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Autore: LenK    27/09/2013    1 recensioni
«È facile per te, no?» disse in tono amaro a Natsu. «È facile per voi!» aggiunse, a voce più alta, rivolta a tutti i maghi del gruppo di Tenrou che insistevano per partecipare alla competizione. «Non siete stati qui in questi sette anni, non sapete quello che ha passato la Fairy Tail! Costretti ad abbassare la testa tutti i giorni, a classificarsi ultimi e uscire dall’arena accompagnati dai fischi del pubblico!».
Si fermò un attimo per riprendere fiato e strofinarsi una manica del vestitino sugli occhi.
Tirò rumorosamente su con il naso.
«Ma visto che siete così convinti, andate pure.» convenne tristemente. «Solo, non aspettatevi che io sia d’accordo.».
Fanny corse fuori, sbattendosi il portone della gilda alle spalle.

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Anno X789, Crocus, capitale del regno di Fiore. Sei gilde, una competizione. Una storia di amicizia e orgoglio, il racconto di una disfatta.
Genere: Azione, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Rogue Cheney, Sting Eucliffe
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I Grandi Giochi della Magia dell’anno X789
 
 

Quando quel giorno Natsu, Lucy, Gray e Wendy fecero il loro ingresso a Fairy Tail, l’atmosfera all’interno dell’edificio era così densa di tensione che si sarebbe potuta tagliare a fette con un coltello.
Macao e Romeo si stavano affrontando in quella che non pareva una semplice lite tra padre e figlio, dal momento che sembrava coinvolgere tutti i membri della gilda.
«Parteciperemo assolutamente!» stava sbraitando Romeo.
«È fuori discussione! Mi rifiuto di dare il permesso!» ribatteva Macao.
«Non sei più il Master, papà! Non spetta più a te decidere! Parteciperemo!»
Macao digrignò i denti. «Lo dico in quanto membro della gilda!» Poi si girò verso la sala, dove molti membri di Fairy Tail assistevano allo scambio di battute tra i due, chi in piedi a parteggiare per Macao, chi seduto su una panca. «Chi non vuole partecipare alzi la mano!».
Quasi tutte le mani svettarono in alto, tra mormorii di assenso.
«È una di quelle cose che non voglio più rifare» si azzardò a confessare Alzack Connell, grattandosi la nuca con un sorrisetto imbarazzato.
La moglie Bisca, al suo fianco, annuì energicamente con il capo. «Finiremmo per renderci ridicoli…».
Anche la piccola Asuka, sebbene non avesse compreso il motivo del dissenso dei genitori, aveva alzato la manina sventolandola in aria con gioia.
«Cosa sta succedendo?» chiese Natsu disorientato, ma nella foga del litigio la sua domanda fu ignorata.
Romeo assottigliò gli occhi. «Ma adesso abbiamo il gruppo di Tenrou! Abbiamo Natsu-nii, ed Erza-nee…» disse, indicando agli altri il gruppo di maghi – alcuni dei quali erano appena entrati dalla porta – che aveva fatto la gloria della Fairy Tail, ma che in quel momento sembrava decisamente confuso dalla discussione.
Il ragazzino strinse i pugni, deciso a non arrendersi, e aggiunse: «Come è possibile che la Fairy Tail perda?».
Warren, dando voce alle perplessità che tutti pensavano ma avevano taciuto fino a quell’istante, ribatté: «Ma il gruppo di Tenrou è stato via per sette anni. È un vuoto che non si può colmare così facilmente».
Finalmente Natsu, sentitosi chiamato in causa, si fece avanti e tuonò: «Cos’è questa storia del partecipare o meno?».
Romeo, rivolgendogli un ampio sorriso, iniziò a spiegare. «Natsu-nii, mentre voi eravate via, è cominciato un festival annuale per stabilire quale sia la gilda più forte di Fiore.».
Happy saltò sulla spalla di Natsu con un gridolino, e Natsu commentò accalorato «Sembra interessante!».
«Tutte le gilde di Fiore si radunano e si sfidano tra loro con i loro poteri. Questo festival viene chiamato “i Grandi Giochi della Magia”!» continuò Romeo, sempre più infervorato, sempre più simile al suo eroe Natsu.
Sul viso di quest’ultimo, infatti, si poteva leggere chiaramente tutto l’entusiasmo che lo animava. Romeo lasciò scorrere lo sguardo sui volti dei suoi amici: Lucy, Gray, Wendy, Erza…
Il suo cuore si riempì di soddisfazione nel constatare che anche loro sembravano elettrizzati dall’idea. Persino Wendy si lasciò scappare un «Dev’essere divertente!».
Con un sorrisetto sulle labbra, Erza si informò: «Al momento, la gilda numero uno è la Sabertooth, vero?».
Romeo rispose: «Esatto! Se riuscissimo a battere la Sabertooth e vincere i Giochi, diverremmo la gilda numero uno di Fiore!».
«Però…» iniziò il Master pensieroso, e tutti si voltarono verso di lui. «Non so se siate forti abbastanza da poter prendere parte a quel festival…» sospirò.
Macao, che fino a quel momento era rimasto in silenzio, sopraffatto dall’entusiasmo che il gruppo di Tenrou aveva dimostrato di fronte alla proposta di suo figlio, rinvigorì le sue proteste, affrettandosi a dare ragione a Makarov.
Romeo si piazzò le mani sui fianchi e giocò la sua carta vincente. «Se vinciamo, otterremo trenta milioni di Jewel come ricompensa!».
Il Master strabuzzò gli occhi. «Partecipiamo!» decretò con sicurezza spiazzante.
«Master!» reagì Macao con disapprovazione.
«È impossibile» si unì al coro Droy. «Contro la Pegasus e la Lamia…».
«La Sabertooth non è la nostra unica nemica» rincarò la dose Warren.
«Tra l’altro, nelle gare precedenti, siamo sempre finiti in ultima posizione.» ricordò Jet, aggrottando le sopracciglia con inaspettata serietà.
«Cancelleremo questa miserabile reputazione e ci rifaremo!» affermò il Master con decisione, sollevando orgogliosamente un pugno.  
All’improvviso si udì un fragore proveniente dal fondo della sala. Qualcuno aveva scaraventato a terra un banchetto di legno. «Basta così!» gridò una voce femminile piena di rabbia e risentimento.
I membri della Fairy Tail si voltarono nella direzione del rumore.
La persona che aveva rovesciato la panca era una ragazza di media statura con boccoli castani lunghi fino a metà schiena e vestita con un abitino nero.
«Fanny-nee!» trasalì Romeo.
«Fanny…» mormorò Laki, muovendo qualche passo verso di lei, ma si immobilizzò sul posto appena scorse la collera negli occhi scuri della ragazza.
«Non è possibile vincere quella cosa! Non voglio che la Fairy Tail venga umiliata un’altra volta!» strepitò con stizza.
«Non so chi tu sia e cosa ci faccia qui, ma non mi piace sentire le parole ‘Fairy Tail’ e ‘umiliata’ nella stessa frase…”» ringhiò Natsu, infiammando il pugno e scagliandosi a testa bassa contro la sconosciuta.
«Natsu-nii, fermo!» urlò Romeo.
La ragazza chiamata Fanny schivò il colpo ad occhi chiusi, scansandosi all’ultimo secondo, e Natsu – ritrovandosi sbilanciato – rovinò a terra trascinato dalla forza del suo stesso attacco.
Dal pavimento dove si trovava, Il Dragon Slayer alzò lo sguardo, scrutando l’avversaria con occhi di fuoco, ma le sue velleità combattive si spensero in un istante.
Fanny poteva avere uno o due anni più di lui. Il suo viso era sì sofferente e arrabbiato, ma non ostile. Natsu capì che non voleva lottare contro di lui, anzi sembrava vicina alle lacrime.
«È facile per te, no?» disse in tono amaro a Natsu. «È facile per voi!» aggiunse, a voce più alta, rivolta a tutti i maghi del gruppo di Tenrou che insistevano per partecipare alla competizione. «Non siete stati qui in questi sette anni, non sapete quello che ha passato la Fairy Tail! Costretti ad abbassare la testa tutti i giorni, a classificarsi ultimi e uscire dall’arena accompagnati dai fischi del pubblico!».
Si fermò un attimo per riprendere fiato e strofinarsi una manica del vestitino sugli occhi.
Tirò rumorosamente su con il naso.
«Ma visto che siete così convinti, andate pure.» convenne tristemente. «Solo, non aspettatevi che io sia d’accordo.».
Fanny corse fuori, sbattendosi il portone della gilda alle spalle.
 
~
 
«E così quella Fanny è una maga della Fairy Tail?» grugnì Natsu in tono lugubre, giocherellando con un cucchiaio.
«Proprio così!» confermò Romeo. «Non ci avevo pensato, voi non potete conoscerla. È entrata a far parte della gilda circa un anno dopo che voi siete scomparsi.».
I due erano seduti a un tavolo in compagnia di Happy, Lucy, Gray, Erza e Wendy.
Il trambusto causato dalla violenta opposizione di Fanny si era calmato e, nonostante l’intervento della ragazza, la Fairy Tail avrebbe partecipato ai Grandi Giochi della Magia dell’anno X791.
Benché mancassero tre mesi all’inizio del festival, la gilda era già in gran fermento: i giovani maghi si stavano già dividendo in gruppi d’allenamento, faticando a contenere la voglia di rimettersi subito alla prova dopo tutti quegli anni di inattività, ma prima Natsu e i suoi compagni avevano preteso delle spiegazioni riguardo alla scena a cui avevano appena assistito.
«Si chiama Fanny Mangrove.» si intromise Laki, prendendo posto accanto a Romeo sulla panca. «E anche tu, Romeo-kun, sai che ha tutte le ragioni del mondo per detestare i Grandi Giochi della Magia.».
Romeo si rabbuiò.
«Ovvero?» volle sapere Lucy, incuriosita.
«Fanny ha partecipato per la squadra di Fairy Tail ai giochi del X789… che è anche l’ultima edizione a cui la gilda ha preso parte, per la cronaca.» puntualizzò Laki con uno strano scintillio negli occhi.
«Va bene così, Laki» intervenne Alzack, comparendo improvvisamente alle spalle della maga dalla chioma viola, posandole una mano sulla spalla.
«Questa Fanny… è forte, vero? Voglio dire, ha schivato l’attacco di Natsu con una facilità…» constatò Lucy, ricordando la tranquillità che aveva dimostrato la maga nell’evitare il pugno di fuoco di Salamander.
«Ah, è proprio quella la sua magia!» ghignò enigmaticamente Laki. «Beh, sarà meglio che vada a cercarla» esclamò, liberandosi dalla presa di Alzack e defilandosi con fare misterioso.
«Vado anche io. Doveri di papà. Mi pare di sentire Asuka piangere…!» si giustificò Alzack, indirizzando un gesto di saluto ai suoi compagni più giovani e dirigendosi verso la sua bambina, che sedeva serena sulle ginocchia di Bisca senza alcuna traccia di lacrime sul faccino paffuto.
I cinque si scambiarono sguardi sospettosi.
«Beh. Natsu-nii, ragazzi… È stato un piac-» fece per congedarsi Romeo, ma appena ebbe voltato le spalle si sentì afferrare da dietro.
«Romeo.» tuonò Erza, che aveva agguantato il ragazzino per il bavero della maglietta. Lui tremò, rendendosi conto di aver fatto adirare Titania, e si fece piccolo piccolo sotto la sua stretta ferrea.
Erza aveva la faccia innervosita di una che era stanca di vedersi nascondere le cose.
«Cosa è successo durante i giochi del X789?» domandò severa, e Romeo non poté trattenere un brivido.
 
~
 
Fanny Mangrove lasciò ondeggiare i piedi nel vuoto, dandosi la spinta per l’oscillazione successiva. Stringeva le dita attorno alle catene sottili dell’altalena come se ne andasse della propria vita.
Molto tempo prima, un abitante di Magnolia senza nulla di meglio da fare aveva deciso di sistemare un’altalena solitaria in quel piccolo quadrato di ghiaia all’angolo tra la Via del Canale e il blocco di edifici di cui faceva parte la villetta di Fanny.
La ragazza gli era grata per questo; tante volte, sin da quando era bambina, si era trovata a dondolare avanti e indietro su quel sedile di legno, lasciando correre i pensieri.
E quella volta in particolare aveva parecchio su cui riflettere.
I piedi di Fanny strisciarono contro i sassolini a terra, sollevando un po’ di polvere e arrestando il movimento oscillatorio dell’altalena.
Aveva urlato contro Natsu-san e contro gli altri membri leggendari della Fairy Tail. Si era opposta dichiaratamente a una decisione di Makarov-sama, l’acclamato Terzo (e Sesto, si corresse mentalmente) Master della sua gilda. Cosa le era saltato in mente? Cosa importava in fondo dell’umiliazione che aveva subito a quei maledetti Grandi Giochi della Magia?
Quelli lì erano i suoi eroi. Aveva desiderato di poterli conoscere per così tanto tempo.
 
Magnolia, X786
 
«Sound Wave!»
Una ragazzina sui tredici anni, con capelli castani raccolti in due code ai lati della testa, lanciò un attacco a sorpresa la cui onda d’urto spense la fiamma controllata dal giovane uomo di fronte a lei.
«Ben fatto, Fanny-chan» la lodò il maestro, avvicinandosi a lei per carezzarle la testa.
L’allieva gonfiò le guance, restia ad accettare quei gesti che la qualificavano ancora come bambina, ma rispose comunque lieta «Grazie, Totomaru-sensei!».
Fanny Mangrove era una dei tanti allievi della scuola che il mago del Fuoco Totomaru, ex membro degli Element Four, aveva fondato nella città di Magnolia. Aveva insistito tanto finché i suoi genitori non le avevano accordato il permesso di andare a studiare la magia, e aveva lavorato talmente sodo che si riteneva una delle migliori apprendiste di Totomaru-sensei.
Valentine Maverick, una delle senpai della scuola, era un’esperta di Archive e l’aveva aiutata tantissimo a sviluppare la sua particolare combinazione di abilità magiche.
Totomaru si allontanò dal fianco di Fanny per andare a controllare i progressi di Romeo Conbolt. Il piccolo Romeo era uno degli allievi prediletti del sensei, probabilmente perché anche lui utilizzava le fiamme. Fanny, un po’ gelosa, tese l’orecchio per ascoltare le frasi che si stavano scambiando.
«Ho sentito che tuo padre sta avendo un po’ di problemi con la Twilight Ogre» stava dicendo Totomaru.
Romeo assentì. «Ma papà non si farà scoraggiare!» disse orgoglioso.
«Digli che può rivolgersi a me in qualsiasi momento» si offrì l’uomo con calore. «A meno che non abbia a che fare con quel dannato Dragneel, sono sempre disposto a dare una mano al Master di Fairy Tail!».
Fanny sobbalzò. «Aspetta un momento… Master di Fairy Tail? Tu sei il figlio del Master di Fairy Tail?».
Quando si prostrò a terra supplicante ai piedi del bambino, il cuore le batteva nel petto come se volesse schizzarle fuori.
 
Fanny ricordava i fatti di quel giorno con una precisione straordinaria.
Seduta su quell’altalena, mentre il sole tramontava, ripensò a come aveva pregato Romeo di portarla con sé alla gilda, e a come, nel guardare il drappo con lo stemma appeso al portone, la memoria era corsa alle annuali parate di Fantasia che aveva ammirato con i suoi genitori; ripensò a quanto si era commossa nel varcare quella soglia a cui non aveva avuto mai il coraggio di bussare, e alle parole che il Master Macao, con il volto attraversato da un’ombra di tristezza, le aveva detto dopo averle impresso il marchio in inchiostro lilla sul polso sinistro: «Adesso siediti. Ti racconterò la storia della grande Fairy Tail.».
 
 

 
Ciao minnaaa~
Ho una raccolta da continuare e una one-shot Gerza per un concorso da finire, ma l’idea di questa long mi frulla per la testa da un po’ e finalmente ho trovato un po’ di tempo per scrivere il primo capitolo!
Avevo pensato al fatto che la Fairy Tail ha partecipato a diversi Grandi Giochi della Magia prima dell’anno in cui ritornano Natsu e gli altri, e mi domandavo perché non ne sappiamo di più sui famosi sette anni di vuoto. Ho inserito un mio OC, Fanny Mangrove, ma giurogiurogiuro che non è una Mary Sue XD Sono contraria a questa brutta razza u.u
Il prossimo capitolo sarà ambientato direttamente nell’anno X789! Non posso assicurare aggiornamenti velocissimi, ma farò del mio meglio.
Nel frattempo spero che questa trama un po’ insolita vi abbia incuriosito e fatemi sapere cosa ne pensate! (Errori inclusi, perché non ho un beta reader e rileggo sempre troppo poco T.T)
Un abbraccio a tutti!
 
Len
  
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