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Autore: Green_Fairy    26/09/2013    4 recensioni
Una penna, un foglio e un cuore traboccante di sentimenti. Shinichi Kudo, intrappolato nel corpo di Conan Edogawa, si confida in una lettera destinata a Ran. La grande catarsi operata dalle parole, riuscirà ad avere la meglio sul suo animo tormentato?
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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<<  Ci sono momenti in cui nemmeno io so più chi sono. Ogni giorno è come svegliarsi e pensare di stare ancora sognando. Ma poi, la realtà mi colpisce come uno schiaffo: non posso dirti la verità, e ti assicuro che questa cosa mi fa morire. 

C’è chi dice che la lontananza sia la prova del nove per una relazione: se si resiste, è amore vero. Ma, ovviamente, non ti dicono mai che c’è tutto un bagaglio di lacrime, dolori taciuti, nessuna via d’uscita… a meno che non si decida di troncare. So bene che ogni secondo potrebbe essere l’ultimo che passo nel tuo cuore. Potresti arrivare alla conclusione che ormai Shinichi non tornerà più e che non ha senso aspettare. Che sei giovane e hai una vita intera davanti. Questo maledetto corpo mi sta stretto, Ran… A volte vorrei urlare, dirti che sei l’unica cosa che conta per me… se lo facessi, però, ti condannerei. Il segreto che mi porto dentro è troppo grande, troppo pericoloso… e io ho promesso di proteggerti a qualunque costo, anche della mia sofferenza. Vedere Heiji che potrebbe vivere felicemente la sua storia con Kazuha, mi fa male. E pensare che quello sciocco non si rende nemmeno conto dei suoi sentimenti per lei! Vorrei dirgli di non sprecare tempo, di dichiararsi e trascorrere con lei ogni attimo… perché la vita può prendere strade imprevedibili e poi diventa troppo tardi per pentirsi delle cose non fatte, delle parole non dette… ma lui mi risponderebbe “Da che pulpito, Kudo? E tu, allora?”… Io sono il primo ad aver fatto questo errore… come biasimarlo? So dare buoni consigli, ma non riesco a metterli in pratica quando si tratta di me.

Non immagini quante volte ti ho guardata dormire… quante volte tremavo al solo pensiero di potermi avvicinare e sfiorarti le labbra… tutti i miei desideri, però, si scioglievano come neve al sole quando mi ricordavo di avere questo aspetto da bambino. Credo che sia una specie di punizione per la mia curiosità: quella volta al luna park potevo rimanere con te e invece sono scappato via. Se potessi tornare indietro, credimi, non lo rifarei. Ma se tu lo sapessi, mi daresti del codardo, diresti che non è da me… se solo tu potessi saperlo… E intanto soffriamo entrambi. Non posso dirti al telefono quello che provo se poi non mi posso mostrare, sarebbe una presa in giro e tu non lo meriti. Il tempo scorre inesorabile e comincio ad avere paura, paura di perderti, che qualcuno ti porti via da me… che ti renda felice come io non posso fare in queste condizioni. Essere l'amico di sempre della persona che desideri, consolarla se è triste, vederla innamorarsi, ingoiare amaro e sorriderle dicendo che sei felice per lei, mentre dentro ti senti morire. E' questo l'abisso in cui nessuno dovrebbe mai cadere. Lo so, è da egoisti, ma non concepisco l’idea per cui, se si ama davvero una persona, si è disposti anche a lasciarla andare. Perdonami, ma è un controsenso. Se amo qualcuno, quel qualcuno deve essere mio… Sono invece d’accordo sul fatto che per amore bisogna combattere, fino alla fine, qualunque cosa accada. E io lo sto facendo, sto combattendo questa guerra disperata per tornare ad essere me stesso, sono a caccia di qualunque piccolo, misero indizio che mi conduca da chi mi ha fatto questo. Solo per te, Ran, solo per poterti stringere come Shinichi… solo per la nostra felicità.  >>

 

Rilesse la lettera. Aveva gli occhi umidi e la mano che reggeva la penna era così debole che alla fine la lasciò cadere sul tavolo. Non riuscì a sostenere oltre quella vista, perciò prese il foglio e lo fece in mille pezzi. Poi andò a gettarli nel cestino, ogni frammento che lasciava cadere era uno spillo nel cuore. 

- Conan, ci sono i tuoi amici! – Ran aveva aperto la porta e il suo sorriso era come un raggio di sole.

- A-arrivo!

Lui era Conan Edogawa. Lo Shinichi Kudo che era in lui avrebbe dovuto farsene una ragione. Almeno per il momento.

 

***

Nota dell’autrice

Piccolissima shot come omaggio per un grande amore tormentato. Essendo una fan di tutti questi innamorati cronici senza speranza (se non altro fino ad ulteriori sviluppi), ho provato ad immedesimarmi nel nostro Shinichi dilaniato dall’impossibilità di dichiararsi a Ran. Da romanticona inguaribile quale sono, spero vivamente che tutto si aggiusti e che riescano a stare assieme! Love is all you need, gente. Ricordatelo sempre!

  
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