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Autore: smileveryday    27/09/2013    28 recensioni
'I miei genitori dicono che non dovrei uscire con ragazzi di diciotto anni.'
'I miei amici dicono che non dovrei uscire con ragazzine di quindici anni, ma gli ascolto?'
Lui beve, fuma e va alle feste come se non ci fosse un domani.
Lei è la figlia per bene del reverendo della chiesa locale.
Sai come si dice, gli opposti si attraggono.
Mamma mi ha sempre detto, papà mi ha sempre messo in guardia
di non uscire con ragazzi come te.
Se gli avessi dato ascolto non sarei qui con te.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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No Pov/ Punto di vista di nessuno




Il sorriso sul viso di Eden scomparì lentamente vedendo Justin non rispondere. Jenna spalancò gli occhi mentre Logan divenne rosso in viso dalla rabbia.
 
"Perchè siete tutti quanti zitti?" Si mise a ridere Chaz, avvicinandosi al tavolo insieme a Taylor, Ryan e Charlotte.

"L'hai tradita, fottuto bastardo!" Gridò Logan arrabbiato, catturando l'attenzione di qualche ragazzo che passava per la mensa. 

"Logan." Sibilò Jenna, mettendogli una mano sulla spalla costringendolo a sedersi.

"E'-E' successo solo una volta, lo giuro." Balbettò Justin. "Non ha significato niente, Eden, te lo giuro." Si alzò avvicinandosi a lei. Eden rimase in silenzio. Le aveva confermato di averla tradita, e adesso lei non sapeva cosa fare. Tutti gli sguardi dei ragazzi in mensa erano puntati su di loro. 

"Con chi è stato?" Eden abbassò lo sguardo, chiedendosi perchè non gli avesse ancora lanciato qualcosa addosso. Era così arrabbiata in quel momento che avrebbe anche potuto uccidere la ragazza con cui era andato a letto. Era completamente sconvolta e l'unica cosa che voleva fare era andare a casa e piangere fino allo sfinimento, ma in quel momento, si sentiva completamente insensibile. Non avrebbe mai pensato che potesse farle una cosa del genere. Anche lui pensava lo stesso fino a poco tempo fa. 

"Rebecca Pane." Mormorò Justin. "Ti amo, Eden. E' stato un enorme errore, non accadrà mai più. Ti amo, ti amo così tanto." Justin riprese finalmente a parlare, fregandosene di tutti gli sguardi puntati verso di lui.

"Ti amo anch'io." Eden rispose instintivamente. Era così abitutata a dirlo. "Ma è meglio farla finita." Sussurrò, con gli occhi pieni di lacrime. Si allontanò dal tavolo, fermandosi appena sentì Justin chiamarla improvvisamente. Si voltò, realizzando solo ora quante persone gli stavano guardando.

"Non farlo, Eden. Mi dispiace." Lo sguardo che Justin le stava rivolegendo le spezzava il cuore. Era distrutto. Perso. Come un cucciolo di cane che non riesce a ritrovare la strada di casa. Eden aveva così tanto voglia di correre verso di lui, abbracciarlo e dirgli che sarebbe andato tutto bene.

"Anche a me." Mormorò Eden prima di uscire dalla mensa, sbattendo la porta, facendo così un gran rumore.

"Va bene, tornata a fare le cazzate che stavate facendo prima, lo spettacolo è finito!" Gridò Chaz, voltandosi verso l'ammasso di gente che aveva già cominciato a spettegolare sulla ex-coppia. Dopo pochi minuti tornarono tutti a farsi gli affari loro, dimenticandosi, per il momento, di quello che era successo pochi minuti prima.

"Che cos'è successo?" Chiese Taylor, sedendosi vicino a Jenna.

"Quel coglione ha tradito Eden con una puttana di nome Rebecca." Mormorò Logan alzandosi in piedi. Justin era ancora in piedi, lo sguardo fisso verso la porta dove la sua ragazza era appena uscita. Non rispose alla provocazione di Logan, perchè quello che aveva detto era vero. Lui era un fottuto coglione, e Rebecca una puttana.

"Dovrei andare a parlarle." Sospirò Jenna, alzandosi in piedi.

"No, non avrà voglia di parlare con nessuno per il momento." Le rispose Logan. Conosceva la sua migliore amica come il palmo della sua mano.

"Non stanno più insieme quindi?" Chaz sussurrò a Ryan, che si limitò a fare spallucce.

"Siamo qui per te, fratello." Mormorò Ryan, avvicinandosi a Justin. "Tornerà da te." Lo rassicurò poi. Ma persino Ryan non riusciva a credere alle sue stesse parole. Ecco perchè Justin era così preoccupato.




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Justin's Point Of View



"Allora, a che ora passi a prendere Eden?" Mi sorrise mamma, in piedi dietro di me, mentre cercavo di sistemarmi la cravatta davanti allo specchio. Trasalii sentendo il suo nome. "Justin?" SI accigliò mamma.

"Non verrà al ballo con me, ma. Abbiamo rotto." Le risposi, ancora alle prese con la mia cravatta.

"Perchè? Cos'è successo?" Aggrottò la fronte, voltandosi per annodarmela al posto mio. Guardai fuori dalla finestra, vedendo la sua vecchia stanza. Dove tutto ebbe inizio.

"Sono stato uno stupido, mamma." Mormorai, voltandomi verso mia madre con gli occhi pieni di lacrime. Sì, io, Justin Bieber, a piangere per una ragazza. Mia madre si accigliò, stringendomi in un abbraccio. "Ho dato tutto per scontato, e così facendo l'ho persa." Le dissi. Questo è qualcosa che non avrei mai immaginato. Trovarmi a piangere insieme a mia madre per una ragazza. Ma non m'importa. In questo momento, lei è l'unica persona che ho in mente.




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Mi sedetti sulla veranda, con il cellulare tra le mani, scorrendo tra i vari post di facebook. Tutti stavano postando foto o aggiornando stati riguardo il ballo. Cose del tipo: 'Oh quanto è stato divertente.' Grugnii, già iniziando a infastidirmi. Aprii una nuova finestra per scrivere uno stato. 

"Immagino che il ballo sia divertente solo quando sei con la persona che ami."

Spero che lo veda. Voglio che sappia che la amo. Voglio che torni da me. Può sembrare stupido, ma non riesco a stare solo. Non voglio più nemmeno guardare le altre ragazze. Non posso. Perchè tutto quello che vedo è il suo viso. Cazzo, l'amavo davvero.

"Justin?" Udii la sua voce. Alzai lo sguardo, per assicurarmi che non mi stessi immaginando tutto quanto. Eccola lì. Eden Mary Perry, la ragazza di cui mi sono innamorato perdutamente. "Che ci fai qui fuori?" Sembrava nervosa.

"Io, um, sono appena tornato dal ballo." Le risposi. "Che cosa, um, ci fai nella tua vecchia casa?" Le chiesi.

"Mi sto per trasferire con Eve." Rispose. "Ha trovato un lavoro a tempo pieno, e può trasferirsi senza il permesso dei nostri genitori, quindi avevo bisogno di recuperare alcune cose che avevo lasciato qui." Rispose. Sono passate due settimane dall'ultima volta che ci siamo parlati, e mi mancava così tanto la sua voce. "Come va?" Mi chiese, mordendosi il labbro.

"Male, non sono niente senza di te." Le risposi sinceramente.

"Non dire questo, Justin." Sospirò, scuotendo la testa.

"Dirti cosa? La verità?" 

"Esatto. Perchè  non continui a mentirmi? Sai, sei bravo in questo. Beh, in quello e nel farmi soffrire." Strinse gli occhi.

"Non volevo ferirti, Eden, sai che non avrei mai fatto una cosa del genere intenzionalmente." 

"Pensavo fossi cambiato davvero, Justin. Mi hai anche detto che mi amavi. Sembravi così preoccupato quando ero all'ospedale. Mi hai trattato come una principessa." Mi fissò. "Ma poi hai rovinato tutto. E per cosa? Per una buona scopata?" Mi chiese. Non l'avevo mai sentita parlare così prima d'ora. "Ho parlato con Maggie, comunque. Ha sentito l'intera conversazione fra te e Charlotte. Non avevi nemmeno intenzione di dirmelo?" Mi chiese.

"Stavo solo, ero... Non potevo. Non volevo perderti, Eden." Sospirai.

"E adesso? Adesso mi hai invece?" Mi chiese. "Hai rovinato la nostra intera relazione per una stupida scopata di un paio d'ore." Alzò gli occhi al cielo. "E' bello sapere che sono stata davvero così importante per te, Justin. Davvero." Mi fissò.

"Mi dispiace, Eden! Cos'altro vuoi che faccia?" Gridai.

"Ti dico subito quello che voglio che tu faccia. Voglio che tu la smetta di mentire. Non dire mai più ad una ragazza che la ami, almeno che tu non lo pensi davvero." Rispose.

"Pensi che non lo pensassi davvero quando dicevo che ti amavo? Non mi sono mai sentito in questo modo per una ragazza prima d'ora, Eden. Ti amavo, e ti amo ancora. Mi ami anche tu, e non provare a dire che non è vero, Eden." Dissi.

"Devo andare avanti con la mia vita." Alzò gli occhi al cielo.

"Perchè lo stai facendo? Tu ami me, io amo te. Ho fatto uno stupido errore, ma non capiterà mai più, Eden! Te lo giuro!" Gridai. I suoi occhi si riempirono di lacrime.

"Hai ragione, non capiterà mai più, perchè non riponerò mai più la mia fiducia in te come ho fatto una volta, Justin." Sibilò. "Non penso di essermi mai fidata di nessuno tanto quanto mi sono fidata di te. Ma tu cosa ne hai fatto della mia fiducia, Justin? L'hai buttata fuori da una fottuta finestra quando hai deciso di scoparti Rebecca. Quindi, spero tu sia felice." Fece un passo indietro mettendo le mani sulle maniglie delle porte della veranda. "Non mi fido più di te, non ti amerò più, e spero tu possa passare un bel periodo quando sarai al college, a scopare con un sacco di ragazze di cui nemmeno sai il nome." Disse.

"Quindi, questa cos'è?" Chiesi.

"Questa è la fine, Justin." Rispose, facendo un passo indietro per poi chiudersi le porte alle spalle. Spense la luce prima di uscire dalla sua stanza. Aveva ragione. E' finita. Questa è la fine.


















Hey bitches!
Ciao belle, come state?
"Questa è la fine."
Io in realtà non so davvero cosa dire, non so cosa bisogna fare in questi casi, lol.
Voglio ringraziare tutte quante, dalla prima all'ultima. Voglio ringraziare chi ha recensito questa storia, chi l'ha messa nei preferiti, nelle seguite, nelle ricordate, o chi si è semplicemente 'limitato' a leggerla.
Il primo capitolo di 'Boys like you' l'ho pubblicato nei primi giorni di Gennaio, è passato un sacco di tempo se ci pensate. 
Ho deciso di pubblicare anche il sequel della storia, semplicemente perchè mi sembra la cosa giusta da fare.
Quindi spero mi vogliate seguire anche là, perchè ci sono ancora tante cose da scoprire.
Quando avrò pubblicato il primo capitolo del sequel vi avviserò qui, quindi dateci un occhio ogni tanto.
Ora scappo, vi voglio tanto tanto bene.
Smileveryday.

  
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