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Autore: Soleil Jones    26/09/2013    0 recensioni
― Raccolta di One-Shot ; Inghilterra/OC!Londra ― Arthur Kirkland/Charlotte Doyle.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inghilterra/Arthur Kirkland, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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La trepidazione di Londra era a dir poco evidente, la capitale britannica non la smetteva di fremere gironzolando attorno all’ingegnere, fermandosi ogni due secondi a controllare cosa stesse facendo, curiosa.
-Allora? Quando procediamo?-
L’uomo, il cui nome era Neil Papworth, alzò gli occhi al cielo sospirando per poi guardare divertito Charlotte: altro che infantile, in quel momento pareva ancora peggio di una bambina curiosa che non vede l’ora di scoprire cosa contenga il regalo posto sotto l’albero di Natale.
-Ho finito, tranquilla! Ora, mi sei testimone…- Insieme alle macchine fotografiche puntate su di lui -…Invierò un SMS al mio capo. Il primo SMS della storia!- Esclamò fiero di sé stesso, per poi prendere a scrivere il testo del messaggio.
-Cosa scrivi?-
-Questo è un segreto, lo scoprirai a tempo debito- Le rispose l’uomo, sudando freddo quando, senza esitazione, premette il tasto “Invio” sulla tastiera del suo computer.
 
Faceva avanti e indietro per lo studio del presidente di quell’azienda, non si sarebbe mai trovato lì se non fosse stato che a breve avrebbe assistito alla ricezione di un messaggio.
E non un messaggio qualsiasi, diamine!
Nessuno sapeva cosa ci sarebbe stato scritto in quel messaggio, forse un qualcosa di importante dato che Neil non aveva detto né a lui e né a Charlotte cosa avrebbe mandato al suo capo.
-Arthur se continui così finirai col consumare il pavimen…- Il castano s’interruppe quando il cellulare, posto sulla scrivania davanti a lui, emise quel suono caratteristico.
Short Message Service, in codice morse.
Arthur si fermò di colpo per poi affiancarsi al destinatario dell’SMS, gli occhi fissi sul piccolo display.
-Si sbrighi, cosa dice il messaggio?- Domandò curioso, gli occhi color smeraldo brillavano pper la curiosità e l’orgoglio che sentiva.
Il tutto però mutò in un’espressione perplessa, accompagnata dalla risata gioviale del direttore della Vodafone.
-M-Ma…-
-Che pensiero gentile- Commentò l’altro.

 
Era il 3 dicembre 1992.
E veniva inviato il primo SMS della storia, con su scritto: “MERRY CHRISTMAS”.


 
 
-Arthur…-
-Non dirmelo, lo so. Anche io mi aspettavo qualcos’altro.-
-Già.-
-Comunque…-
-Mh?-
Il biondo scosse il capo arrossendo lievemente –No, niente, niente.- e fece per andarsene, lo sguardo chino sul telefono e il pollice che dava l’invio.
 
S . . . M - - S . . .

 
Charlotte tirò fuori dalla borsa il piccolo telefonino, visualizzando l’SMS; strano, non si aspettava di riceverne, né tantomeno da…
-Arthur!-
L’inglese fece finta di niente e chiuse la porta alle sue spalle, un lievissimo sorriso ad increspargli le labbra al leggere in risposta un “Anche io ti amo, ma che ne dici di rientrare e dirmelo di persona, fessacchiotto?”
 
* * *
 
-Diceva… “Merry Christmas?”- Mormorò perplesso quanto divertito Alfred, allontanando per un momento la cannuccia dalle sue labbra e soffocando una risata.
-AH! Non c’è storia!- Ribadì ridendo orgoglioso, battendo le mani sul tavolo -Noi inglesi siamo i migliori! Lo sai quanti ragazzini hanno un cellulare e “messaggiano” 24 ore su 24 oggigiorno?-
Il biondo fece finta di pensarci, anche male, avrebbero detto i due americani -Uhhhm... Ah si! MILIONI!-
Esclamò per poi ridere, era particolarmente fiero di se stesso, così come Londra che rideva, sì, ma non per fierezza ma al pensiero del fatto che il primo SMS mai inviato aveva avuto lo scopo di dare gli auguri di Natale a qualcuno!
-Inghilterra, tu e Charlotte ce l’avete ancora con me per la storia della televisione?-
E come California aprì bocca, calò il silenzio.
 


 
  
ANGOLO AUTRICE
Beh, salve gente, come va? Spero vi piaccia questo capitolo, stamane facendo informatica e dovendo fare una piccola presentazione sugli SMS ho scoperto ciò che ritrovate nel capitolo e… Boh, anche se non mi pare un granché, ecco nascere il capitolo.
Ecco, una spiegazione all’ultima parte.

 
" L'inizio della storia della televisione può essere fatto risalire al 25 marzo 1925, quando l'ingegnere scozzese John Logie Baird ne diede dimostrazione nel centro commerciale Selfridges di Londra.
Nella dimostrazione di Baird, le immagini in movimento rappresentavano delle silhouette, cioè avevano solo la doppia tonalità di grigio. La trasmissione a distanza di immagini in movimento con una vasta gamma di grigi, quelle che comunemente chiamiamo in bianco e nero, riuscì a realizzarla il 2 ottobre 1925.
Il 26 gennaio 1926 Baird diede una nuova dimostrazione pubblica di televisione nel suo laboratorio di Londra ai membri del Royal Institution e alla stampa, appositamente convenuti.
Nel 1927 trasmise la televisione da Londra a Glasgow (700 km di distanza) attraverso una normale linea telefonica in cavo. Nel 1928 realizzò la prima trasmissione televisiva transoceanica, da Londra a New York. Sempre nel 1928 riuscì a trasmettere le prime immagini a colori.
La televisione di Baird fu in seguito definita televisione elettromeccanica perché l'apparecchio di ripresa delle immagini e quello di visione si basavano su un dispositivo elettromeccanico inventato il 24 dicembre 1883 da Paul Gottlieb Nipkow, il disco di Nipkow. Fu definita elettromeccanica per differenziarla dalla televisione elettronica inventata negli anni seguenti e tuttora utilizzata.
La televisione elettromeccanica era una televisione ancora ad uno stadio embrionale che si diffuse solo in alcuni Stati del mondo e in aree geografiche molto limitate.
Già nel 1939 fu completamente dismessa sostituita dalla televisione elettronica.
La televisione elettronica fu realizzata per la prima volta il 7 settembre 1927 dall'inventore americano Philo Farnsworth nel proprio laboratorio di San Francisco.
"


 
Opinione di Londra in merito:
- Ti odio, California. –
- Oh, my dear, anche io sai? –
- No ma sul serio, eh? –
- …È per la storia della televisione? –
- GYAAAHHHH!! - 
  
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