Mi butto sul letto,a pancia in su,cn la tv accesa che provoca un lieve mormorio
Calma,ho bisogno di cose calmanti.
Prendo il mio tablet e cerco la canzone più lenta e convolgente che ho,la metto al massimo e Mi immergo in quelle note. Chiudo gli occhi e penso,penso a tutto Riapro gli occhi e osservo il soffitto,colorato dalle immagini che la tv riflette. La vita è bella,continuo a ripetermi,come per convincermene.
Ed è vero,ma è anche difficile.
Il mio cervello o forse il mio cuore trovano immediatamente quell'argomento e sento nuovamente quel dolore sordo trapassarmi, come un assenza che provoca ancora più dolore di una presenza spinata. Le ginocchia tremano anche se non devono sostenere il mio peso,mentre quasi mi arrabbio perché non ricordo nulla.
Non ricordo nulla, ma sento tutto, perché lui è vivo,lo so, lo sento,nel mio cuore e vicino a me.
Chiudo gli occhi, non per ricacciare le lacrime, ma per farle scorrere ancora. Io non capisco tutte quelle persone che pensano che piangere non serve a niente, per me piangere ogni tanto fa bene, ti aiuta a liberarti, perché è come se assieme a quelle lacrime i miei pensieri scivolassero silenziosi sulle mie guancie e poi sul materasso,che li assorbe. Mi manchi.
Sì, mi manchi,anche se in un modo o nell'altro ci sei.
Ma sai, ogni tanto mi piace immaginarti qui, vicino a me fisicamente, noi due che ci dividiamo la stanza e litighiamo anche.
Qualche volta mi sento egoista quando penso che ho passato brutte cose, perché ci sono persone che hanno passato di molto peggio o che lo stanno facendo.
La musica finisce e io nemmeno me ne accorgo, quando si è spenta, quando sono successe così tante cose?
Chiudo gli occhi e dentro la mia mente urlo, forse un urlo di liberazione, finalmente.
Mi manchi,fratellino,ma non ho mai smesso di volerti bene.