Serie TV > Il commissario Montalbano
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Autore: LikeBlueSky_    29/09/2013    1 recensioni
Si comincia con un Montalbano molto giovane, che deve affrontare un lutto e un'improvvisa voglia di ricominciare.
Quella voglia si chiama Giulia, ha i capelli castani, gli occhi marroni/verdi, la pelle lattea e... è sua nipote.
Ma come poteva immaginare che da cosa nasce cosa?
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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25 Gennaio 1985

Se non ci fosse stata quella bufera, sarebbe stata sicuramente una ottima giornata.
Erano le 15, e Giulia se ne stava in piedi sul lato ovest della piazza di Vigata.
A momenti sarebbe arrivato suo zio, quella volta per restare.
Certo, avrebbe preferito non doverlo aspettare con quel freddo.
Stretta nel suo enorme maglione rosso, guardò l'orologio, per poi sbuffare.
Avevano un ritardo di almeno mezz'ora.
Si stava per mettere a sedere sulla panchina di marmo dietro di lei, quando si sentì toccare la spalla.
Trasalì, girandosi di scatto.
"Ehi, sono io, calma!"
"GIUSEPPE! Mi hai fatto prendere un colpo!
Che cazzo ci fai qui?"

Il ragazzo, alto poco più di lei, non troppo muscoloso, con i capelli corti castano scuro e dagli occhi marroni la guardò divertito.
"Stavo andando a casa di Filippo e ti ho vista... Pensavo arrivasse alle 15!"
"Credo che il pullman sia in ritardo... In ogni caso, non farti vedere, devo dirglielo con
calma!"
"Giulia Montalbano, rinomata per essere sfuggita alla mafia, dal carattere libertino e
testardo... Che si fa spaventare da suo zio? Interessante."
, rise quello abbracciandola.
"Tu non lo conosci.", mugugnò lei, stringendosi al petto caldo del ragazzo.
"Lo conosco poco, è vero, ma so che ti vuole un bene dell'anima. Non vuole perderti, e non lo biasimo.
Nemmeno io voglio. Non può e non vuole impedirti nulla. Soprattutto di essere felice.",

sorrise semplicemente Giuseppe.
"Hai ragione... Comunque...", cominciò la ragazza, ma si fermò subito, avendo visto l'ormai
attesissimo pullman in lontananza, "MINCHIA GIUSE', VATTENE!", lo spinse dentro un
cespuglio.
Quello non potè nemmeno replicare: il pullman era già arrivato, si era fermato e ne stava
scendendo Salvo.
"ZIIIOOOO! BENTORNAAAAATOOO", Giulia strinse in un fintissimo abbraccio l'uomo.
Giuseppe, che se ne stava andando approfittando di quel momento, mimò un "Questa me la paghi!"
Lei non gli diede peso, continuando ad intimarlo di andarsene.
"Ma quante valigie hai?!", chiese Giulia.
"Ehi, mi sono trasferito, mica sono di passaggio!"
"Giusto, giusto... Andiamo da Adelina, dai, anche io ho quasi finito di fare le mie valigie"
"Per la casa già tutto ok?"
"Abbiamo già pulito, ma aspettavo te per andarci..."
"E... Ti piace?"

Salvo adorava quella casa, ma aveva paura che Giulia si sentisse costretta a stare con lui
a Marinella.
"Scherzi?! La adoro! E poi, con due soggetti fighi come noi, è ancora più bella!", gli
strizzò l'occhio.
Lui le lasciò un bacio sulla fronte, felice, per poi andare a casa di Adelina, dove i due
figli della donna li avrebbero aiutati a portare le loro cose.
Cominciava una nuova avventura!
  
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