- Buona notte, Killian.

Ed indietreggiò di qualche passo, guardandolo negli occhi finché non si voltò avanzando sul pontile per scendere sotto coperta. Non sapeva perché, ma aveva l'impressione che ogni volta che interagiva con quell'uomo riusciva a scorgere qualcosa che non si sarebbe mai aspettata di notare in lui.
Lui ricambiò con un sorriso, guardandola a sua volta finché non scomparve completamente dalla sua vista. E Killian dopo tanto tempo non si era quasi sentito più tanto solo, a bordo della sua Jolly Roger.

 

 

   
 
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