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Autore: MadCheshireCat    29/09/2013    4 recensioni
'Manette. Interrogatorio. Camus vestito da poliziotto e Shura ammanettato. Si può sapere che sta succedendo? L’unico modo per saperlo é addentrarsi nei meandri di una storia poliziesca senza eguali…' Ispirata da un 'prompt maker' con le parole 'Giraffa' e 'Poliziotto', questa one-shot ha ben poco di serio e ben poco di poliziesco, ma spero almeno che possa far sorridere.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prima storia pubblicata qui su EFP, perché é la prima volta in anni che tiro fuori il 'coraggio' di farlo. Ho letto e recensito molte belle storie di questo fandom e spero che un giorno potrò dare un contributo un po' più consistente. Beh, buona lettura!

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D’accordo, non poteva dire di non essere una persona con l’immaginazione galoppante dato che alla fine era tutto ciò che, molto spesso, gli veniva concesso o si concedeva. Essendo sé stesso, raramente si permetteva di uscire dagli schemi o dalle regole, anzi era famoso proprio per il suo attaccamento a queste ultime.

Tuttavia, rigoroso o no, gli sembrava di essersi ritrovato in una di quelle fantasie che si avevano da ubriachi o dopo essersi addormentati in seguito alla visione di troppi film non adatti ai minori di 14 anni. Il punto era che Shura non sapeva come reagire.

Poteva accettare di essere in una stanza chiusa con Camus, poteva accettare la divisa da poliziotto che portava il sopramenzionato Acquario, poteva perfino accettare le videocamere che stavano probabilmente registrando tutto. Ma quello che non gli andava a genio erano le manette che lo bloccavano alla sedia.

Doveva forse sottoporlo ad un interrogatorio? Non sapeva bene che cosa aveva fatto di male, ma era curioso di sapere come sarebbe andata a finire. Voleva rimanere lucido e concentrato- Se solo fosse riuscito a scollare gli occhi dai fianchi che quella divisa delineava cosi bene- Oddio, all’improvviso capiva come si sentiva Deathmask quando Afrodite trotterellava in giro per il tempio con addosso li short. Ma almeno il Cavaliere Cancer non era ammanettato ad una sedia! Almeno, non di solito.

"Lei ha il diritto di rimanere in silenzio, tutto ciò che dice potrà essere usato contro di lei. Lei ha il diritto di avere un avvocato. Se non ne ha uno suo, gliene verrà dato uno d'ufficio..." La voce del francese mancava di qualunque tipo di intonazione, se non si contava una leggera inclinazione annoiata. Era certo, che dopo tutta la tiritera degli avvocati, Camus avesse sicuramente detto altro, ma il Capricorno s'era perso da qualche parte tra le labbra dell'altro uomo. Dannazione all'infatuazione.

"Accetta?" La richiesta riportò Shura alla realtà, facendogli sbattere le palpebre come se si fosse appena svegliato da un sogno. "...Certo, accetto." Anche la sua voce era piuttosto monotona, ma per ben altri motivi, tra quest'ultimi la curiosità e la confusione. "Perfetto. Iniziamo con le domande- Lei é accusato di avere rubato una giraffa dallo zoo municipale e di averla portata a spasso nel parco con tanto di collare-"

Dopo quell'ultima frase, il Cavaliere del Capricorno non ce la fece più. Dapprima si fece scappare solo uno sghignazzo, che presto però si tramutò in una vera e propria risata fragorosa che rimbombó all'interno della stanza. "No, no, non ce la faccio! Di chi é stata l'idea? Chi ha scritto il copione? Chi é il Premio Oscar?"

Da uno degli altoparlanti uscì una voce indignata, resa gracchiante dal microfono: "Come osi, capra, é un capolavoro! Sei tu che non capisci la finezza-!" "Aiolia, non é che non capisco la finezza, é che davvero, é esilarante! Ancora mi chiedo come abbia fatto Camus a leggerla senza ridere..."

Si sentirono dei rumori strani, come di sedie trascinate e gente spinta via in malo modo, con tanto di parolacce che volavano. Che stava succedendo nella sala delle trasmissioni e registrazioni? Dopo qualche minuto di baccano, si iniziarono a sentire delle altre voci: qualcuno s'era dimenticato di spegnere il microfono.

"Ditemi ancora una volta perché il mio fidanzato é vestito da poliziotto e al posto di Shura non ci sono io?"
"Semplice Milo, non stiamo cercando di girare un porno di quarta categoria..."
"Cosa stai insinuando, Saga?"
"Sono certo che il nostro Cavaliere di Gemini non ti sta accusando d'avere basse prestazioni sessuali, ma vedo che hai la coda di paglia..."
"Shaka, pronuncia un altra parola e ti ci soffoco nella paglia!"

Nel frattempo, Shura si era facilmente liberato delle manette, sospirando con aria rassegnata: aveva accettato di fare tutto quello per due ovvi motivi, uno essendo la presenza di Camus ed il secondo essendo una richiesta diretta di Atena.

A proposito di Saori, sembrava proprio che fosse arrivata anche lei e sembrava anche che si fosse aggiunta alla discussione...

"Ah, smettetela di litigare come bambini! Dobbiamo finire questo film al più presto! Non voglio rischiare di essere eliminata per mancanza di pellicola! Aiolia, Aiolos, cambiate il copione, é illeggibile. Milo, torna a sistemare i riflettori. Saga torna a fare il regista e Shaka torna a fare qualunque cosa stessi facendo, non c'è tempo per battibeccare!"

Dopo la sonora strigliata ricevuta, i Cavalieri tornarono ai loro lavori, rimettendosi in marcia per filmare il più grande colossal poliziesco, mentre in fondo al mare qualcuno ponderava sul da farsi.
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Seduto sul suo trono di conchiglie di paguri, di una comodità paragonabile solo a quella del trono di spade, Poseidone stava tentando di trovare l'idea giusta per il suo film. Proprio in quel momento, uno dei suoi generali arrivò nel salone con aria trafelata.

"Sorrento, sirenetto dei mari! Che notizie porti?" All'udire quella sottospiece di nomignolo, Sorrento fece una smorfia scontenta, prima di ricordarsi per l'ennesima volta che aveva giurato fedeltà a Julian Solo. "Signore, porto informazioni trapelate solo ora dal set della nostra nemica Atena! A quanto pare stanno preparando un colossale poliziesco a sfondo romantico intitolato 'Le Manette Non Bastano', scritto dai cavalieri dei Leo e Sagitter, con la regia di Saga di Gemini! Per non parlare del colossal thriller girato da suo fratello Ade, signore! Intitolato 'Queen of Pulsing Hearts', scritto da Aiacos di Garuda, regia di Minosse e con la spettacolare presenza dell'astro nascente Alraune Queen, affiancato dal maestro del co-protagonismo, Basilisk Sylphid!"

Dopo aver sentito la sequela di brutte notizie, Poseidone scattò in piedi, lanciando in aria decine di pover paguri innocenti, alcuni dei quali centrarono in pieno il povero Sorrento. "Non possiamo farci superare in questo modo! Dobbiamo avere anche noi pronto un colossal, prima che il concorso dei Sanctuary Awards inizi!"

Scendendo dai tre scalini che innalzavano il suo trono poco sopra i comuni mortali, Julian iniziò a dare ordini. "Caça! Ti nomino capo costumista! Sarai aiutato da Krishna. Sorrento, tu e Tethis preparerete le sceneggiature. Kanon, sarai il regista. Io, scrivi il copione. Baian, Isaac, sarete i protagonisti! Non c'è tempo da perdere-!"

Anche in fondo al mar iniziarono i grandi lavori, costellati di sospiri, urli e risate malefiche a non finire. Sarebbe stata dura, ma ce l'avrebbero fatta.

  
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