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Autore: TheSandPrincess    28/09/2013    3 recensioni
«Rapunzel si era sempre chiesta cosa fosse l'amore.
Da quando l'aveva scoperto, grazie ai libri che aveva a disposizione nella torre, ne era sempre stata incuriosita.
Aveva letto di giovani che si innamoravano, di ragazze che sognavano il principe azzurro, di matrimoni fastosi tra re e regine... Ma non era mai riuscita a capire fino in fondo cosa significasse, esattamente,
amare
~
«Peccato che, ormai, quello che pensi Flynn non abbia più alcuna importanza.
L'uomo che sta camminando verso il patibolo si chiama Eugene. Eugene Fitzherbert.
È un orfano, che aveva troppi sogni e pochi mezzi per realizzarli, dimenticato da tutto e da tutti.
E a lui, di morire, non importa un fico secco. Tutto quello a cui riesce a pensare, mentre percorre il corridoio delle prigioni, circondato dalle guardie reali, è una ragazza.»

~
[Two-shot | Eugene/Rapunzel ♥]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Flynn Rider/Eugene Fitzgerald, Rapunzel
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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So this is love?

«Now I know what true love feels like, and I wish I didn't.»
 
 

 
#Rapunzel.
 
 
 
 





Rapunzel si era sempre chiesta cosa fosse l'amore.
Da quando l'aveva scoperto, grazie ai libri che aveva a disposizione nella torre, ne era sempre stata incuriosita. Le poche parole che aveva letto su di esso sembravano quasi nascondersi, cercare di passare inosservate nel mare di inchiostro che le circondava, e non erano mai bastate a soddisfare la sua voglia di sapere.
Aveva letto di giovani che si innamoravano, di ragazze che sognavano il principe azzurro, di matrimoni fastosi tra re e regine... Ma non era mai riuscita a capire fino in fondo cosa significasse, esattamente, amare.
Perché sì, lei amava sua madre, ma era abbastanza sicura che non si trattasse dello stesso tipo di amore che quei libri descrivevano. Anche perché, lei e sua madre non erano affatto sposate, né lo sarebbero mai state.
Ogni tanto, si era chiesta, nelle lunghe giornate in cui non aveva avuto nulla da fare, come fosse innamorarsi
Si era chiesta se fosse davvero tanto bello tenere per mano la persona amata, e se sentire la sua voce riuscisse veramente a scaldare il cuore. Si era chiesta se davvero si potessero sentire le farfalle nello stomaco - anche se non aveva ancora ben capito come potessero fare delle farfalle a ritrovarsi nella pancia di qualcuno - e, a volte, le era venuto addirittura da chiedersi se avrebbe mai avuto l’occasione di provare sulla propria pelle tutte quelle emozioni di cui i libri parlavano in modo tanto velato, e in cui lei non riusciva affatto a ritrovarsi.
Erano riflessioni che non duravano mai a lungo, in quanto la domanda non faceva in tempo a far capolino nella sua testa che lei si dava immediatamente della sciocca: non c'era nessuno, nel mondo al di fuori della torre, che fosse capace di provare qualcosa di tanto puro. Non se la gente, lì fuori, era davvero come sua madre l'aveva sempre descritta.
Non c’era posto per l’amore in un luogo in cui tutti erano avari e pronti ad aggredirsi a vicenda. Non era possibile. 
E, se non c'era possibilità di trovare l’amore al di fuori della torre, figurarsi all'interno!
Così, aveva presto rinunciato alla speranza di poter trovare qualcuno che fosse, per lei, come i cavalieri dall’armatura scintillante di cui aveva letto in quei libri dalle copertine consumate.
Quello con cui, però, non aveva fatto i conti, era che, prima o poi, l'amore in persona sarebbe venuto a bussare alla sua porta - o meglio, sarebbe entrato dalla sua finestra - e che, per giunta, avrebbe avuto il volto del ladro più famoso di tutto il regno. 
Ma, soprattutto, non aveva fatto i conti con il fatto che l’amore potesse fare tanto male.
Perché tutto quello che riusciva a percepire in quel momento era una fitta al petto, che le impediva di respirare. Tutto quello che riusciva a sentire, come una cantilena, era la voce di Eugene che le diceva che sarebbe tornato, seguita da quella di sua madre, che le ricordava di non fidarsi. Tutto quello che riusciva a vedere era la sagoma di Eugene, al timone di una piccola barca, che fuggiva lontano, dopo averla consegnata a due brutti ceffi interessati solo ai suoi capelli e al loro potere.
E faceva male. Di un male che, prima d'allora, mai aveva conosciuto.
Perché mai, prima d'allora, aveva avuto il cuore spezzato.
Mai prima d'allora, le era costato tanto respirare, tanto da farle sperare che ogni respiro fosse l'ultimo. Mai prima d'allora si era sentita lacerata in quel modo, ferita come da centinaia di frammenti di vetro che le guizzavano nel petto, senza pietà.
«Volevi tanto sapere cosa fosse l'amore..» mormorava la voce di sua madre, da qualche parte nella sua testa. 
Faceva male, anche quella. Come un pugnale che la stesse trafiggendo alle spalle.
«Beh, ora lo sai. Che te ne pare?»
Nuove lacrime le solcarono il volto, mentre stringeva a sé il fazzoletto viola che le aveva regalato Eugene, il giorno del suo compleanno. 
Era davvero quello l’amore?
Soffrire tanto per una persona, era amore? Stare così male, era amore? Non avere la forza di alzarsi da quel letto, era amore?
Le sembrava impossibile. Perché nei suoi libri nessuno si era preso la briga di aggiungere che l’amore potesse anche far male. Nessuno l’aveva avvisata.
«Oh, ma io ti ho avvisata, fiorellino. Sei stata tu a non darmi ascolto.»
Sua madre aveva ragione. Aveva sempre avuto ragione. Su tutto.
Ma lei, come una sciocca, non le aveva dato ascolto. Non aveva dato ascolto all’unica persona che stesse cercando di proteggerla, l’unica persona che veramente volesse solo il meglio per lei.
Forse, se solo le avesse obbedito, adesso non si troverebbe stesa sul letto, a piangere.
Forse, se solo le avesse obbedito, non avrebbe mai sofferto tanto.
Forse, se solo le avesse obbedito, non avrebbe mai conosciuto l’amore.
E, forse, sarebbe stato meglio così.
























Yaw.

Ebbene sì, torno a infestare questo fandom xD
Ma che ci posso fare io se questi due sono così carini?! *-*
Nulla, ecco. Quindi non prendetevela con me se mi piace così tanto scrivere su di loro :D
Passando alle cose importanti: questa sarà una two-shot, ossia una storia composta da due soli capitoli. Perchè mai, vi starete chiedendo, ho fatto questa cosa stranissima? Perchè non mi andava di scrivere solo dal punto di vista di Rapunzel, e lasciare fuori Eugene: si merita anche lui il suo spazietto! Quindi, tra una settimana o meno, aspettatevi una seconda shot (sempre che ci sia qualcuno che sta leggendo questo sproloquio, s'intende xD), con protagonista il nostro ladro preferito ;)
Inoltre, l'idea per questa storia è nata grazie a un contest, che avevo notato un po' di tempo fa: il 1:1 - Multifandom e Originali - contest di Riot: sul forum di EFP, a cui questa fanfiction partecipa.
La frase "Now I know what true love feels like, and I wish I didn't" mi ha subito fatto pensare a Rapunzel e Eugene, perchè, insomma, hanno praticamente scopreto insieme l'amore.
E poi boh, sono troppo dolci *-*

-TheSandPrincess-
  
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