Cara Gwen...

Sai non sapevo proprio come iniziare a scrivere questa lettera e infatti quella che ho deciso di darti è come minimo la centesima che scrivo però visto che ho finito la carta dovrà essere per forza quella buona.
Certo senza contare che non so nemmeno io perché ti stia scrivendo questa stupidissima lettera...
È una cosa insopportabilmente, terribilmente, dannatamente stupida!

Quanti paroloni per uno come me vero?

Senza contare che sto facendo qualcosa completamente, incredibilmente, spaventosamente senza senso.

Ma avevo voglia di farlo.

Anzi no io...

Io avevo bisogno di farlo.

Avevo bisogno di dirtelo, Gwen.

Avevo bisogno di dirti la verità dopo averti mentito per così tanto tempo.

Dopo aver mentito a me stesso e a tutti quelli che conosco per così tanto tempo.

Dopo essere stato costantemente sul punto di perderti per più di uno stramaledettissimo anno che per me è stato un vero, terribile, insopportabile inferno.

Certo con un piccolo, anzi mastodontico contributo di Courtney anche se il lavoro principale l'ha fatto Trent.

Dopo aver saputo che presto verrai eliminata da questo maledetto gioco e che io nonostante tutti i miei muscoli, le mie alleanze e la mia materia grigia, anche se tutti mi ritengono solo uno stupidissimo scimmione senza un minimo di cervello esiste per davvero, non potrò fare un bel niente per impedirlo purtroppo.

Vedi io...

Io...

Io avevo bisogno di dirti una cosa veramente molto, molto importante.

Io avevo bisogno di dirti...

Io avevo bisogno di dirti che ti amo.

Perché vedi io ti amo veramente tanto Gwen.
Ti amo con tutto me stesso.

Ma tu non ami me e io lo so.

E lo accetto.

Tu ami ancora lui.

Ami Trent.

Il chitarrista da quattro soldi.

Il bravo ragazzo.

Il fissato del numero nove.

Quello che ti ha portato via da me.

Quello che non ti ha mai lasciato libera di essere te stessa.

Quello che non capisce quanto tu sia speciale.

Quello di cui vorrei tanto prendere il posto...

Solo per sapere come ci si sente ad essere ricambiati dalla persona che ami.

Nonostante quanto io ci abbia provato.

Nonostante quanto io ti abbia sempre, costantemente amato.

Tu hai sempre, inesorabilmente preferito lui a me.

Spezzandomi il cuore ogni singola volta che lo guardavi.

Ogni volta che lo toccavi.

Ogni volta che gli sorridevi.

Ogni volta che lo baciavi.

Ogni volta io volevo essere al suo posto.

Sì, Gwen.

Io sono capace di provare amore.

Non te lo aspettavi vero?
Nessuno se lo è mai aspettato.

Nemmeno io.

Eppure fin dal primo momento che ti ho vista, ho capito che avrei voluto passare il resto della mia miserabile vita da tempista accanto a te.

Dal primo momento in cui ti ho vista io ho iniziato ad amarti.

Deve essere quello che la gente chiama colpo di fulmine...

E ora tu stai per andartene.

Stai per andartene mentre io resterò qui.

In questo stupido posto maleodorante.

In questo stupido reality.

Aspettando il momento in cui ti rivedrò.

Mi mancherai Gwen.

Mi mancherai veramente tanto.

Forse troppo perché io riesca a resistere senza commettere un piccolo omicidio.

Quindi se vedi che sto per uccidere Harold vuole solo dire che mi manchi.

Non che sono impazzito come si potrebbe pensare.

Vuole solo dire che sono innamorato.

Innamorato di te.

Mi mancherai,

Duncan

C'è un ragazzo con una cresta verde e numerosi piercing che entra di soppiatto nella roulotte delle ragazze e lascia una lettera nella borsa di una in particolare.

Una che ama.

Caro Duncan,

so di stare facendo qualcosa di profondamente, completamente, incondizionatamente folle.

Ma so bene che presto verrò eliminata e quindi non mi resta altra scelta che salutarti nonostante io non lo voglia fare.

Sai c'è una cosa che non ti ho mai detto...

Sai c'è un segreto che mantengo da tanto, troppo tempo.

Un segreto che mantengo da quando ci siamo conosciuti.

Sai...

Io ti amo.

Ti amo dal primo momento in qui ti ho visto.

Ti amo con tutto il cuore.

Ti amo.

Ti amo e basta.

Ma tu ami Courtney.

Non me.

E ti capisco.

Nessuno si innamorerebbe di una come me.

Dio solo sa come hanno fatto Trent e Cody e quanto ci metteranno a tornare sani di mente.

Quindi non ti biasimerò se d'ora in poi non vorrai più avere a che fare con me.

Mi ci abituerò.

Io mi abituo a tutto.

Persino alla tua assenza.

Persino alla mancanza di una parte di me.

Gwen

C'è una ragazza che lentamente e di nascosto va alla roulotte dei maschi, con molta attenzione cerca il letto di un ragazzo in particolare e quando lo trova gli mette una lettera sotto il cuscino.

E poi se va.

Piangendo al pensiero che non rivedrà la persona che ama per tanto, troppo tempo.

Ore dopo, quando la ragazza se ne è già andata, sia lei che lui trovano le lettere che l'altro gli ha recapitato di nascosto ed entrambi iniziano a piangere al pensiero che la persona che amano è lontana.

Troppo lontana per non sentire la sua mancanza.

Troppo lontana per non voler piangere lacrime amare.

Troppo lontana per non essere distrutti dalla sua assenza.

Semplicemente troppo lontana.

E allora il ragazzo prende una decisione.

Decide di scappare.

Decide di andare da lei.

Decide che non vale la pena di restare in quel posto senza lei.

E così va via.

Così finalmente tornerà da lei.

Così finalmente la rivedrà.

“Sto arrivando, Gwen. Aspettami”

La ragazza è sotto la doccia quando qualcuno bussa alla sua porta e così lei si mette addosso un asciugamano e va ad aprire.

E si trova davanti il ragazzo che ama.

“Duncan?”
Il viso di lei si illumina e dimenticando di avere addosso solo un asciugamano gli butta le braccia al collo nel bel mezzo del corridoio.

“Ma che ci fai qui? Come sei arrivato?”

Lui la stringe a se e la spinge dentro casa non volendo che tutti vedano la donna che ama mezza nuda almeno nessuno tranne lui.

“Te lo dico dopo, ora devo fare una cosa importante”
Lei lo guardò negli occhi curiosa e lui senza darle tempo di parlare la baciò.

La ragazza si lasciò trasportare dal bacio mentre lui chiudeva la porta con un calcio.

Il ragazzo si lasciò togliere la maglietta da lei e si sfilò da solo i pantaloni.

La ragazza lo guardò per un attimo negli occhi e poi lasciò cadere l'asciugamano che aveva addosso.

In quel momento erano entrambi consapevoli di quello che stava per accadere.

Ed entrambi erano completamente entusiasti.