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Autore: Fiery    26/03/2008    8 recensioni
Ho sempre pensato che un sogno fosse qualcosa in cui credere, qualcosa di speciale. Una speranza da inseguire, da catturare e da conservare per sempre. Di sogni ne ho tanti. Forse anche troppi. Anzi… ne avevo. Già, perché io nei sogni non ci credo più. Secondo me i sogni non esistono.
One-shot quasi completamente auto-biografica. Buona lettura.
Genere: Generale, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Gabriella Montez
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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I sogni non esistono

I sogni non esistono

(Basata sulla canzone Voci su voci dei Studio3. L’ho trovata per caso, l’ho ascoltata. È diventata la mia canzone)

 

 

 

Ho sempre pensato che un sogno fosse qualcosa in cui credere, qualcosa di speciale. Una speranza da inseguire, da catturare e da conservare per sempre.

Di sogni ne ho tanti. Forse anche troppi.

Anzi… ne avevo.

Già, perché io nei sogni non ci credo più. Secondo me i sogni non esistono.

Li conservavo in un cassetto, un cassetto chiuso a chiave. Ma purtroppo io quella chiave l’ho persa e non la troverò mai più forse. E forse non la voglio neanche ritrovare. Ormai ho paura a sognare, non voglio più averli dei sogni.

Tiro giù il bollitore e verso l’acqua calda nella mia tazza preferita. Ci infilo una bustina di tè alla pesca e dopo aver versato anche un cucchiaino di zucchero e aver incominciato a girare l’acqua che diviene a poco a poco colorata, mi siedo al tavolo rettangolare della cucina.

Accendo la piccola televisione e metto sul canale di musica. Il dj parla, parla tanto, troppo. E io non l’ascolto nemmeno.

È sera, fuori piove e mia madre non è in casa. È a una conferenza a Boston e io sono da sola a casa. Sospirando prendo una gocciola dalla biscotteria e la mangio, per poi bere un po’ di tè. Un boccolo nero sfugge alla coda alta, mentre gli occhi castani saettano dalla biscotteria alla televisione dove i video si susseguono con un po’ troppa fretta e non curanza.

Gabriella Montez in questo momento è sola.

Non mi sento nemmeno più quella ragazzina piena di speranze e di sogni, arrivata ad Albuquerque solo un anno fa. Non mi sento più così e forse è un bene. La dolce e innocentina Gabriella non esiste più. E non esisterà mai più in futuro. Non voglio che torni, non voglio soffrire di nuovo a causa dei sogni. Non voglio. Non posso.

Il dj alla televisione annuncia un nuovo video inedito. Una canzone di un gruppo italiano. Bevo un altro sorso di tè, mentre la canzone inizia e si diffonde nella casa vuota.

 

Yeah

Sento già che questa volta no

Lascerò scivolar un sogno via così

Perché io sarò me stesso

Parlerò anche di sesso

Sognerò, io non avrò paura

 

Tossicchio leggermente, poggiando la tazza sul tavolo. Ma cosa diavolo…?

Io capisco l’Italiano, ho vissuto in Italia durante il secondo anno di superiori. Quindi è ovvio che queste parole mi soprendono.

Sembra fatta per me questa canzone. Sembra quasi che mi abbiano osservata in questi diciassette anni passati a sognare e pregare qualcosa che non si realizzerà mai. Perché in fondo io ero me stessa, quando sognavo. Perché io dicevo sempre di non voler far scivolare un sogno via così, senza un motivo. E non avevo paura.

Invece ora la ho. Non voglio ammetterlo davanti agli altri, per non farli soffrire per me. Ma io ho paura. Ne ho tanta, purtroppo.

 

Ma so che no, non c’è

Una regola per questo mondo

E senza più rancore

Sento solo di continuo

 

Una regola in questo mondo non c’è. Non ci sarà mai, di questo ne sono certa.

E il rancore prima o poi si scorda, prima o poi si dimentica. Prima o poi il passato rimane quello che è: passato, appunto. Eppure io… io quel passato lo sento ancora gravare sulle mie spalle, ormai succube di diciasette anni di prediche, sgridate e prese in giro.

E di tante, troppe voci.

 

Voci su voci

Parole su parole

Mille problemi, irreversibili giudizi

Ma lo sai

Chi decide qui sei tu

E sempre più forti, noi contro tutti

Siamo una forza mai vista che parte dal cuore

E che io so che non si fermerà

 

Quasi mi abbiano letto nel pensiero il gruppo comincia a cantare il ritornello, nel quale parlano proprio di Voci.

È vero. Io sento soltanto voci su voci, parole su parole, per usare i loro versi di questa canzone. Sono sempre stata considerata una secchiona, un’ingenua ragazzina. Forse è per questo che sono cresciuta tanto, forse è per questo che io sto entrando nel mondo degli adulti prima degli altri. Perché io so cosa vuol dire rinunciare a tutto, affrontare mille problemi, farsi carico di giudizi che con me non c’entrano niente, ma che sembrano volermi affibbiare con la forza.

Decido io, questa volta. Questa volta sono io che decido del mio futuro, non gli altri. E mentre penso questo loro parlano di quanto sono forti. E non posso fare a meno di pensare al mio bellissimo gruppo, così affiatato nella sua diversità tra i membri, così speciale per me. Non li vorrei mai lasciare, perché la nostra forza proviene dal cuore.

E so per certo che i miei amici non smetteranno di sognare come ho fatto io.

 

Oh, no

Chiedere cosa non ti piace

Sarebbe un grave errore

Ridere anche se non devo

Sarebbe anche più grave

Sarò me stesso, parlerò anche di sesso

Sognerò, io non avrò paura

Ma so che no, non c’è

Una regola per questo mondo

E senza più rancore

Sento solo di continuo

 

Giusto.

Se mi chiedessero cosa non mi piace, probabilmente mi arrabbierei. Perché io sono fatta così. Io non mi apro subito con le persone, ho bisogno di tempo. E quando mi fido di una persona, non voglio che veda soltanto il mio sorriso.

Ma purtroppo io mi comporto così da qualche tempo. Da un po’ di tempo rido o sorrido, anche se vorrei piangere. E questo è più grave di quello che potrebbero pensare gli altri. È una metafora, una semplice metafora, ma così efficace. Il sorriso è il sogno, le lacrime la realtà. Ma ormai il sorriso sta scomparendo, sta diventando una maschera. E io mi sento… falsa, ecco. Perché nessuno capisce quello che provo veramente, forse perché non voglio aprirmi davvero e ho tanta paura di confessare cosa provo nel mio cuore.

 

Voci su voci

Parole su parole

Mille problemi, irreversibili giudizi

Ma lo sai

Chi decide qui sei tu

E sempre più forti, noi contro tutti

Siamo una forza mai vista che parte dal cuore

E che io so che non si fermerà

 

Sì, amici miei. Voi statemi accanto, perché se non ci foste io a quest’ora non vivrei.

Ho rinunciato tanto nella mia vita, per delle stupide voci. Per una volta voglio sentirmi parte integrante di un’unica forza, una forza che parte dal mio cuore. Non voglio fermarmi. Ma ormai è troppo tardi. Ormai io mi sono fermata. E l’auto-stop per tornare a casa non lo faccio.

 

Ooooh

Domani che uscirò

Seguirò questa strada

Voluta e vietata

Illusione di mille traguardi

Ma la verità è che

Una regola non c’è

Sento solo di continuo

 

Troppe le volte in cui mi sono illusa di aver raggiunto un traguardo, troppe le volte in cui ho sognato. Ora non voglio più sognare, ora voglio svegliarmi. Perché rincorrere un sogno è troppo complicato, troppo difficile, troppo tutto. Io non voglio correre. Ho corso per diciasette anni. Ora mi fermo, seguo una nuova strada.

E mi accorgo che una regola per i sogni non c’è. Ed è questo che mi fa più paura.

 

Voci su voci

Parole su parole

Mille problemi, irreversibili giudizi

Ma lo sai

Chi decide qui sei tu

E sempre più forti, noi contro tutti

Siamo una forza mai vista che parte dal cuore

E che io so che non si fermerà

 

Dlin Dlon

Il campanello suona, mentre il ritornello viene cantato nuovamente. Con la tazza in mano esco dalla cucina, il volume è al massimo quindi sento ancora la musica mentre vado verso l’ingresso.

Chi può essere alle nove di sera?

Guardo dalla spioncino e poi apro la porta sorpresa.

-Buonasera!- Ryan fa un passo in avanti, mi da un bacio ed entra in casa, -Entrate, ragazzi!-

A lui seguono Jason, Troy, Chad, Erik e Joaquin. Tutti con ogni tipo di cibo in mano, salvi dalla pioggia per via degli ombrelli che li hanno coperti per tutto il tempo probabilmente.

-Ma cosa…?- non faccio in tempo a ribattere che anche le mie migliori amiche entrano.

Sharpay, Taylor, Kelsi, Martha e mia sorella Jane. Mi guardano furbette e io chiudo la porta. Sono persino in tuta, accidenti.

-Ma che ci fate qui?- chiedo stupita.

-Beh, ci siamo auto-invitate per un pigiama party.- rileva Sharpay.

-E poi… è da un po’ che sei strana.- dice anche Kelsi, mentre Martha e Jane annuiscono decise, per poi andare dai loro ragazzi.

Hanno capito? Hanno capito veramente che stavo soffrendo?

-Tesoro… se c’è qualcosa che non va, puoi parlarne con noi.- mi informa Taylor, -Chiaro?-

Io annuisco lentamente, poi anche Taylor va verso i ragazzi.

Li fisso stupita, -Torno subito…- dico andando verso la cucina. Poggio la tazza nel lavandino e poi mi volto verso la televisione.

 

Voci su voci

Parole su parole

Mille problemi, irreversibili giudizi

Ma lo sai

Chi decide qui sei tu

E sempre più forti, noi contro tutti

Siamo una forza mai vista che parte dal cuore

E che io so che non si fermerà

 

Prendo il telecomando e spengo la televisione, nello stesso momento in cui il video finisce.

Forse sento tante voci, forse ci sono troppe parole non dette. Forse sono vittima di troppi problemi e troppi giudizi. E purtroppo credo ancora che i sogni non esistono.

Ma pensare che i miei amici sono qui, che hanno capito che c’era qualcosa che non va è molto meglio di un sogno.

Mi poggio allo stipite della porta del soggiorno, mentre li fisso che ridono e chiacchierano.

Finalmente un sorriso vero compare sul mio viso, mentre li osservo.

Io credo ancora che i sogni non esistono.

Ma mi basta pensare che faccio parte di una forza che parte dal cuore. E che io so che non si fermerà.

 

 

 

 

The End

 

 

 

**************

Con questa nuova one-shot, basata sui pensieri di Gabriella, ho voluto aprirmi un po’ verso coloro che leggono le mie storie. Volevo farvi solo capire che cosa provo io da qualche tempo, perché i pensieri di Gabriella sono quasi completamente autobiografici.

Per questo voglio ringraziare le mie Disneyane e le mie migliori amiche Cristina e Alessia, che mi stanno sempre accanto ogni giorno. Vi ringrazio di starmi sempre vicine, di sorreggermi quando ho voglia di cadere nel buio. E grazie Aqua per avermi ascoltata ieri e grazie Disneyane per non aver approfondito la faccenda, perché attraverso questa shot almeno capirete senza che io debba ripetere tutto il discorso fatto ad Aqua. Sarebbe stato troppo complicato da rispiegare, quindi ecco qui una bella shottina tutta per voi ^^ Comunque tutto è partito dal fatto che forse questo mese non potrò sentirvi, per via del fatto che non posso rinnovare l’abbonamento dell’ADSL. E da lì è partito tutto…

Spero comunque che vi sia piaciuta e che non l’abbiate trovata fuori categoria o non adatta.

È quello che provo e per una volta volevo scrivere qualcosa che mi rappresentasse, per poter finalmente uscire da questa realtà in cui vivo.

 

Grazie anche solo per aver letto.

Vi voglio bene

Titty90

  
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