Drawing Life
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L’arte del vivere



Prologo.



 

 

Questi segni possono rappresentare ciò che l'artista vede quando disegna, una scena immaginata o ricordata, un'astrazione o, nel caso della scrittura automatica, ha a che fare con il movimento automatico della mano dell'artista sulla carta o su un'altra superficie.
Idie nei suoi diciotto anni di vita aveva imparato a disegnare su qualunque cosa fosse possibile compiere quel gesto. Riusciva a fare stupende nail art di cui non poteva fare a meno, a fare graffiti sui muri e sulla parete di camera sua, a disegnare sulle tele, sulla carta, sulla stoffa, sul legno e su tutto quello che le capitava sotto mano.
Idie aveva capito che il suo colore preferito è l’arancione e che in ogni disegno doveva esserci qualcosa di quel tono, aveva capito che la  sua matita sarebbe stata per sempre la sua migliore amica e che sua nonna le avrebbe chiesto un disegno ogni qualvolta l’avesse vista.
Ma soprattutto aveva capito che dipingere è la sua vera passione.
Amò disegnare da quando aveva sei anni fino a qualche anno fa, quando un giorno di fine estate se ne stava sulla terrazza di casa sua con la tela poggiata sulla struttura in legno e la matita nella mano destra. Sempre quel giorno vide sua madre uscire in terrazza da lei e stringerla forte, le bagnò la spalla scoperta di qualche lacrima posandole sulle gambe una scatolina in legno.
In seguito sentì la porta di casa chiudersi lentamente, prese tra le mani la scatola scrutandola per bene. La aprì leggendo ciò che era stato inciso all’interno: “Il pennello sei tu piccola mia, ricorda Idie che solo quando avrai trovato chi realmente ti rende felice potrai usare questo strumento per disegnare sulla tua tela preferita, perché lui sarà il tuo disegno Idie…il più bel disegno che tu abbia mai realizzato”.
Confusa si affacciò alla ringhiera, vide sua madre salire su di una suntuosa macchina bianca decapottabile. Le sue valigie preferite erano riposte sui sedili posteriori e la donna sedeva accanto ad un alto uomo che all’apparenza le sembrava provenire da un paese ispanico. I due si baciarono partendo velocemente verso chissà dove, ormai era chiaro che sua madre se ne stava andando.
Allora, Idie, prese la matita e la ripose nella scatola accanto al pennello. Ruppe la tela e si rinchiuse in se stessa.
Sapeva che da quel giorno non si sarebbe più affezionata a nessuno, sapeva che avrebbe potuto contare su due persone e nessun’altro.
Sapeva che il regalo di sua madre non lo avrebbe mai potuto usare.
Da quel giorno, Idie, aveva smesso di disegnare.
Ora Idie cerca sempre il suo disegno più bello per strada, anche se ancora deve imparare che amare per lei è disegnare e che lei ha nel cuore l’arte del vivere non del guardare senza prendere il pennello e colorare. 
 

 

Ciao a tutti c:
Questa è la mia prima storia di questo genere, sono emozionata bfvgdjsdf.
Sarà incentrata su Idie e presto entreranno in scena altri personaggi.
Forse dal prologo non si capisce molto, ma almeno la storia sul disegno ecc... spero si capisca bene c:
Ok, lasciatemi qualche recensione per sapere se andare avanti o no c:
Ciao Ciao.
Monica. x