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Autore: __lovatosheart    28/09/2013    3 recensioni
"Diamine, Jauregui, non riesci nemmeno a smettere di fissarla mentre cantate questa stupidissima canzone?"
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti!
Si, ho una ff in corso che non aggiorno da un pò di tempo (ci sto lavorando, pinky promise!) e mi metto a pubblicare altre one shot..
Mi difendo dicendo che non è colpa mia ma delle Camren che mi mettono troppa ispirazione per scrivere, ecco.
Piccola nota per capire meglio, le frasi scritte
così sono i pensieri di Lauren, i pensieri di Camila sono invece scritti così,  la parte tra gli asterischi invece è un flashback.
Buona lettura! 
Se lasciate un commento con i vostri pareri mi fa molto piacere, grazie a tutti ♥
- Laura

- Can we get back to the way it was?


"Possiamo tornare indietro al modo in cui era?"

Lauren dovette sforzarsi per non perdere la concetrazione, per continuare a cantare insieme alle altre, ad armonizzare senza errori, per non scordare le parole della canzone.

Perchè davvero, ogni memoria,ogni istante, ogni cosa stava tornando, la stata rivivendo nella sua mente ancora e ancora con sempre più forza, si sentiva quasi investita da tutti quei ricordi e dalle emozioni che le stavano provocando.

Perchè le cose erano cambiate in quel modo?

Cosa era successo?

Guardò Camila un'altra volta, per poi distogliere di nuovo lo sguardo.

Diamine, Jauregui, non riesci nemmeno a smettere di fissarla mentre cantate questa stupidissima canzone?

Diamine.


Chiuse gli occhi, non perdere la concentrazione, e approfittò dell'assolo di Normani per prendere un grande respiro.

Poteva farcela, era solo una cover.

Finita la canzone, avrebbe potuto tornare a fissare Camila, osservarla, senza preoccuparsi di essere vista.

Non così tanto, almeno.

E poi, diamine -di nuovo- proprio quella canzone dovevano scegliere?

Beh, ovvio, così poi avrà modo di scherzarci su con Ariana. Così potrà scrivere quegli stupidissimi tweet ambigui e farmi sentire un'idiota come sempre, certamente!

Lauren si sentiva morire ogni volta che Camila scherzava in quel modo con Normani o con Dinah, quel modo che prima riservava solo a lei.

Dov'erano finiti quei momenti?

Quegli sguardi che le riservava?

Dove erano andati i "Sei speciale per me" e "Chi è la tua celebrity crush? La mia è Lauren"?

Come era potuto cambiare tutto così tanto?

Ormai quei momenti sembrava lontani anni luce, lo stesso ricordo della voce di Camila che diceva quelle frasi le sembrava appartenere ad un'altra persona.

Forse era così?

Camila era cambiata o semplicemente aveva smesso di tenere in quel modo a Lauren?

Lauren si sentiva un'idiota, perchè non trovava il coraggio e il modo di chiedere spiegazioni all'altra.

Perchè chiederle il motivo del cambiamento avrebbe significato ammettere che, tra loro, qualcosa di diverso c'era.

Un altro ricordo, più forte degli altri, la colpì, isolandola per qualche istante dal presente, dalla cover e dal modo in cui Camila aveva appena sorriso a Normani.

*
"Lolo."

"Camz."

La minore si strinse ancora di più vicino all'altra, annullando la distanza tra i loro volti e strofinando il naso con quello dell'altra.

Erano in quella posizione, strette l'una all'altra, sul letto della maggiore, da ormai ore, eppure nessuna delle due sembrava intenzionata a voler interrompere quel contatto.

Camila sorrise all'altra, per poi guardarla dritta negli occhi, in quei meravigliosi occhi, e dirle, cercando di assumere l'espressione più seria possibile:

"Lauren, posso chiederti una cosa?"

L'altra notò subito il cambio di attegiamento dell'altra, facendole infatti notare che aveva usato il suo nome intero, simbolo che era qualcosa d'importante, per poi incoraggiarla a continuare.

"So che può sembrare un pò strana come domanda ma.. cosa siamo? - lasciò passare un breve attimo di silenzio dopo la domada, approfittandone per fare un respiro profondo, per poi tornare a guardare negli occhi l'altra - Non fraintedermi, adoro il nostro rapporto. Il modo in cui scherziamo quando siamo insieme, la velocità con cui ci capiamo l'un l'altra, le allusioni durante le interviste, gli sguardi.. Tutte queste cose le adoro, davvero, e mi fanno stare bene e mi rendono felice ma.. cosa siamo? Perchè ultimamente è diventato un pò difficile mettere da parte questi dubbi, e sono confusa. Questa situazione mi rende confusa."

Concluse il discorso, lasciando l'altra senza parole, con gli occhi leggermente più grandi del solito, spalancati dal modo in cui l'altra l'aveva colta di sorpresa.

Era vero, il loro rapporto era speciale, ma che bisogno c'era di lasciarsi prendere da tutti quei pensieri e quelle domande complicate? Che senso aveva? Avrebbe solo rovinato ogni cosa, di questo Lauren era sicura. 

E non voleva che il rapporto con Camila si rovinasse.

Distolse lo sguardo da quegli occhi scuri e profondi che la guardavano, in attesa di una risposta che non sarebbe arrivata, si allontanò sciogliendo l'abbraccio e si mise a sedere sul letto, per poi dire all'altra, senza guardarla: "Non so Cami, non mi piacciono questi discorsi. "

L'altra si rigirò, occupando lo spazio che fino a poco tempo prima era stato occupato dalla maggiore, e, chiudendo gli occhi, lasciò che il calore che l'altra aveva lasciato sulla coperta la facesse sentire al sicuro.

Ma fu solo un attimo, perchè poi riaprì gli occhi e vide che l'altra era uscita dalla stanza, e improvvisamente tutto sembrava più grigio, spento, freddo.

Non si curò nemmeno di nascondere le lacrime che, silenziose, avevano iniziato a rigare il suo volto, perchè era sola.

Sola con i suoi dubbi e le sue domande a cui Lauren rifiutava di rispondere.

*

Il ricordo del modo in cui l'aveva lasciata senza nemmeno provare a trovare le parole giuste per risponderle le fece sentire un enorme peso allo stomaco, mentre i sensi di colpa e i rimpianti si univano a formare un unico, grande, macigno che la ragazza era costretta a portare ogni giorno.

E quel peso diventava sempre più pesante, ogni volta che i suoi sguardi non venivano ricambiati, ogni volta che Camila abbracciava Dinah ignorandola, ogni volta che scherzava con Normani e si comportava con lei in quel modo che avrebbe dovuto riservare solo a lei.

Lauren e Camila, Camila e Lauren, così doveva essere.

Così era sempre stato.

Perchè era cambiato così tanto in così poco tempo?

Lauren sapeva che almeno una parte, una grande parte, della colpa era sua, ma perchè sembrava così facile per Camila lasciarla?
Allontanarsi, farla sentire inutile, sola, in quel modo?

Si divertiva a vederla soffrire o non si accorgeva di come il suo modo di comportarsi con le altre facesse sentire Lauren?

La canzone ormai era quasi finita, quando Lauren, voltando di nuovo lo sguardo verso l'oggetto dei suoi desideri, non riuscendo ad evitare di guardarla più a lungo, fu ricompensata.
Perchè Camila, sentendo lo sguardo dell'altra insistere, come sempre, alzò a sua volta lo sguardo, e i suoi occhi incontrarono quelli dell'unica persona che era in grado di farla soffrire più di chiunque altro e, allo stesso tempo, l'unica che era in grado di farla sentire così bene.

Il marrone scuro si perse nel verde, o forse fu il contrario, e fu solo un attimo.

Un attimo soltanto, che bastò a far perdere un battito ad entrambi i cuori delle ragazze.

E' così bella.

La canzone giunse alla fine, e le ragazze fecero qualche piccolo urlo ed esclamazione di gioia, complimentandosi l'una con l'altra, battendosi sonori cinque a vicenda o abbracciandosi.

Ovviamente a Lauren non passò inosservato l'abbraccio che Camila diede a Normani e il modo in cui strizzò l'occhio rivolgendosi verso Dinah, ma cercò di non farlo notare troppo.

Sorrise alle altre, fece qualche commento con Ally cercando di sembrare il più contenta possibile per poi voltarsi, troppo provata emotivamente per assistere ad altre scene di Camila con una delle altre ragazze, quando qualcuno, da dietro, le colpi la spalla.

Si girò, sorpresa, e si ritrovò davanti proprio lei, Camila.

"Lo! Dove pensavi di andare? Dobbiamo festeggiare!"

Disse, per poi lanciare un'esclamazione e un "WOAH" eccitato.

Lauren cercò di non sembrare tanto triste, arrabbiata e allo stesso tempo delusa quanto era in realtà e si limito a dire che era parecchio stanca, accompagnando la poca convinzione del tono di voce con una scrollata di spalle, per poi voltare nuovamente le spalle all'altra e uscire dalla stanza.

Camila disse ad Ally, Normani e Dinah che andava a convincere Lauren per farla rimanere un altro pò con loro a festeggiare, e tirò un sospiro di sollievo quando le altre annuirono senza sospetti e si voltarono, tornando ad esultare.

La ragazza seguì il percorso appena svolto dalla maggiore, e quando uscì anche lei nel giardino, chiudendosi la porta alle spalle, si chiese cosa stesse facendo.

Si domandò cosa avesse ntenzione di dirle e perchè l'avesse seguita invece di ignorare lo strano comportamento della ragazza.

Perchè tieni ancora troppo a lei, idiota.

La mora mise a tacere l'insolente voce dentro di lei e cercò di pensare razionalmente.

Era impossibile non notare che Lauren soffriva.

Impossibile non vedere le occhiate e gli sguardi che le lanciava continuamente e il modo in cui voltava lo sguardo, ferito e arrabbiato allo stesso tempo, quando si avvicinava a Dinah o a Normani.

Anche a lei mancava il rapporto che avevano prima, le risate, gli sguardi, le allusioni, ogni cosa.

Però non poteva sopportare che l'altra la prendesse in giro in quel modo, che si rifiutasse di darle spiegazioni o risposte facendola solo stare male.

Non poteva, non era giusto.

Così si era allontanata, nonostante fosse stata una delle cose più difficili che avesse mai fatto, aveva smesso di dire o fare certe cose e aveva cambiato modo di comportarsi.

Tutto ciò che si chiedeva era, perchè non faceva nulla per dimostarle che le mancava?

Si, gli sguardi li aveva visti e capiti, ma perchè non le diceva nulla?

Perchè non cacciava fuori un pò di coraggio?

Perchè non era mai lei quella disposta a rischiare?

Camila era stanca di essere sempre la prima, sempre quella che si butta e corre rischi perchè crede davvero in ciò che prova e ciò che vuole, e per questo aveva smesso di farlo.

Aveva lasciato carta e penna a Lauren, e adesso era nelle sue mani il loro rapporto.

Toccava a lei decidere come far finire o come far riniziare le cose, questa volta.

Persa nei suoi pensieri com'era, non si era accorta che la maggiore di era voltata e la stava fissando.

Un silenzio imbarazzato alleggiò tra di loro, mentre ognuna cercava di pensare alla cosa giusta da fare o da dire.

Lauren chiuse gli occhi, prese un respiro, e cercò di capire dove fosse finito tutto il coraggio che aveva in corpo.

Da qualche parte doveva pur essere, no?

"Can we get back to the way it was?"

Quelle parole risuonarono ancora una volta nella mente di Lauren, un triste eco che le ricordava quanto male quella situazione le stesse facendo, e che allo stesso tempo le diede la spinta necessaria per buttarsi e cercare di risolvere le cose.

Non poteva lasciare che un'altra opportunità di rimediare agli errori del passato sfumasse via così, senza averci nemmeno provato davvero.

Non poteva.

Aprì gli occhi, incatenò il suo sguardo a quello dell'altra e avanzò lentamente verso di lei, avvicinandosi sempre di più.

Poi le venne in mente un'idea, e dopo essersi schiarita la voce con un colpo di tosse iniziò a canticchiare, dolcemente:

"I have died, everyday, waiting for you
darling don't be afraid I have loved you for a thousand years..
I'll love you for a thousand mooore"


Cantando si era avvicinata sempre di più all'altra fino a prenderle le mani e coinvolgerla in una piccola danza, ruotando su se stesse, mentre la minore rideva, sinceramente stupita e felice per la piega che la situazione stava prendendo.

"Time has bought your heart to me, I have loved you for a thousand years.."

Le due rallentarono il moto circolare che la loro 'danza' aveva formato, trovandosi una di fronte all'altra, vicine come non erano state da mesi.

"I'll love you for a thousand, mooore"

Camila sorrise, divertita e allo stesso tempo affascinata dall'acuto che Lauren eseguì, chiudendo gli occhi e alzando leggermente la testa.

E quando si rese conto che, non appena l'altra chiuse gli occhi, dentro di lei sentì l'urgente bisogno di vedere di nuovo di fronte a sè quei meravigliosi occhi e di perdercisi ancora una volta dentro, capì che era impossibile.

Era impossibile rimanere arrabbiati con Lauren Michelle Jauregui.

"One step closer.."

Era impossibile non perdonarla.

Impossibile, mentre la maggiore apriva di nuovo gli occhi, la guardava, questa volta con ogni traccia di ilarità scomparsa dal volto, e avvicindosi sempre di più.

"One steep clooo-ser."

Conluse così quell'improvvisa quanto sentita serenata, stringendo le braccia intorno ai fianchi dell'altra e attirandola verso di se, annullando quell'odiosa distanza tra i loro volti e baciandola.

Baciandola come non aveva mai fatto e come avrebbe dovuto fare molto, molto tempo prima.

Baciandola come se fosse la cosa più preziosa che le fosse mai capitata sotto mano, la cosa più bella e speciale su cui i suoi occhi avessero mai avuto la fortuna di posarsi.
Il bacio da dolce e leggero divento sempre più appassionato, e non ci volle molto prima che la minore dischiudesse leggermente le labbra permettendo all'altra di farvisi spazio con la lingua, cosa che Lauren non si fece attendere a fare.

Il bacio prese il posto che tutte le parole non dette avevano lasciato, riempendo i vuoti che i sentimenti tenuti nascosti avevano creato nel loro rapporto e curando ogni cosa, ogni ferita che, intenzionalmente o meno, le due si erano preocurate a vicenda.

Diventò sempre più appassionato, bisognoso e desiderato, tanto che quando si staccarono fu solo perchè il bisogno di ossigeno era diventato troppo impellente per essere ignorato.
Rimasero lì, ancora così vicine che i loro nasi si sfioravano, guardandosi negli occhi, entrambe con un sincero e grande sorriso dipinto sul volto.

Lauren chiuse gli occhi il più forte possibile, fino a quasi farsi male, per poi riaprirli un'altra volta, sorridendo in modo ancora più grande di prima.

Rispose allo sguardo interrogatorio della minore dicendo: "Scusa solo.. controllavo che non fosse un sogno."

Questa affermazione fece ridere l'altra, che tornò però subito seria quando vide la maggiore aveva ancora altro da dire.

"Mi dispiace Camz, mi dispiace che ci sia voluto tutto questo tempo per dirti come stanno le cose e.." 

"Come stanno le cose?" Chiese l'altra, con un tono più malizioso del soliso, sorridendo e avvicinandosi lentamente a Lauren.

"Ti amo. E voglio stare con te, più di qualsiasi altra cosa."

Quest'affermazione lasciò senza fiato Camila, che però si avvicinò e la baciò un'altra volta, perdendosi in tutte le emozioni che quel contatto le causava, per poi aprire gli occhi, separarsi dalla maggiore e dirle, incatenando i loro sguardi.

"Ti amo anche io Lauren. E per te aspetterei anche un miliore di anni."



Mi sbagliavo.

Le cose non sono più nel modo in cui erano prima, ma non tornerei mai indietro.

Mi sbagliavo, perchè ero bloccata nel passato, negli errori che avevo commesso, e non ero capace di vedere il futuro che si apriva proprio davanti a me.

Le cose non sono come erano prima, sono migliori.

Io e Camila siamo ufficialmente una coppia, lo abbiamo detto alle ragazze e loro si sono dimostrate molto felici per noi.

Il prossimo passo sarà affrontare il resto del mondo e i suoi stupidi giudizi, ma non ho paura.

Ho Camila, la ragazza che amo più di ogni altra cosa, al mio fianco, e non potrei essere più felice di così.



 
   
 
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