-Paul...
Buio. Silenzio. Nessuna risposta da
parte della figura scura raggomitolata tra le coperte accanto a lui.
-Paul.- provò di nuovo John, poggiando
una mano sulla sua spalla e scuotendolo leggermente.
-Mh.
-Paul, mi senti?
Gli occhi del ragazzo si aprirono lentamente e, nonostante il buio, John poté scorgere il loro sguardo assonnato.
Gli occhi del ragazzo si aprirono lentamente e, nonostante il buio, John poté scorgere il loro sguardo assonnato.
-Che c'è, John? Che ore sono?- mormorò
Paul con voce impastata.
-È notte...
-Interessante. Che vuoi?
-Non riesco a dormire.
-Non riesco a dormire.
Paul continuò a tenere gli occhi
aperti per qualche istante, senza parlare. Infine l'unica cosa che
disse, in tono indifferente, fu: -E quindi?
-Beh, non riesco a dormire e volevo...
-Tu non riesci a dormire e vieni a
svegliarmi per farmelo sapere? Ma vai a quel paese! È notte
fonda e
si dà il caso che io abbia sonno, sai cosa me ne frega se tu
non
dormi, perciò...
John gli poggiò un dito sulle labbra,
ridacchiando.
-Ma non ti ho mica svegliato solo per
informarti del mio stato di nottambulo.
-E allora perché?- borbottò Paul,
chiudendo gli occhi. -Non puoi lasciarmi dormire in santa pace?
In tutta risposta, John si chinò per
poggiargli un lieve bacio sulla fronte e gli accarezzò piano
i
capelli. Poi accostò la bocca al suo orecchio e
mormorò: -Riesco a
dormire solo se mi abbracci. Puoi farlo, per favore?
Un attimo dopo Paul aveva avvolto le
braccia intorno alla sua vita e si era avvicinato di più a
lui,
accoccolandosi contro il suo petto.
-Così va bene?
-Benissimo.- sorrise John.
Non riusciva a dormire da ore; era una
di quelle notti in cui i pensieri gli martellavano il cervello, in
cui la tristezza e le preoccupazioni lo assalivano e lo lasciavano
lì, a rigirarsi nel letto, incapace di chiudere occhio. In
notti
come quelle, John aveva bisogno di Paul. Aveva bisogno di sentirlo,
vivo e presente per lui, di sapere che semplicemente c'era.
-Grazie.- sussurrò
John, poggiando un bacio sulla tempia di Paul. -Grazie davvero.
Paul lo ricambiò stringendolo più forte.
Paul lo ricambiò stringendolo più forte.
-Di nulla. Almeno
mi hai svegliato per una ragione valida. Adesso dormiamo, ok?
-Ok.
-Ok.
John chiuse gli
occhi, beandosi della sensazione che provava nel sentire le braccia
di Paul intorno a lui, il corpo contro il suo: era una dolcezza
quieta, totale, che lo faceva sentire libero, leggero e privo di
qualsiasi pensiero. Tutta la tristezza e le preoccupazioni che
l'avevano tormentato quella notte adesso erano svanite.
Adesso John stava bene, perché sapeva che nonostante tutto Paul era lì con lui.
Adesso John stava bene, perché sapeva che nonostante tutto Paul era lì con lui.
Paul,
il suo mondo, il suo centro, il suo amore. La persona che era capace
di salvarlo con uno sguardo e un sorriso L'unica persona che alla
fine, forse, non se ne sarebbe mai andata; di questo ne era sicuro.
Non
passò molto tempo prima che entrambi si addormentassero. Le
labbra
di John erano piegate in un accenno di sorriso. La mano di Paul era
lievemente abbandonata sulla sua guancia, lì dove aveva
poggiato la
sua carezza.