Callie quella sera aveva voglia di starsene da sola  a letto per dare forma ai suoi pensieri confusi.
Aveva sempre amato gli uomini,uno in particolare,Kevin,alto,capelli castani,occhi scuri e carattere da tipico s***o mediterraneo,che prima ti seduce e poi ti abbandona.
Aveva dato tutta se stessa in quella storia finita male,ma era andata avanti,aveva conosciuto altri ragazzi che a loro volta l'avevano delusa.
Ma quella sera forse era lei che stava deludendo qualcuno,con la sua confusione e con i suoi continui cambi d'umore.

Ed era ad Arizona che pensava,quella fantastica e perfetta ragazza dagli occhi azzurri e i capelli biondi,che aveva desiderato dalla prima volta che l'aveva vista!
Quell'autunno Callie era da poco arrivata a Los Angeles per completare i suoi studi,aveva deciso di cominciare a vivere,cominciare a scoprire il mondo,in fondo aveva appena 20 anni!Si ambientò subito alla nuova casa,all'università,ai ragazzi con i quali ogni tanto prendeva qualche sbronza per poi finirci a letto.
Tra il suo nuovo gruppo di amici c'era lei,Arizona,bella,bionda,carina,simpatica,gioiosa,esaltata, brillante studentessa di chirurgia pediatrica e apertamente lesbica.
Callie amava i ragazzi,ma c'era qualcosa in Arizona che attirava l'attenzione di Callie,che forse era solo curiosa di scoprire cosa si nascondeva dietro il mondo saffico,cosa si provava ad essere desiderata anche da una donna. Ma non sapeva a cosa andava incontro.

Strinse con Arizona una profonda amicizia,si aiutavano con lo studio,uscivano a ubriacarsi,si raccontavano le proprie speranze e i propri sogni,si raccontavano i loro amori. Fin quando un giorno non si accorsero che la situazione stava precipitando.

La bella e attraente mora giocava ingenuamente a provocare Arizona con scollature vertiginose che mettevano in evidenza il seno prosperoso e turgido,con movenze sensuali quando usciva dalla doccia con i capelli bagnati e il corpo che grondava goccioloni d’acqua, o sguardi ammiccanti…lo faceva per scherzo,per sentirsi bella,per sentire cosa si provava ad essere desiderata da una donna;e Arizona stava al gioco.A 20 anni le bastavano un paio di tette per essere felice!
Eppure qualcosa stava cambiando,Arizona cominciava ad ingelosirsi quando Callie passava la notte con qualche idiota,provava rabbia e fastidio nei confronti di chi si avvicinava a Callie,nei confronti di chi la toccava e la baciava.
Arizona si stava innamorando di Callie,e non poteva più farne a meno,ne aveva bisogno ogni giorno.
Aveva bisogno di guardarla negli occhi,di vederla,di parlarle,di raccontarle la sua giornata…di vedere le sue labbra e sentire il suono perfetto della sua risata nell’aria,che scopriva quella perfetta riga di denti sotto una morbida bocca rossa,voleva addosso il suo profumo,dolce forte e misterioso che mandava in confusione i sensi,come la confusione di Callie che ormai aveva capito tutto e voleva troncare ogni contatto con Arizona,per paura di potersi innamorare.
Distesa sul letto Callie continuava a pensarci,a come quel gioco si fosse trasformato in amore.
A come avrebbe potuto allontanare Arizona senza ferirla,senza deluderla,e proprio in quel momento Arizona piombò in camera con uno dei suoi sorrisi e si stese di fianco a Callie,per consolarla,come sempre.
Come quando Callie tornava sconfitta da un appuntamento con uno dei tanti ragazzi idioti che frequentava,ma quella sera Callie non era triste per un ragazzo,e Arizona lo capì subito guardandola negli occhi,e proprio in quel momento Callie per la prima volta sentì il bisogno di stringerle la mano,di creare un contatto fisico con Arizona,capì che non era più un gioco.

Arizona la strinse a se,senza dire una parola, per consolarla,per prendersi tutta la confusione e la tristezza di Calli che sapeva dipendeva da se. La guardò fissando i suoi occhi,grandi,scuri,profondi e impenetrabili ,come a cercare un dialogo fatto di sguardi,senza parole,perché Callie non ne trovava mai.

Callie la guardò diritto negli occhi con il suo sguardo confuso e pesante che metteva sempre in imbarazzo Arizona,costringendola ad abbassare la testa,ma quella sera no,Arizona non abbasso la testa,rimase con i suoi occhi incollati a quelli di Callie,i suoi occhi azzurri parlavano e imploravano un bacio come richiesta di perdono per tutta la confusione che aveva creato in Callie.
Chiedeva un bacio di quelli dolci,profondi,umidi e con le mani tra i capelli…di quelli che vorresti non finissero mai,di quelli che ti portano lontano dal mondo per dimenticare tutto il male da lei stessa causato.

Nella frazione di un secondo il viso di Arizona scomparse tra le mani di Callie,le cui labbra erano già su quelle morbide e carnose di Arizona che si schiusero non appena percepirono il tocco timido e impaurito,ma dolce e deciso della lingua di Callie,che andava a farsi spazio tra la bocca di Arizona senza più paure e inibizioni..sentiva il suo sapore,l’odore dolce della sua bocca,sentiva che Arizona era sua,le apparteneva,e non voleva perderla!Voleva stare li,così…con le mani nelle mani,con la sua bocca incollata a quella di Arizona,voleva farci l’amore tutta la notte e stringerla,sentire il battito del suo cuore accelerarsi ad ogni suo tocco ad ogni  suo bacio. Voleva respirare il suo profumo e dormire attaccata al suo corpo caldo e rassicurante,senza paure,senza timori,senza confusione.
Voleva sentirla sua,era la cosa giusta da fare,era la cosa più importante,era la donna della sua vita.
Dopo quel bacio,dopo una notte d’amore Callie non aveva più dubbi…
Erano nate per stare insieme.