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Autore: Kidraley    27/09/2013    1 recensioni
Il primo amore di solito non si scorda mai. Almeno, così dicono.
Beh, ciò che leggerete saranno le emozioni provate da un ragazzo che non riesce a dimenticarsi della propria ragazza.
Perché, quando ami infinitamente una persona. Vivi solo di lei.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ormai non ci penso più, almeno così faccio vedere.

Non mi manca, no. Forse un po'...ma come non potrebbe mancarmi? È pur sempre stata la mia ragazza per quasi due anni. No, non li abbiamo festeggiati, perché è finito tutto prima.

Eravamo bellissimi, io ci vedevo bellissimi.

Lei piena di vita, stupenda, una ragazza pazza...non avevo mai conosciuto una ragazza così pazza come lei.

Il giorno che la incontrai la prima volta, me lo ricordo come se fosse successo ieri.

 

All I need is you by my side
All I wanna do is lay down next you

 

Ero dietro alle quinte di un concerto americano e stavo facendo le ultime prove di All Around The World.

Nick mi osserva, il coreografo, colui che comanda tutto quando si tratta di ballo.

“Stai andando bene Biebs...”

Respiro con affanno buttandomi a terra. Il cuore fra poco mi esce dalla cassa toracica, quindi è meglio che mi dia una calmata.

“Meglio che tu vada a prepararti...fra poco hai il meet con le fan!” interviene Dan, seduto qualche fila più in là del palco con la chitarra. Come al solito sta suonando note a caso, lo amo quando fa così!

Mi ritrovo dietro le quinte e mi cambio totalmente in fatto di vestiti. Good mi osserva grattandosi il mento.

“Qualcosa che non va? Non ti piaccio vestito così?”

“Oh no! Tranquillo! È solo che ti vedo...sciupato!” mi cade a terra la maglietta e capisco che vuole intendere.

Ormai me lo stanno dicendo tutti. Ho sempre lo sguardo perso, confuso.

In poche parole: sono solo! Solo solo però! Ho tanti amici, ma non ho una persona che mi ami, che mi voglia per ciò che sono e non per quello che sono.

Accenno un piccolo sorriso pieno di falsità e lo seguo nella parte allestita per il meet. Indosso un paio di occhiali da sole. Oggi non mi sento per niente in forma, ma con i fan devo cercare di essere al meglio. Vedo Lil Za, Alfredo e compagnia bella parlare fra di loro. Batto il cinque con ognuno di loro e vado alla mia postazione.

“Tutto bene Biebs?” chiede avvicinandosi Fredo con aria quasi preoccupata.

Annuisco muovendo la mascella e sistemando i capelli. Penso di essere abbastanza pronto per questo meet.

Un via vai di fan che piangono, mi abbracciano, mi mostrano tanto di quell'amore che quasi dimentico come stavo prima. Mi diverto con alcuni di loro, infatti mi mostro molto felice e pieno di energie.

 

Il mondo si ferma, si blocca. Sento solo il mio respiro che va ad aumentare. I battiti del cuore accelerano in una maniera assurda. La gola si fa secca, infatti deglutisco cinque o sei volte prima di rendermi conto del motivo per cui tutto d'un tratto sento brividi in tutto il corpo: davanti a me, in lacrime, c'è una ragazza mora che sta mostrando il suo pass.

Non le tolgo gli occhi di dosso, fino a quando non incontro i suoi. Azzurri come il mare delle Hawaii, azzurri come il cielo in una calda giornata di luglio, azzurri come il pennarello che usa di solito Jaxon per disegnare le nuvole.

Istintivamente allungo la mano verso lei, sono poche le volte che lo faccio, ma stavolta qualcosa in me è scattato.

Basta un piccolo sfiorarsi di dita per mandarmi in palla il cervello. Lei sta per togliere la mano, ma sono più svelto e gliela prendo lasciandola a bocca aperta...non si aspettava questo da me.

Nessuno ancora parla, c'è una sorte di alchimia...qualcosa di invisibile, di superiore, non ho idea...ma qualcosa sta legando me e questa meravigliosa creatura denominata ragazza. Tengo entrambe le sue mani sotto le mie e le accarezzo coi pollici i palmi con molta delicatezza, come se avessi paura di romperla o farle del mare.

Mi osserva, come se fossi una scultura che deve studiare a memoria. Labbra socchiuse che però fanno intravedere un sorrisino timido. Guance che stanno prendendo colore e credo che possano diventare ancora più scure. Occhi lucidi, illuminati alla sola mia vista. Continua a deglutire...anche adesso, deve averlo fatto almeno una ventina di volte oramai.

Bella...bellissima è il termine adatto! Avrei mille aggettivi per una ragazza come lei e glieli vorrei anche dire tutti, ma il fotografo mi guarda e si aspetta che io dica qualcosa.

“S-scusate...facciamo la foto!” dico con una leggera balbuzia. Alfredo mi guarda e si accorge di questa cosa.

La ragazza di punto in bianco riprende a piangere e si allontana di poco da me.

Decido di fare qualcosa che mi avrebbe seriamente provocato un infarto: l'abbraccio di colpo e la stringo con dolcezza fra le mie braccia. Piange sul mio petto. Più che altro si sta sfogando come farebbero milioni e milioni di ragazze.

In questo momento le sto provocando dolore e felicità, che vanno pari passo con le sue emozioni che sono deboli e non riescono a reagire a tanta allegria. Provoco dolore perché sa che fra poco questo abbraccio finirà, provoco felicità perché deve averlo voluto da sempre questo gesto d'amore e d'affetto.

Porto il naso fra i suoi capelli e aspiro...ha un profumo buonissimo...profuma di bontà e di ragazza bella.

Strano profumo no? Eppure la lavanda, mischiata a qualcosa che non subito mi salta alla mente, mi fanno inebriare i pensieri e mi trasportano in un immenso prato pieno di fiori, dove questo profumo fa da padrone e mi fa addormentare.

Poso le mani sulla sua schiena e sento un singhiozzo uscire dalla sua bocca. Gliela accarezzo piano e aspetto...voglio che si calmi. Non è l'unica a stare bene in questo abbraccio...mi sto tipo sentendo in paradiso e non mi sono mai sentito così bene insieme a qualcuno...non parliamo poi insieme ad una ragazza!

Scioglie l'abbraccio e mi mostra un timidissimo sorriso. Con un fazzoletto si asciuga lacrime e si sistema in grande linee il trucco tutto sbavato...che poi è finito anche sulla mia maglietta.

“M-mi...mi dispiace...” sussurra fra le lacrime, cercando di riparare al danno. Con un altro fazzoletto cerca di pulirmi.

Stranamente non faccio niente e mi lascio toccare. Mi tolgo gli occhiali da sole e la fisso intensamente.

Blocco la sua mano e noto che alza gli occhi verso di me. Occhi puntati su di lei, labbra socchiuse.

“Sei bellissima.” mormoro muovendo poco la mascella, quindi queste due parole escono quasi come due sospiri.

Tira su col naso e sento una piccola risata uscire dalle sue labbra.

Non solo mi sorride...sta ridendo con me! Le nostre mani si lasciano, ma con grande tristezza.

Metto un braccio intorno alla sua schiena e l'avvicino del tutto al mio corpo. Ho bisogno di contatto fisico con qualcuno...no, voglio contatto fisico con lei. Il fotografo ci fa segno di rimanere immobili.

Poso le mie labbra sulla sua guancia che sento molto bollente. Mi scappa una risatina mentre le do un tenero bacio.

Foto scattata. Torniamo staccati e ci diamo un ultimo sguardo prima di capire che non ci saremmo più rivisti, almeno noi credevamo questo. Con gli occhi mi sta dicendo molto, per esempio mi sta ringraziando dell'abbraccio, del bacio, per tutto mi sta ringraziando. Le faccio un sorriso dolce e bacio piano la sua mano.

“Ricorderò questo giorno per tutta la mia vita...e oltre.” sussurra prima di girarsi con tale grazia da farmi impazzire di voglia di saltarle addosso e richiederle di girare migliaia e migliaia di volte come ha fatto adesso.

Cammina accompagnata da un'amica verso le porte, dove una volta uscita, non la vedo più e la solitudine riprende il sopravvento sul mio corpo.

Appena uscita mi ritorna quella paura inconscia che alle volte non mi fa dormire la notte, quella paura così profonda da non riuscire a capire da dove provenga e che cosa l'abbia causata.

Comincio a capire tutto: devo avere accanto quella ragazza per stare meglio. Devo sapere chi sia, da dove venga, voglio sapere tutto di lei. Ma ormai sarà lontanissima da me e io come un idiota mi sono lasciato scappare la felicità terrena.

Ci ho passato insieme cinque minuti e me ne sono follemente innamorato. Amore fatto di sguardi, di un abbraccio e di un bacio sulla guancia. Di una foto che farò sviluppare e terrò segretamente nel portafoglio, come a far capire che è l'unica donna che mi ha fatto e mi farà sorridere per sempre.

 

See i’ve made mistakes time after time, time, time

But no not today, won’t leave till I find what i’m looking for

I’m only here to find you, you.

 

Non sono corso da lei. No, non l'ho fatto.

Sono stupido, vero? Si, molto. Un idiota, stupido, cretino e tanto altro.

Rimpiangerò il fatto di non essere andato a prendermela per il resto della vita.

Evidentemente non era destino che ci fosse qualcosa fra noi. Non so neanche il nome della magnifica creatura.

Sto disteso sul letto e suono note a caso con la chitarra...faccio come Dan, aiuta molto questo esercizio.

Qualcuno bussa, io smetto. Non mi piace che la gente mi fissi quando faccio queste cose...le trovo molto intime.

“Ehi? Biebs? Tutto apposto?” dalla porta spunta la faccia di Alfredo. È da quando è finito il meet che mi tartassa con questa domanda. Dovrò rispondere come sempre.

“Si, sto bene. Tutto apposto.”
“Me lo hai ripetuto almeno una quindicina di volte.”

Poggio la chitarra e sospiro. Mando all'indietro i capelli e muovo la mascella.

“Come dovrei rispondere se va tutto apposto?”

“Dicendomi la verità: non va tutto apposto. Tu sei strano da un po' di tempo, poi hai visto quella ragazza...” lo blocco prima che possa continuare. Allora se n'è accorto, oddio mio...che vergogna.

“Q-quale ragazza?” oh no! Di nuovo la balbuzia...odio quando mi accade.

“Allora la cosa è veramente seria? Balbetti mio caro!”

“S-senti! Era molto carina...tutto qui!”
“No, fra voi c'era qualcos'altro...qualcosa di molto più profondo, non ti è mai capitato con nessuna fan e la cosa mi preoccupa.” non riesco a capire dove voglia arrivare. Io ormai sono rosso dall'imbarazzo.

Si siede sul letto difronte a me.

“Justin..perché sei così privato nel dire che quella ragazza ti attrae?”
“Ma...ma lei non mi attrae. Ne sono innamorato.” dico disegnando cose immaginarie sul lenzuolo.

“Per fortuna che esistono gli amici allora...” dice tirando fuori dalla tasca una foglietto di carta un po' rovinato.

Vorrei tanto capire che intende. Me lo passa ed inizio a leggere, cambiando ogni volta espressione.

Ci sono delle informazioni sulla ragazza...si chiama Destiny! Non so perché ma abbraccio fortissimo Alfredo e quasi quasi mi viene da piangere.

“L'avete fatto...per me?” chiedo mettendomi una mano sul petto.

“Abbiamo visto come vi guardavate, come l'hai stretta senza pensarci un attimo. Sono dettagli che si vedono.”

Noto anche il numero di telefono. Oddio, dovrei chiamarla? Ma che le dico?! Potrebbe anche riattaccarmi il telefono in faccia. Dovrò prepararmi per forza un discorso...perché potrei anche rovinare tutto quanto.

All I wanna do is dance under the moon
 


Sorrido divertito. Ci ho messo due giorni per chiamarla e da lì sono iniziate tante cose, una bella storia d'amore se posso permettermi di usare queste parole. Ne abbiamo passate tante e finalmente ero...felice!

Dio...non capita spesso di essere felici in questa maniera. Il primo appuntamento. Il primo bacio. Le uscite insieme. Cazzate su cazzate che per una coppia significano il mondo intero. La prima volta, ecco, proprio adesso ci sto pensando intensamente. Lei che aveva paura di donarmi il suo corpo, mentre io avevo il bisogno fisico e mentale di averla nuda e farle capire che le avrei dato amore per sempre. Una notte fantastica di cui ricordo ogni secondo passato insieme, ricordo i graffi che mi fece, il momento in cui venimmo insieme, sopraffatti da un amore più grande di noi.

Però adesso, tutto questo non esiste più, non c'è più niente che ci lega. È passato solamente un mese, un orribile mese dove sono dimagrito, piangevo ogni notte sperando che lei tornasse. Ho litigato con chiunque per sciocchezze.

E adesso, che sto camminando dentro al parco dove ci siamo baciati per la prima volta, mi chiedo se non dovessi riprovarci. Se magari andassi da lei, forse tornerebbe fra le mie braccia e tutto si sistemerebbe.

No, viaggio troppo con la fantasia.

'Rimaniamo amici. Tutto qui.' sono le ultime parole che mi disse, prima di scomparire per sempre.

Non posso essere amico della ragazza che voglio sposare, con cui voglio passare il resto della mia vita...è una cosa inconcepibile! Non esiste amicizia dove ci sta amore!

Ripongo le mani in tasca, fa abbastanza freddo e siamo solo ad ottobre. Le prime foglie cadono silenziose dal proprio albero e si accasciano al suolo...io sono come una foglia, mi sono staccato da lei che era il mio albero e adesso morirò, nella solitudine, schiacciato proprio come una foglia. Non è questo che voglio.

Mi avvicino ad una panchina dove sta seduta una ragazza con un libro. 'I Passi Dell'Amore' sta leggendo. Perfino qui Destiny è presente. Lei amava quel libro. Ogni santa volta mi raccontava ogni passaggio che per lei era diventato droga.

Ed io l'ascoltavo, ogni volta sempre più attento. Non so perché, ma sapevo che amavo quando parlava così velocemente.

Amavo ogni cosa di lei. L'amo ancora.

Mi siedo ed inspiro così tanta aria da farmi congelare i polmoni. Stringo il giaccone e chiudo gli occhi.

“Il nostro amore è come il vento, non lo vedo, ma lo percepisco...” spalanco gli occhi e respiro con affanno.

“So che per qualche motivo, ogni passo che ho fatto da quando ho imparato a camminare, era un passo verso di te...” concludo io sentendomi pizzicare gli occhi.

Non è il freddo. È lei. Lei è qui, accanto a me ed ha letto la nostra frase preferita.

Giro gli occhi verso di lei e sento che sto per piangere, ma devo trattenermi. La guardo intensamente. Non la vedo da così tanto che vorrei solo abbracciarla fortissimo. Appoggia il libro sulle sue gambe e adesso anche lei mi guarda.

Deglutisco un paio di volte, sentendo le guance andarmi a fuoco.

“Sei sempre bellissimo.” ammette con un sussurro. Mani, gambe...il mio corpo sta tremando ed ho paura. Paura di perderla un'altra volta. Mi avvicino cauto, forse lei non vuole che mi avvicini.

“Mi sei mancata.” dico io. Forse ho sbagliato parole, ma sono tremendamente confuso e non so che dire.

Si avvicina anche lei, con molta più sicurezza di me.

“Oh Jay, mi sei mancato anche tu. Io ci ho provato. Ho provato a dimenticarti...si, l'ho fatto! Ma tornavi nei miei sogni. È stato il mese più difficile della mia vita. Io voglio recuperare con te, il tempo perso. Lo voglio dal più profondo del mio cuore.” sfiora con l'indice la mia mano. Brividi, solamente brividi.

Mi sta chiedendo di riprovarci. Di essere di nuovo felice, insieme. Io e lei.

“Avrei dovuto dirtele io queste parole...” ammetto rosso dall'imbarazzo.

“Cosa importa chi le dice? Basta dirle, che dici?” ecco che le nostre mani tornano intrecciate come un tempo.

Sul mio volto si dipinge un sorriso verso, dopo più di un mese.

Destiny è qui, davanti a me. Sempre più bella, più radiosa. Ci alziamo insieme e ci fissiamo. Vogliamo la stessa cosa, basta fare il primo passo. Decido di farlo, come il giorno che ci siamo incontrati.

L'abbraccio forte, la stringo. La voglio rovinare fra le mie braccia. Passarle calore e soprattutto passarle quell'amore che per tanto tempo è rimasto rinchiuso nel mio cuore. Adesso è libero e vuole essere donato.

I nostri cuori battono all'unisono. Le gambe tremano da morire, ma devo rimanere forte. Non me la lascio scappare.

“I tuoi abbracci...mi sono mancati così tanto.” mormora sul mio petto.

“Mi dispiace Destiny...mi dispiace sul serio per come sono andate le cose.”

Con un meraviglioso sorriso, mi accarezza il mento e mi bacia senza preavviso.

Sento il vento scompigliarmi i capelli, sento le sue labbra lasciarsi andare sulle mie. Ne avevo bisogno. Avevo bisogno di lei, assolutissimamente.

Adesso è qui, siamo insieme e niente deve andare storto.

Ti amo dico in un sussurro, mentre ancora lo sto baciando.

Prendo con entrambe le mani il suo dolce viso ed intensifico questo via vai di baci.

Ti amo sussurra anche lei, facendo passare dei secondi prima di riprendere a baciarmi.

Si, ci amiamo e sono felice. Di nuovo felice, solo se sto con lei.

Ringrazio per essere diventato famoso, ringrazio di avere degli amici abbastanza coraggiosi da essere andati da lei a chiederle il numero. Ringrazio Dio di aver creato una ragazza così tanto meravigliosa da avermi fatto tornare la voglia di sorridere.

   
 
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