Caldo, caldo, caldo!

"Si crepa di caldo, in questo maledetto studio!" Aveva esordito Ringo, che era appena rientrato in sala, dopo essere stato in bagno.
"Dannazione, puoi dirlo forte!" George era semi disteso sul divano, quasi come un antico romano. Appariva davvero pigro, come un felino nei caldi giorni estivi.
" Ragazzi, per Dio, vogliamo lavorare?!"  Era John a cercare di riportare l'ordine. Paul si pettinava, quei due chiacchieravano amabilmente del fottuto clima come due gentlemans qualsiasi. "Paul, sei bellissimo anche spettinato, adesso per favore cerchi per la milionesima volta di cantare la tua dannata canzone?!"
Paul, a sentir pronunciare quelle parole da Johnny, era caduto dalle nuvole.
O forse aveva volato felice e leggero come una piuma, fino alle nuvole.
"Oh, mi scusi capo!" Paul stava celando il proprio battita accellerato, ridendo e scompligliando i capelli di John.
In pochi minuti Paul stava cercando di cantare ancora Oh! Darling. Dopo aver opportunamente riscaldato la voce, aveva chiamato John.
"John, forse è okay ora! Proviamo a registrare!" Gli uomini avevano fatto segno di "ok" a Paul, che aveva chiuso gli occhi dopo aver guardato attraverso il vetro Johnny.
Era così preso, così innamorato Di John, da ormai anni. 
Aveva scritto quella dannata canzone per lui, solo per il suo grande amore.
E il suo intento era cantare ogni maledetto "Oh! Darling" Dandogli un'assonanza con "Oh! Johnny!", pur dicendo "Darling." 
E ci stava riuscendo, mentre nella sua mente scorrevano ricordi.
Ricordi di lui e John.
"Oooh! Johnny!"
Gelo, freddo glaciale nella sala. L'aveva detto davvero? 
Tutti i presenti erano sconvolti.
Eppure Paul aveva continuato a cantare, tranquillamente.
Aveva un sorriso beato sul volto, come poteva non averlo mentre pensava a John?!




La registrazione era finita, perfetta! 
" Ehi, era ora, dopo tutto sto tempo che ci provavi! è perfetta, amico!" George e Ringo l'avevano abbracciato, avendo ormai dimenticato "Oh! Johnny!"
Ma John ce l'aveva fisso in mente, e negli occhi che brillavano. E forse, anche nel cuore che batteva forte.
Lui conosceva i sentimenti di Paul nei suoi confronti, erano ormai anni che erano innamorati. Eppure... quel gesto, aveva riempito il suo cuore.
Poco dopo George e Ringo erano usciti, e Paul aveva squadrato John.
"Insomma, non ti piace la registrazione?! Non mi hai nemmeno rivolto la parola." In pochi secondi il volto di Paul aveva cambiato espressione, presentandone una tenera, triste e sconsolata.
John non aveva resistito e aveva messo le mani sui suoi fianchi, baciandolo di getto, con bisogno ed amore.
" Ne deduco che, invece, ti è piaciuta e volevi aspettare fossimo soli per comunicarmelo?" Paul stava ridacchiando, con le braccia al collo di John.
"Non so, io ne deduco solo che parli troppo." John aveva rivolto a Paul uno di quei sorrisi speciali. Furbetti e dolcissimi, che facevano girare la testa.
"Ma allora, a cosa dobbiamo questo grande entusiasmo?" Paul l'aveva guardato con curiosità, mordendosi il labbro con la sua proverbiale aria civettuola.
"Forse al fatto che hai detto "oh! Johnny!" al posto di "Oh! Darling!"? " John stava sorridendo, non celando il proprio amore puro e forte nei confronti del ragazzo.
"L'ho fatto davvero???!!!!" Paul si era portato le mani alla bocca, arrossendo e scoppiando a ridere. "Non posso crederci!"
"Credici, invece! " Sussurrava John, mentre lo stendeva sul divano della saletta, slacciandogli appena la camicia chiara, e cominciando a lasciare umidi baci sul collo del ragazzo. "L'hai detto!" John stava parlando sul collo del ragazzo, mandando il fiato caldo su quest'ultimo, prima di tornare a baciare il collo del ragazzo, stavolta più intensamente.
" Mh..Dev'essere...mh!... stato un...lapsus freudiano!" Aveva detto in un sussurro flebile Paul, mentre lasciava il posto a piccoli mugolii, mentre i due amanti venivano avvolti da un'atmosfera di rosea passione.