Anime & Manga > Ranma
Segui la storia  |       
Autore: Cerbyatta Cullen    25/09/2013    5 recensioni
Aveva assistito ad altre notti di luna nuova su quel tetto, ma mai tanto buie come quella. Non si sarebbe mai immaginato, in una notte del genere, di veder passare una stella cadente. La sua coda era tanto luminosa che, seppure per pochi istanti, aveva illuminato a giorno il tetto del dojo. Ranma non ci pensò due volte, nonostante non avesse mai creduto a tutte quelle storie. Espresse un desiderio.
Genere: Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
3.QUALCOSA CHE NON QUADRA

Sarebbe stato pronto a tutto, davvero. Alle grida, o anche alle sedie che sarebbero volate. Sarebbe stato pronto a sopportare gli insulti, a sentirsi in colpa o anche a prendersi un ceffone. Si era anche preparato alla possibilità di un'indifferenza totale o di una freddezza cosmica nei suoi confronti. Ma non accadde nulla di tutto ciò.

Nè a colazione, nè durante tutta la mattinata. Akane non aveva sbraitato, non gli aveva tirato oggetti, non l'aveva rincorso per pestarlo a sangue... e non si comportava nemmeno come la freddezza fatta persona!

L'esatto opposto.

Akane era stata sorridente, allegra... e ad un certo punto anche gentile! Soprattutto da quando era entrato Ryoga in casa, di ritorno da uno dei suoi "lunghi viaggi". Kasumi l'aveva ovviamente invitato a restare per il pranzo, e adesso gli toccava assistere a quelle stupide facce da pomodoro del maiale ed ai suoi ridacchiamenti isterici ogni volta che Akane gli sorrideva e lo intratteneva chiacchierando con una gentilezza quasi mai vista. Gentilezza che, stranamente, non risevava  soltanto a lui. 

Ma ancor più da non credere era il fatto che se accorgesse lui soltanto! Possibile che nessuno si rendesse conto che la situazione era assurda? E c'era dell'altro. 

Nè Nabiki con le sue battute ambigue, nè Soun con le sue trasformazioni in demone, nè suo padre con le sue ramanzine patetiche, nemmeno Kasumi con i suoi commenti sdolcinati... nessuno aveva anche solo accennato al casino che era successo il giorno prima, nè al fatto che sia la palestra che parte della casa fossero state distrutte.

Non che se ne lamentasse, certo. Ranma sapeva perfettamente come sarebbe andata se l'argomento fosse stato messo in mezzo. Ma la cosa gli puzzava comunque. 

Decise che tanto valeva fare il loro gioco. Se non volevano parlarne, non sarebbe stato certo lui a fare il primo passo. 

Ad un tratto, Ranma si sentì chiamare e un brivido gelido gli percorse l'intera colonna vertebrale, mentre si rendeva conto che con ogni probabilità la sua fortuna sfacciata l'aveva appena abbandonato , e lui aveva perso tempo a chiedersi come fosse possibile che non fosse ancora accaduto nulla! Sospirò, infondo sapeva già come sarebbe andata a finire, mentre voltò lo sguardo verso la sua fidanzata che l'aveva chiamato ed ora gli stava dicendo: 

"Ranma, hai sentito quello che ho appena detto? "
"Ehm, no ero sovrappensiero. Dicevi?"

Lei sorrise. Un sorriso divertito. Divertito davvero! Ridacchio brevemente portandosi il dorso della mano alle labbra, prima di dire:

"Ti ho chiesto la salsa di soia, Ranma!"
"Eh?" 
"Ce l'hai accanto al piatto. Puoi passarmela, per favore?"

Ranma non sapeva come guardarla. Si sentiva come stralunato. Che diavolo stava succedendo là dentro? Il giorno prima era successo un casino tale che, di norma, non sarebbe bastata una settimana di urla seguite a gelo totale, e invece Akane gli chiedeva:

"Ranma? Ti senti bene? Sei così pallido..."
"E poi hai quella faccia da pesce palla inebetito!" aggiunse Nabiki "Che ti è successo? Pare che tu abbia visto un fantasma..."
"Sciocchezze, Ranma non ha ancora finito di mangiare. E' ovvio che ha bisogno di carboidrati." sostenne Soun
"Già.." asserì suo padre " ogni artista marziale che si rispetti sà perfettamente che, per dare il massimo in combattimento, bisogna prima nutrire corpo e spirito."
"Forse allora dovrei riempirgli un'altra ciotola..." aggiunse Kasumi
"Macchè! Ranma sta benissimo!" esordì Ryoga con un sorriso a pieno volto "Vedrete, dopo pranzo ci alleneremo un pò. Forse ti mancava il tuo avversario preferito, eh Ranma?"
"E io..." fu tutto quello che riuscì a pronunciare, mentre osservava ad occhi spalancati i suoi familiari a tavola che, mai come quel giorno, assomigliavano alla famiglia della pubblicità di certe merendine di cui non ricordava il nome, dove tutti andavano d'amore e d'accordo.
"Mmm... forse ha bisogno di uscire un pò..." disse ad un tratto Akane, guardandolo con un'aria decisamente preoccupata " ... infondo siamo in estate! Stasera potremmo andare alla festa che ci sarà al Tempio, sarebbe divertente! Che ne pensate?"
"Che bello! Se andiamo alla festa potremo dare un'occhiata alle bancarelle! E' da tanto che cerco un nuovo servizio da tè!" proruppe Kasumi. guadagnandosi lo sguardo più incredulo che Ranma potesse fare.
"Secondo me è una splendida idea! Forse sei un pò stressato, Ranma. Le vacanze sono troppo tranquille per te!"  rispose il maiale, il quale concluse il discorso in una risata che, per Ranma, poco aveva di ironico.
"Tranquille dici?" azzardò a dire Ranma, ridacchiando a malapena. Sapeva di aver commesso un errore,  ma proprio non ce l'aveva fatta a lasciare in sospeso la questione. Doveva pur avere il diritto di fare una battuta!
"Aspettate un momento" disse improvvisamente Nabiki, con un'aria talmente seria da mettere quasi paura a Ranma. "Non possiamo andare alla festa del Tempio senza prima aver affrontato una questione molto importante... "
Tutto a un tratto, il tempo all'interno della sala da pranzo parve essersi fermato e le parole di Nabiki aleggiarono tra i commensali come l'ombra di un fantasma agli occhi del ragazzo. Era finita. Nabiki era sempre la solita! Tutti quel giorno cercavano miracolosamente di evitare l'argomento mentre lei, da buona opportunista fredda e calcolatrice, non avrebbe potuto evitare per un altro minuto ancora di tirare fuori la patata bollente e dire:
"Credete che potremmo andare al Tempio senza prima aver pensato a ..."
"A..?" disse Soun, improvvisamente preoccupato
"A..?" si aggiunsero in coro Genma e Ryoga, entrambi con una punta d'ansia nella voce
"A..?" disse Kasumi, guardando la sorella con un'espressione improvvisamente incredula
"Forse ti riferisci a..." Akane abbassò lo sguardo, decisamente rattristata.
"Allora l'hai capito, eh? Non possiamo assolutamente esimerci, date le circostanze!" le fece notare Nabiki
"Si può sapere di cosa state parlando, bambine mie?" Soun, come tutti gli altri, era evidentemente ansioso di venire a conoscenza del grande segreto e Ranma, ormai sull'orlo di un embolo, gli era mentalmente grato di aver posto quella domanda per lui. A quel punto era meglio parlarne, una volta per tutte!
"Te lo spiego subito, papà. Tanto l'ultima decisone spetta pur sempre a te. Ma sappi che se non provvederai a risolvere la questione, le cose potrebbero andare veramente male d'ora in avanti!" sbottò Nabiki, chiara e diretta. 

In fin dei conti, pensò Ranma, Nabiki aveva ragione. La questione adesso era in mano a Soun, ma non capiva perchè non fosse stato interpellato anche suo padre. Un dubbio atroce, improvvisamente, gli attanagliò lo stomaco, mentre guardava suo padre all'altro capo del tavolo. Gli sembrava serio, troppo serio. Lo sguardo basso e l'espressione contrita di chi, con onore, accetta il verdetto emesso dalla giuria. E se la famiglia Tendo avesse deciso che, dato quanto accaduto, Ranma e suo padre non avevano più il diritto di vivere a scrocco in casa loro? Che cosa avrebbe fatto? 

Decise di azzardare lo sguardo verso Akane, tanto per cercare di carpire l'argomento della discussione dalla sua espressione. Akane aveva gli occhi bassi, l'espressione tra il desolato e l'imbarazzato. Ranma non poteva crederci. Allora era vero! Stavano per annullare il loro fidanzamento! Si guardò attorno terrorizzato e le ipotesi cominciarono a passargli davanti agli occhi a briglia sciolta: forse era per questo che Ryoga era passato a trovarli ed era sempre per questo che lui ed Akane avevano fatto i gentili per tutto il tempo! Possibile che, a causa del fallimento del matrimonio, adesso fosse passato a Ryoga il ruolo di erede della palestra Tendo?? 

No, non poteva essere! Ranma cercò di calmarsi, infondo era ancora tutto nella sua testa. Ma più guardava suo padre ed Akane, più la sensazione di vuoto nel suo petto si allargava a dismisura. Questo ragionamento, fatto nel giro di pochi secondi, portò il ragazzo ad un'unica soluzione: doveva avere la possibilità di dire la sua, di spiegare. E, improvvisamente, il ragazzo sorprese i suoi stessi pensieri a trovare da soli la strada per uscire, così si trovò a dire:

"Un momento! Anche noi abbiamo voce in capitolo!"

Intorno al ragazzo, tutti assunsero facce incredule e divertite. Finchè fu Nabiki ad interrompere  il breve silenzio che si era creato:

"E perchè, di grazia?"
"P-perchè n-non... non potete decidere da soli!" Ranma iniziò ad infervorarsi, nonostante balbettasse, incerto sulle parole da usare.
"E cosa vorresti decidere tu? Che tra l'altro non hai nessun modo di essere d'aiuto alla questione?"  Nabiki incalzava, ma il ragazzo decise di non demordere.
"Chi l'ha detto che non potrei essere d'aiuto? A tutto c'è rimedio!"
"Ranma, credo proprio che questa situazione non ti riguardi" mentre parlò, Akane scrutò Ranma con sguardo allibito ed imbarazzato al tempo stesso.
"A meno che tu non voglia collaborare..." ribattè Nabiki, con un sorrisino malizioso.
"Nabiki..." Akane tentò di fermare la sorella, non prima che le sue guance assumessero la sfumatura rossa di un peperone.
"Suvvia, Akane! Cosa c'è di male se Ranma vuole assumersi un compito che spetterebbe a nostro padre?"
"Certo che voglio collaborare!" sbottò improvvisamente il ragazzo, animato dalla nuova speranza di aver trovato uuna soluzione... "Ma... a fare cosa?" si rese conto che non aveva la minima idea del tipo di collaborazione che poteva offrire, o meglio, ne aveva una piccola, campata per aria tra l'altro. Per qualche secondo, si ritrovò a spremere il cervello in cerca della risposta : cosa poteva fare effettivamente per evitare di essere cacciato con suo padre a calci nel sedere? Una lampadina, come per magia, si accese dentro la sua testa: ma era ovvio! Avrebbe dovuto scusarsi con Akane e con il resto della famiglia per l'accaduto... mmm... no. Forse stavolta non sarebbe bastato. Uhmm... pensò ancora un pò. Beh, forse avrebbe anche dovuto promettere, in presenza di tutti, che al secondo tentativo lui... ecco... sì... che lui non si sarebbe tirato indietro una seconda volta!

Certo che tra il dire il fare ne passava! Dove avrebbe trovato il coraggio per dire quella roba, per quanto vera potesse essere? Fu Nabiki, forse involontariamente, a metterlo alle strette dicendo:

"Beh Ranma, è semplice, basta che sia tu a..."
"Frena un secondo, Nabiki." improvvisamente, Ranma trovò il coraggio di iniziare il suo discorso "Devo prima dire una cosa e, per favore, non interrompetemi"

Terrorizzato, ma mosso da tutte le buone intenzioni del mondo, Ranma si guardò intorno mentre tutti gli sguardi si posarono su di lui, curiosi. Deglutì rumorosamente prima di continuare.

"Io v-voglio scusarmi per quello che è successo. Mi d-dispiace sinceramente. E c-chiedo s-scusa soprattutto a te A-akane..." disse, alzando timidamente lo sguardo verso la ragazza.
"Ranma... ma... " Akane sembrava sinceramente sorpresa, oltre che imbarazzata "Non devi assumerti la responsabilità per qualcosa che ho fatto io..."
"Qualcosa che hai fatto tu?" sbottò il ragazzo, che a quel punto non ci stava capendo nulla davvero.
"Si, faccia da ebete! E' stata Akane a rovinare i nostri kimono estivi, l'ultima volta che ha provato a fare una lavatrice!" urlò quasi Nabiki "Ma, se insisti, puoi ricomprarceli al posto di nostro padre, così stasera potremo andare alla festa del Tempio! Fatto sta che io non ho intenzione di sborsare un solo yen!"

Improvvisamente la testa di Ranma iniziò a girare vorticosamente, mentre tentava di dare un senso all'ultima affermazione di Nabiki.

Poi fu il buio.
   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Ranma / Vai alla pagina dell'autore: Cerbyatta Cullen