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Autore: B Rabbit    29/09/2013    1 recensioni
Sbatté le palpebre, meravigliato, il guanciale ancora a mezz’aria, e dopo qualche secondo di silenzio, le labbra si aprirono in un largo sorriso.
«Lavi!!»

[Attenzione! Alto contenuto di fluff - o almeno per moi - .]
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Allen Walker, Nuovo personaggio, Rabi/Lavi
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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La felicità in sterline




Le palpebre calate tremarono appena, e le sopracciglia bianche si aggrottarono lievemente.
Il ticchettio impertinente della sveglia si insinuò nella sua fragile coscienza, gonfiandosi fastidiosamente.
Serrò d’istinto la manina destra, e i suoi sensi realizzarono solamente in quel momento la morbidezza e la fragranza del guanciale bianco che lo ospitava.
Saggiò compiaciuto la stoffa pulita del cuscino e sorrise felice, strofinando la guancia contro la trama.
Un altro odore si miscelò al precedente, pizzicandogli piacevolmente le narici. Inspirò due volte, brevi, poi una più profonda.
Pioggia…
E il forte picchierellare si concretizzò nella sua percezione, tamburellando contro il suo orecchio come sulla finestra socchiusa e appannata.
Si rigirò sotto le coperte e si sdraiò sul fianco destro, sospirando nell’attimo in cui abbandonò nuovamente il capo sul cuscino.
Infilò la mano destra sotto il guanciale, e ad un tratto il piccolo Allen mugolò sorpreso.
Aprì subito gli occhioni grigi e si sedette immediatamente sul materasso.
Strinse fra le manine la stoffa del cuscino e, assottigliando le labbra chiare, lo sollevò in un istante.
Sbatté le palpebre, meravigliato, il guanciale ancora a mezz’aria, e dopo qualche secondo di silenzio, le labbra si aprirono in un largo sorriso.
«Lavi!!»
Si udì un versetto di sorpresa provenire fuori dalla cameretta e, annunciato da dei passetti veloci, un bambino dai capelli rossi entrò nella stanza, facendo quasi sbattere la porta contro la parete gialla.
«Allen, ma cosa - » ma fu subito zittito dall’amichetto, che raggiante gli mostrò la sorpresa trovata.
Due monete di diversa grandezza e dal metallo consunto spiccarono dai palmi aperti del più piccolo.
«Tre sterline?» chiese il rossino, e Allen annuì con decisione.
«La fatina dei denti è venuta!» esclamò poi lui, con voce allegra – e Lavi sorrise dolcemente, intenerito dallo spazietto vuoto lasciato risaltare distrattamente dall’enorme sorriso di gioia.
«Oh, e mi ha dato anche questa!» aggiunse, e il più grande afferrò dalla mano dell’altro il piccolo foglietto giallo a righe.
«”Caro Allen”» iniziò a leggere, e il più giovane si accucciò sulle proprie gambe, pronto ad ascoltare con attenzione il messaggio.
«”E’ stato doloroso perdere il dentino?”» l’undicenne alzò gli occhi dalla lettera, e rise nel vedere il piccino scuotere energicamente la testa. «”Ti devo ringraziare, perché non avevo mai visto un pezzo così bello, ed ora ne posseggo uno! Grazie mille!”»
Allen sollevò le braccia in alto, contento, e si lasciò cadere fra le coperte, calde e accoglienti.
Lavi sorrise e, intascato il foglietto, raggiunse l’amico sul materasso, stendendosi al suo fianco.
«Davvero bravo, complimenti» disse il più grande, e il bimbo si voltò verso di lui, guardandolo negli occhi verdi.
«Davvero?» domandò con voce tenue e sottile. Lavi annuì di rimando e si girò anche lui, arruffandogli i capelli bianchissimi.
«Certo!» rispose, ridacchiando ai mugolii dell’amico. «Continua così, magari renderai felice la fatina»
Gli occhi argentati si illuminarono, e Allen scosse il capo due volte.
Il rossino rise ancora, e prima di poter aggiungere altro, una voce femminile si levò in aria, richiamando la loro attenzione.
«Allen! Tua madre ha chiamato! Ha detto che fra due orette verrà a prenderti!» I bambini si sedettero sul materasso e guardarono l’uscita della cameretta, dove subito dopo comparve una donna, che si appoggiò sulla cornice chiara della porta.
«Vieni a fare colazione, su, e dopo Lavi ti darà una mano con la borsa»
I due piccoli si scambiarono un’occhiata – il ragazzino annuì, e il bimbo arricciò le labbra in un sorriso – .
Allen gattonò sul materasso e, sceso dal letto, uscì fuori dalla stanza, salutando la madre dell’amico con un movimento veloce della mano.
La donna posò gli occhi sulla figura del figlio.
Sorrise.
«Da quanto hai la tiara dei dentini caduti?» disse divertita, incrociando le braccia al petto, e Lavi si irrigidì.
«Beh…» il ragazzino si scompigliò appena i capelli, imbarazzato.
La madre rise argentina e si allontanò dalla porta, avvicinandosi ai piedi del letto.
«E’ stato un gesto davvero carino» pronunciò dolcemente, carezzando la guancia morbida dell’undicenne. «Bravo il mio ragazzo»
Al bambino sfuggì un risolino, e la donna di unì a lui, ridendo sommessamente.
Gli prese il visino fra le mani gentili e delicate, e gli scoccò sulla fronte bianca un bacetto.
«Vai a fare colazione, Allen ti aspetta»
Il rossino annuì e balzò giù dal letto.
La madre lo seguì con lo sguardo e, rimasta sola nella stanzetta, sorrise di nuovo. «Già, bravo ragazzo…»

















Hola!
Cosa ne dite?
Allen non è così puccio? Awww ~ ♥
Ok, è da tanto che non scrivo, e mi sentivo una schifezza a furia di non toccare il pc.
Ed ora sto morendo di dolcezza perché sto vedendo su aliexpress i peluche dei pokemon con mio fratello - via telefono - .
Vi lascio sto morendo di dolcezzaaa. Bye ♥

  
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