18/07/2009
Sono arrivati i bad trip.
Ho cercato di evadere , ma non ci sono riuscita .
Anche lui, Eiden ,ci è passato.
Mi dice che è sempre stato e sempre sarà così ,che quando si pensa di aver risolto il problema , di essersi salvati si è solo all’inizio.
-Non si può fuggire in eterno, alla fine si deve combattere.
Bisogna lasciar scorrere il dolore, l’angoscia, tutto il male dentro di se e lasciarsi trasportare attraverso l’istinto, verso un destino migliore , perfetto.-
Sono le ultime cose che mi ha detto.
Chi è Eiden?
È un ragazzo di Poughkeepsie una città degli Stati Uniti d’America, e da sempre la sua vita non è stata molto facile .
Nato orfano si ritrovò, all’età di 14 anni, improvvisamente catapultato in una nuova famiglia.
La sua disperata ricerca di un posto nel mondo lo ha logorato dentro e non ci è voluto molto a passare dall’anoressia all’autolesionismo , ma a me non importa chi sia o che abbia fatto, perché mi ha aiutato fino ad oggi a capire chi ero realmente e di cosa avessi bisogno .
L’ho conosciuto in un sito nel web, una sorta di chat per ragazzi incasinati, dove l’unica regola è ascoltare ed essere ascoltati , per aiutarsi .
Vagavamo senza sosta alla ricerca del nostro errore, magari per fuggire ancora.
Ma in realtà ci stavamo solo preparando a …
Masticare le nostre lacrime amare così difficili da ingoiare.
Oscurare la felicità per concentrarci sui nostri dolori.
Ridere di noi come ridevano gli altri per esorcizzare le nostre paure.
Indossare i mali scambiati
Ricordare cosa conservare in noi per un domani migliore
Estinguere le cicatrici di entrambi che accarezzavamo immaginando i nostri segreti più grandi
Ma oggi non si fugge più.
Queste erano le ultime memorie di Sam .
Ero angosciato da ciò che avevo appena letto, ma per quanto mi sforzassi di capire, non riuscivo a trovare il nesso tra tutte le cose che avevo scoperto.
Decisi quindi di andare a prendere il computer di Sam , volevo a tutti i costi trovare quel sito.
La prima cosa che andai a vedere fu la cronologia, ma nulla .
Non trovai niente , tutto ciò che Sam aveva fatto in quel tempo era passato con la stessa invisibilità di un fantasma .
Nessuna traccia .
***
Clare stava molto meglio rispetto ai giorni precedenti.
Questa volta mi aspettava nella sala comune dell’ospedale guardandomi con occhi accesi di speranza , quasi come confidasse in una mia nuova scoperta .
Ma quell’illusione si spense nei suoi occhi non appena mi avvicinai e le dissi:
-Ho letto il diario, ma non sono venuto a capo di nulla, sono stato tutta una giornata a sfogliare siti di quel genere..
Lei non mi lasciò finire e mi sussurrò nell’orecchio
-Vedrai, è lui che ti cercherà, ti invierà un Email e stai tranquillo ne verrai a capo.