29/09/2013
9 recensioni“Un ricordo è quello che rimane quando succede qualcosa e non si cancella completamente.”
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kate Beckett, Rick Castle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kate Beckett, Rick Castle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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“Un ricordo è quello che rimane quando succede qualcosa e non si cancella completamente.”
Edward De Bono
È lontana, da mesi ormai.
L’ennesimo appuntamento disdetto.
La bocca dello stomaco che ti si chiude in una energica stretta di rabbia e frustrazione ogni qualvolta vedi il suo nome sul display del telefono il giorno in cui vi sareste dovuti incontrare e sai già che un’emergenza le impedirà di venire da te. La stessa morsa che probabilmente sente lei quando sei tu a doverti tirare indietro.
È cambiato tutto. Hai provato a fingere che non fosse così, che sì, con il suo trasferimento a Washington sarebbe stato difficile, ma prima o poi sareste riusciti a trovare un nuovo ritmo, il vostro ritmo, eppure quel giorno sembra ancora lontano. Banale parlare di un miraggio, ma nella tua testa non riesci a trovare un’analogia più adatta.
Sbuffi lasciandoti cadere sul letto. Le lenzuola sono fredde e il suo profumo sulla federa sta ormai svanendo. Incroci le braccia dietro la nuca e sospiri tenendo gli occhi fissi sul soffitto. La casa è vuota e il silenzio che un tempo trovavi rigenerante ora sembra farti impazzire.
Le gambe fremono, non riesci a stare fermo e allo stesso tempo non hai voglia di fare nulla, non dopo che avevi programmato la giornata perfetta, da trascorrere insieme, andata in fumo in un batter di ciglia.
Lo sguardo scivola veloce per la stanza fino a posarsi sulla cassettiera a lato della porta.
Ci pensi per qualche istante, poi, alzandoti, apri il cassetto dei calzini tirandone fuori un pullover.
Semplice, piuttosto ordinario, di un azzurro spento. Sfiori la scollatura a V fino a che le dita non incontrano i bordi smussati di tre piccoli bottoncini. Lo porti appena sotto il naso inspirando forte e lì il suo profumo si sente ancora dolce e deciso.
Kate lo aveva gettato in uno scatolone in compagnia di un altro mucchio di roba di cui voleva disfarsi prima di partire.
“È solo un golfino Rick, non ti serve quello per ricordarti le cose passate insieme.”
Aveva detto prima di baciarti a seguito dei tuoi tentativi di farla desistere dal buttarlo.
All’inizio avevi pensato che avesse ragione, ma poi, di soppiatto, dopo che si era chiusa in bagno e avevi sentito l’acqua della doccia scorrere, lo avevi prontamente recuperato e nascosto in quel cassetto.
Ci tenevi troppo.
Lo aveva indossato la prima volta che eravate usciti, il giorno del vostro primo bacio come coppia ufficiale dopo quella piovosa notte che vi aveva trasformato in un noi, durante la prima cena in famiglia.
Tutte quelle volte che vi eravate accarezzati, abbracciati, tenuti stretti, baciati con dolcezza mentre lei lo indossava...
Riesci ancora a ricordare la sensazione delle tue mani quando lo sfioravano, la lentezza con cui lo slacciavi per toglierglielo prima di lasciarlo cadere sul pavimento.
No, decisamente quello non è un semplice golfino e mai potrà esserlo. Sono trama e ordito che si intrecciano tra loro formando ricordi solidi e indelebili che sanno di voi.