28/09/2013
6 recensioniEppure ormai erano mesi che non si ripresentava il problema, o almeno non così violentemente…
Era rimasto chiuso in quella stanza da solo per tutta la giornata, al buio, come se nemmeno il vuoto della camera dovesse vederlo.
Il suo volto era ormai una maschera di dolore e odio verso se stesso.
Calde lacrime gli rigavano il viso, mentre la sua mente continuava a mostrargli ancora e ancora quelle dannate immagini impresse a fuoco nella sua mente.
Un flebile rumore proveniente dall’altra parte della porta lo risvegliò da quel suo stato di trance.
- Non entrare! Non avvicinarti…- la voce era tremante, sul punto di rompersi come il più delicato cristallo.
- Mike per favore…- la ragazza dai rossi codini aprì lentamente la porta, sporgendo timidamente il viso verso l’interno.
- Ti ho detto di andartene! Vattene via! - cercò di apparire più forte di quanto non fosse, il respiro divenne pesante, affannato, il cuore troppo veloce, ma Zoey non ne sembrò spaventata, al contrario...
Più decisa di prima, avanzò nella scura camera.
- Sei sorda o cosa?! Vattene! - gridò il ragazzo dando un pugno contro la parete.
Zoey sussultò dallo spavento, cattiva mossa pensò, ma non era questo il momento di tirarsi indietro, non lo avrebbe mai potuto fare, non al suo Mike.
Con grandi falcate, riempì lo spazio che la separava da lui, che in quel momento, la stava fissando incredulo.
- Zoey ti prego vattene…non voglio più farti…- il dolore era così forte da non fargli terminare la frase.
Era chiaramente nervoso, dal momento in cui lei era entrata, non faceva altro che tormentarsi la pelle delle braccia con le unghie, fino quasi a farle sanguinare.
Non lo aveva mai visto in quelle condizioni.
Voleva fare qualcosa, ma cosa? Dal momento che era lei stessa il motivo principale delle sue sofferenze.
- Mi dispiace…mi dispiace…-
- Lo so Mike, lo so…ma non è stata colpa tua, o almeno non volontariamente, quindi ti prego, smettila di farti tutto questo..-
- Non è colpa mia?! - con un gesto repentino, prese le braccia della ragazza e gliele alzò fino all’altezza del viso, facendola sussultare dal dolore.
- Li vedi questi? Li vedi?! -
Zoey osservò in silenzio le numerose macchie violacee sulla sua pelle, si erano gonfiate parecchio dall’ultima volta.
- è stato un’incidente – disse con un filo di voce.
Una risata malinconica uscì dalla bocca di Mike.
Perche non voleva capire? Perche continuava a difenderlo?
Esasperato ormai, con tanta velocità, quanta delicatezza, prese il volto di lei fra le mani e lo avvicinò a sé.
Solo un bacio separava le loro labbra, il loro respiro era diventato una cosa sola, gli occhi di lei si riflettevano in quelli carichi di lacrime di lui, lacrime, che non riuscì più a trattenere.
- Questo….questo è colpa mia… - gli disse piangendo,carezzandogli la guancia destra, anch’essa gonfia e viola.
Zoey ricambiò la carezza, offrendogli uno dei suoi sorrisi più belli e sinceri.
- Lo sai che non sei stato tu, ti sta solo più comodo pensare che sia così…- ne rabbia, ne odio, solo un’estrema dolcezza fuoriusciva da quelle parole, e questo a Mike lo fece sentire ancora peggio, come poteva aver fatto una cosa simile al miracolo che aveva dinanzi?
- Ma io….io avrei dovuto trovare la forza di fermarmi…e invece…-
- Lo hai fatto Mike…-
- Già…lo fatto quando ormai eri in lacrime…stesa sul letto. -
Zoey dovette concentrarsi il più possibile per capire cosa stesse dicendo,singhiozzava talmente forte da non riuscire a parlare.
- Mike, tesoro… - asciugò al meglio quegli occhi gonfi e lucidi davanti a se,poi , se lo avvicinò fino ad abbracciarlo, cullarlo…proteggerlo.
- Come fai..? come fai a non aver paura di me? –
- Non potrei mai aver paura di una persona che si strugge così tanto per ciò che non ha fatto -
Il ragazzo era sempre più sorpreso dal comportamento di lei.
- Quando decisi di stare con te, sapevo a cosa andavo incontro, sapevo che mi sarei trovata in situazioni difficili,sapevo che era difficile affrontare il problema della personalità multipla, ma so ancora meglio, che per te è molto più complicato e doloroso sapere che da un momento all’altro diventerai un’altra persona, senza poter opporre alcun tipo di resistenza…-
- Ma zoey io…-
- …Mike, tu mi hai salvata così tante volte…ma adesso sei tu quello in pericolo, e per una volta voglio essere io a fare la parte dell’eroina, per questo ti salverò, è una promessa. –
Il ragazzo non aveva smesso ancora di piangere, ma le lacrime che scendevano adesso non erano più piene di odio e dolore come prima, bensì colme di amore verso di lei, verso Zoey, colei che riusciva ad illuminarlo anche nei giorni più bui.
-Tiamo –
Sussurò debolmente Mike, che senza ascoltare la risposta, unì finalmente le sue labbra a quelle di Zoey,che senza farselo ripetere, contraccambiò quel tenero e dolce bacio.
**Angolo della scrittrice**
Salve a tutti!Finalmente dopo qualche buon mese sono tornata con questo breve racconto che vede come
protagonisti, il tormentato Mike e la dolce Zoey!
È un’idea che mi è venuta in mente mentre ero di ritorno da scuola, quindi capitemi se non è
strutturata benissimo!
Comunque, tornando a noi, spero con tutto il cuore che vi sia piaciuta, e che continuerete a seguirmi
mi raccomando, fatemi sapere la vostra opinione con un messaggio o una recensione, cosi che possa
capire se ho la stoffa o no per continuare questa mia nuova “avventura” nel campo della scrittura!:)
Grazie a tutti per l’attenzione! :)
Un bacione da Miiho.