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Autore: _Verdoline_    27/09/2013    0 recensioni
"Dove sei amore mio?
È da tempo che ti aspetto.
Vieni fuori!
Voglio dirti il mio ' Ti amo '
e stare per sempre con te
Non ho mai voluto ricevere un primo bacio , perché voglio che me lo dia tu!
Dove sei amore mio?
Dove sei?"
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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CAPITOLO 1

"Caterina!!"

La voce di mia madre interrompe il mio sonno, detesto quando succede! Insomma, stavo facendo un sogno bellissimo: un ragazzo sconosciuto che mi baciava; non ricordo, però, l'aspetto, ricordo solo le sue labbra sulle mie: una sensazione di meraviglia amara.
Mi chiedo che cosa si prova quando un ragazzo ti bacia. Nei libri il bacio te lo descrivono come una sensazione di... completezza, ecco di che cosa!

"Dove sei amore mio?
È da tempo che ti aspetto.
Vieni fuori!
Voglio dirti il mio ' Ti amo '
e stare per sempre con te
Non ho mai voluto ricevere un primo bacio , perché voglio che me lo dia tu!
Dove sei amore mio?
Dove sei?"

Questa poesia l'ho composta io personalmente in un momento di solitudine.

"Caterina sbrigati, o farai tardi il primo giorno!"

Mi alzo dal letto con le palpebre ancora socchiuse, mi lavo, mi metto la maglietta blu a fiori e i miei jeans preferiti.

Vado in bagno a truccarmi, giusto un po' per risaltare di più lo sguardo, e quindi per nascondere la mia stanchezza.

Prima di uscire rimango incantata dal magnifico cielo azzurro che spunta dalla finestra della cucina. Amo osservare il cielo, soprattutto dove si incontra con l'acqua del mare.

Sono le 7:30, forse è meglio se mi avvio.
Saluto i miei e mi dirigo verso la fermata del bus.

Nell'attesa ripenso all'estate che è ormai finita: le giornate trascorse al mare e in montagna con i miei amici, le granite dai gusti strambi, le passeggiate lungo le coste della mia amata Liguria (Precisamente ad Imperia)...

Finalmente arriva il bus, come sempre pieno come un uovo.

Prendo il mio mp3 e ascolto un po’ di musica…
"♪Io non so se mai si avvererà 
uno di quei sogni che uno fa 
come questo che 
non riesco a togliere dal cuore 
da quando c'è...♫".

Improvvisamente il mio sguardo cade su un ragazzo alto e bruno seduto su una stanga. Indossa una camicia azzurra e dei jeans e sta leggendo un libro. Non so perché, ma non riesco a togliergli gli occhi di dosso neanche per un secondo. Ha un'aria affascinate e misteriosa come quando io vedo un ritratto. Solo adesso noto che ha il sopracciglio destro come quel cantante che ha vinto l'ultima edizione del Festival di Sanremo. 
Arrivata a destinazione vado per la lunga salita che porta al mio liceo. Lì incontro tre delle mie care amiche, Claudia, Alice e Margherita.
Siamo tutte quante emozionate per questo giorno, perché sarà il nostro 2° anno di liceo, precisamente "Liceo delle Scienze Umane".
In questo palazzo oltre alle scienze umane c'è il "Liceo Linguistico" e una scuola media.

...(dopo 3 ore di lezione)

Finalmente è l'ora dell' intervallo, così io e le mie amiche possiamo svagarci un po'.

Ad un certo punto vedo il ragazzo che avevo visto nel bus, ma stavolta non sta leggendo, anzi, sta parlando con una ragazza alta, bionda e con un fisico pazzesco; forse è la sua ragazza, ma di questo non me ne deve importare.

Nelle due ore successive c'è il professore di italiano che ci porge vari test d'ingresso.

Quindi, dopo cinque ore di scuola, finalmente si torna a casa.
Stavolta, però, nel bus non c'è il ragazzo, ma c'è la sua amichetta che sta parlando con un'altra ragazza.

Arrivata a casa mi butto sotto la doccia per togliermi tutto il nervosismo che mi si è accumulato addosso quella mattina.

Pranzo con i miei e dopo vado in camera ad ascoltare un po' di musica...

"♪Quello che comunemente noi chiamiamo amore 
forse non è altro che un paradosso, un'illusione 
qualche cosa di cui tutti hanno sempre scritto 
senza veramente mai sapere come fosse fatto♫".

Non capisco. Continuo ancora a pensare a quel ragazzo, dopotutto non ci siamo neanche parlati, ma è come se mi mancasse, come se il vuoto che ho dentro possa essere riempito solo con la sua presenza. Comunque, credo che sia una reazione passeggera, dopo non proverò più niente.

...(il giorno dopo)

Stupido bus, sempre in ritardo!!!

Ci sono delle volte in cui arriva in anticipo e altre in parecchio ritardo. In questo caso ha fatto dieci minuti di ritardo.

Improvvisamente, durante una forte frenata, vado a sbattere contro un ragazzo facendolo cadere in terra.

"Scusami tanto, stai bene?" dico con aria preoccupata.

Quando il ragazzo si alza mi sorprendo: "È lui, è lui" gridai nei miei pensieri.
Per un attimo vedo i suoi occhi nocciola chiaro ornati con qualche sfumatura di nero e di giallo.

"Grazie, sto bene!" mi sorride.

Per tutto il tempo lo osservo e stavolta facendo attenzione che io non sbatta di nuovo contro di lui.

...

Dopo due ore di lezione, è il momento dell'assemblea di istituto (anche se non ho capito perché farla il secondo giorno di scuola).
Mi siedo in un angolo del corridoio, perché in questa scuola le assemblee si fanno lì.
Il rappresentante di istituto inizia a parlare, ma, a causa di vari chiacchierii non si sente niente.

Improvvisamente sento una voce maschile che mi sussurra: "Tu sei per caso la ragazza del bus?"
Mi giro. È lui!!!

"Sì, sono io" rispondo timidamente.

Lui sorrise.

"Io sono Marco!"

"Caterina!"


(Nella storia sono inserite frasi delle canzoni "L' aurora" di Eros Ramazzotti e "Quello che comunemente noi chiamiamo amore" di Max Pezzali. questa storia la puoi leggere anche su facebook: 
https://www.facebook.com/pages/Come-dice-tiziano-ferro-lamore-%C3%A8-una-cosa-semplice/140687492759845 ovviamente è stata scritta da me)
 
  
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