Anime & Manga > Full Metal Alchemist
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Autore: SakuraAshe    26/03/2008    8 recensioni
questa è la prima fic che scrivo....spero non sia orribile...qualche precisazione...è una RoyXEd...mescola un pò del manga e un pò dell'anime senza ritegno, non tiene conto del finale dell'anime e ne del film(sigh...il film mi rende sempre triste)...alcuni personaggi resusciteranno(non so se si capisce chi)...ci saranno nuovi personaggi....e ovviamente i nostri due eroi si ameranno alla follia Full Metal Alchemist, Acciaio, Nii-san, piccoletto, fagiolino, cane dell’esercito…nel corso degli anni molti sono stati i nomi di quel ragazzo biondo disteso in mezzo ad un prato verde, che guarda il cielo azzurro, sospirando,non ultimo Edward Elric. Un anno fa Edward c’era riuscito, finalmente ce l’aveva fatta, l’aveva promesso infondo, Full Metal aveva riportato indietro il corpo di suo fratello, gli aveva ridato la vita che per la sua stupidità gli aveva fatto perdere, e inoltre aveva riavuto il suo braccio e la sua gamba, tutto come aveva sempre desiderato. Oramai era passato un anno....
Genere: Romantico, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Edward Elric, Roy Mustang, Un pò tutti
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Il tempo è trascorso- We did it!
“è già trascorso un anno….”
Full Metal Alchemist, Acciaio, Nii-san, piccoletto, fagiolino, cane dell’esercito…nel corso degli anni molti sono stati i nomi di quel ragazzo biondo disteso in mezzo ad un prato verde, che guarda il cielo azzurro, sospirando,non ultimo Edward Elric.
Un anno fa Edward c’era riuscito, finalmente ce l’aveva fatta, l’aveva promesso infondo, Full Metal aveva riportato indietro il corpo di suo fratello, gli aveva ridato la vita che per la sua stupidità gli aveva fatto perdere, e inoltre aveva riavuto il suo braccio e la sua gamba, tutto come aveva sempre desiderato.
Oramai era passato un anno da quando nella gioia di tutti era tornato con Alphonse a Reesembol, tutto intero dopo anni, per potersi riposare e riabilitare, infondo Al non aveva il suo corpo da così tanto tempo, e doveva riprenderne il controllo, questa era la cosa più importante, tornare ad essere come prima. E poi c’era lui,anche lui doveva riabituarsi ai suoi arti, tutt’ora si ritrovava a guardare quel braccio che per tanto tempo era stato di metallo, come qualche cosa di estraneo al suo corpo, che non gli apparteneva. Razionalmente lo sapeva che quello, proprio quel braccio che ora stava agitando davanti ai suoi occhi e che pizzicava leggermente, era il suo vero braccio, e che doveva considerarsi fortunato se dopo aver sfidato Dio per l’ennesima poteva essere lì a raccontarlo. Pensava a questo Ed disteso nell’erba davanti alla casa di zia Pinako, ma stava anche attendendo,attendeva il permesso, una sola parola da parte di Winri che gli avrebbe permesso di tornare a correre quelli che ella definiva “rischi inutili” ma che a lui piacevano tanto. Infondo era pur un cane dell’esercito.
Ed si mise a sedere e tirò fuori dalla tasca dei bermuda una lettera, o meglio due lettere, una era ufficiale, presentava lo stemma degli alchimisti di stato, e gli chiedeva formalmente di precisare il giorno del suo ritorno in servizio dopo il lungo congedo per malattia, e l’altra, beh l’altra, era scritta su una carta bianca e leggere, la calligrafia elegante e fluida la rendeva bella persino agli occhi, Edward la lesse ancora una volta…
Al Full Metal Alchemist Edward Elric
È oramai un anno che non ci si vede vero piccoletto? Come avrai sicuramente letto i piani alti si cominciano a chiedere come mai il tuo congedo non sia ancora concluso, e ce lo stiamo chiedendo pure noi…il tenente colonnello Hughes continua a dire che non ti sei nemmeno degnato di spedire un regalo per il compleanno di sua figlia Elicia,e dovresti ricordarti quanto è assillante, i ragazzi sentono la mancanza delle tue strampalate missioni, il Maggiore Armstrong non fa che venire nel nostro ufficio, per ricordare come dice lui “i bei vecchi tempi in cui i fratelli Elric allietavano le nostre giornate con la loro esistenza” nemmeno foste già morti. Bene ed ora ti lascio alla tua riabilitazione sperando di rivederti presto sulle tue gambe questa volta entrambe vere mi raccomando
Flame Alchemist
Colonnello Roy Mustang
P.S.
Per quanto riguarda me, mi sto annoiando in mezzo a queste “scartoffie” che il tenente Hawkeye mi porta ogni 10 minuti, senza nessuno da chiamare…”fagiolino, piccoletto, piccino, microbo, pulce..”
La vena sulla fronte di Edward cominciò a pulsare, ma il ragazzo non disse nulla, si limitò a sorridere guardando ancora un volta il blu del cielo. Dopo alcuni minuti in cui era rimasto fermo a guardare le nuvole scorrere davanti ai suoi occhi si alzò. Aveva preso un decisione, ed ora la voleva rispettare a tutti i costi, per quanto ne dicesse Winri, lui si sentiva perfettamente, e non ce la faceva proprio più a stare fermo, doveva ricominciare ad agire. Si incamminò verso l’interno della casa, e cominciò a cercare Alponse, Winri e la zia, trovò suo fratello nella propria stanza che stava leggendo e le altre due nel laboratorio dove stavano mettendo a posto un automail per un cliente. I tre vennero chiamati di Edward che gli chiese di andare in salotto per dire loro una cosa.
Edward lesse negli occhi dei suoi famigliari che non aveva capito nulla di ciò che stava accadendo.
Nessuno di loro capiva perché mai Ed gli avesse chiesto di riunirsi così all’improvviso. Prima di parlare il ragazzo rimase un attimo ad osservargli, e più i minuti passavano più i loro volti si facevano interrogativi, alla fine si decise a parlare.
“Parto”
Così, in un attimo Edward aveva esposto il suo piano, con gli occhi dorati che trasmettevano determinazione aveva comunicato la sua scelta.
Lo sguardo di Winri e la zia si fecero subito stupito, e le loro bocche si aprirono per la sorpresa, a Pinako cadde persino la sua immancabile pipa.
In contrasto con la reazione delle altre due Alphonse non si stupì per nulla, sapeva da quanto suo fratello stava covando quella decisione, glielo leggeva negli occhi che la tranquilla vita in un paesino di campagna non faceva per lui, non ancora almeno. Al sapeva perfettamente che suo fratello sarebbe ripartito per Central City alla fine, infondo, per quando dicesse che non voleva essere un cane dell’esercito, quel ruolo lo faceva sentire realizzato, senza contare gli innumerevoli vantaggi che esso permetteva di avere. Si, Alphonse lo sapeva, prima o poi suo fratello, il suo Nii-san, sarebbe partito alla volta del quartier generale di Central city con o senza di lui.
Winri si alzò dalla sedia su cui era seduta e gridò verso Edward
“non puoi farlo….la.. la.. la tua gamba ti dà ancora problemi vero?” Winri sapeva benissimo che le condizioni di Ed non erano mai state migliori, ma doveva pur aggrapparsi a qualsiasi speranza di trattenere Edward ancora a casa.
“Winri lo sai meglio di me che i dolori che ho avuto alle giunture sono dovuti solo alla mia crescita fin troppo repentina..”
Il ragazzo l’aveva guardata con uno sguardo dolce, sapeva quanto ella tenesse a lui, ma questo non lo avrebbe fermato. I dolori che aveva accusato qualche giorno prima erano dovuti ai 15 cm di altezza che aveva guadagnato in poco più di un anno,dopo che, un po’ perché non doveva più nutrire anche il corpo di Al, un po’ perché non aveva più gli automail, le sue ossa poterono svilupparsi senza sforzo.
E questo Winri lo sapeva bene, ma era il suo ultimo appiglio, l’ultima speranza di fermare Edward.
In quel momento si alzò anche zia Pinako
“se così hai deciso, noi non possiamo fare nulla per convincerti a rimanere, quindi vai pure a prepararti, noi ti aspettiamo per salutarti”
Detto ciò la zia emise una nuvola di fumo e sorrise al ragazzo.
“ma nonna…lui è tornato da così poco, e poi Al..”
Winri tentò di replicare, invano
“lo sai benissimo che è tornato da circa un anno, e Al beh Al può sempre seguirlo se ne ha voglia, e poi può sempre tornarci a fare visita, nessuno glielo impedisce, siamo pur sempre la sua famiglia, non essere così possessiva, oramai ha 18 anni deve seguire la strada che ha scelto”
Pinako guardò prima la nipote, che anche se poco convinta fece un cenno affermativo con il viso,poi Edward che le sorrise e gli rispose che aveva ragione, e poi il suo sguardo si fermò su Alphonse che fino a quel momento se ne era stato tranquillo senza aprire bocca.
“e tu? Cosa intendi fare…”
Al si aspettava anche quello, e più rivolto al fratello che alla zia rispose.
“io non ho niente da fare a Central City, per quanto vorrei rimanere con mio fratello, sento che se partissi anche io diventerei solo un peso, per cui ho deciso di rimanere qua con Winri e la zia, ma questo non mi impedirà di non venirti a trovare più spesso possibile”
Edward guardava il fratello, il suo piccolo Alphonse, sempre più saggio e tranquillo di lui, sempre, e gli sorrise
“ho sempre saputo che ti piaceva di più la vita tranquilla della campagna”
“e io ho sempre saputo che la vita frenetica della città si addiceva di più al tuo stile”
“mi trovo pienamente d’accordo”
I due fratelli si avvicinarono, e si abbracciarono, stringendosi, per la prima volta nella loro vita si stavano separando di loro spontanea volontà, e sentivano che era un enorme passo verso l’età adulta.
“bene, Ed sarà meglio che tu vada veramente a preparati prima che Winri ti leghi da qualche parte”
“certo zia, Al, scusa se te lo chiedo, verreste a darmi una mano?”
“certo Nii-san”
I due ragazzi salirono le scale ed entrarono nella stanza del maggiore.
Edward prese da sopra l’armadio la valigia e aprendo i cassetti e gli armadi cominciò a riempirlo, chiedendo ad Al di riempire le scatole con i libri e gli oggetti che vi erano sugli scaffali.
Ogni tanto Alphonse si girava verso il fratello per chiedergli se poteva tenere questo o quel libro, ottenendo la risposta sempre affermativa dal maggiore.
Ad un certo punto edward chiamò il fratellino.
“Nii-chan, io avrei fini, tu come sei messo?”
“ho finito anche io fratellone, sei pronto a partire”
E con quella frase Alphonse si girò verso Edward che teneva in mano alcuni vestiti
“ora devo solo cambiarmi..”
E così dicendo fece vedere cosa avrebbe indossato per il suo grande ritorno nell’esercito.
Alphonse si mise a ridere seguito dal fratello.
“potevi almeno scegliere un nuovo look”
“ma questo mi sembrava più adatto per tornare al quartier generale”
E così dicendo si sfilò la canottiera bianca che indossava per proteggersi dalla calura estiva e si mise la canottiera nera, la sua vecchia canottiera, o meglio una copia di una taglia differente, ma comunque era lei. Poi si tolse anche i bermuda azzurri, e al loro posto si infilò la copia esatta dei vecchi pantaloni di pelle, la cintura, almeno quella era la stessa, e infine i scarponcini. Una volta finito di infilarsi l’ultimo scarponcino si girò verso Alphonse che lo guardò stupito.
“sono di nuovo io?”
Gli chiese mostrandogli la giacchetta nera, il soprabito rosso con il simbolo della maestra Izumi e i guanti bianchi, che però non indossò per il caldo estivo.
Alphonse intanto ritornò serio
“fratellone finalmente ti riconosco”
Disse al fratello con un sorriso
“pure io, mi sento di nuovo me stesso”
Edward rispose al sorriso, si voltò e si diresse verso il comodino. Aprì un cassetto e ne estrasse qualche cosa che luccicò al Sole estivo. Alphonse lo notò e si avvicinò per vedere cos’era, e da dietro una spalla del fratello lo vide.
Edward accarezzava l’oggetto come se fosse la prima volta che lo stringeva fra le mani, lo rigirò al sole, finché si decise ad aprirlo.
La scritta era ancora lì. Chissà perché pensava che fosse scomparsa.
Don’t forget 3 oct.
Il giorno in cui erano partiti lasciandosi tutto alle spalle, oramai una vita fa. Richiuse l’orologio d’argento degli alchimisti di stato, la tenne tra le mani, e in pochi secondi un lampo scaturì da esse.
Si girò nuovamente verso Alphonse che aveva guardato tutto da dietro la sua spalla, e gli porse l’orologio.
“aprilo”
Gli disse quell’unica parola, Al prese in mano l’orologio, non lo aveva mai toccato prima, pesava, con un po’ di fatica lo aprì, ora dentro l’orologio c’era un’altra scritta, si avvicinò per leggerla bene. E si mise a sorridere.
We did it! 12 jun.


Ecco...ce l'ho fatto questa è la prima fic che scrivo e spero che piaccia...sarà lunga...o per lo meno lo spero...sarei felice se con questo primo capitolo fossi riuscita a incuriosire qualcuno e sarei felice di ricevere delle recensione, la coppia RoyXEd arriverà fra un pò e diciamo che prima di coronare il sogno d'amore farò un pò penare i nostri eroi, spero di non aver fatto dei personaggi OCC e di non farlo in futuro, comunque consigli e aiuti saranno bene accetti, scusate i probabili orrori ortografici scusate scusate...grazie in anticipo
  
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