Immaginate; deserto di sabbie color sabbia, un caldo da deserto con sabbia di color sabbia, mezzogiorno con 50°C, umidità 3.5%, niente vento, niente ombra. Solo dune a non finire per chilometri e nessun percorso da seguire. E siete lì, con uno straccio in testa e quasi niente addosso che camminate a fatica nelle sabbie roventi. L'acqua è finita già da qualche ora e iniziate a sentirvi oltremodo disidratati. Ad un certo punto vi accorgete che la sabbia sotto i vostri piedi è più fesca del normale e sentite un lieve rumore, come se ci fossero degli ingranaggi in movimento sotto quella sabbia più fresca. Non fate in tempo a chiedervi il perché che siete già in caduta libera verso quello che sembra l'equivalente della tana del Bianconiglio. E continuate a cadere per una ventina di secondi prima di rallentare la velocità di caduta. Sopra di voi si è richiusa l'apertura ed è il buio più totale. Ora l'ambiente cambia completamente; fa fresco (16-17°C) ed molto umido, il pavimento in pietra liscia è leggermente scivoloso e siete preoccupati sul dove possiate mai essere capitati. Ma ecco in lontananza nell’oscurità una fioca lucetta, come se in un cielo notturno ci fosse una sola stella da ammirare e da seguire. Fate un passo in quella direzione e comincia a delinearsi per terra una percorso costituito da due linee parallele che si illuminano andando avanti nella loro direzione e scomparendo man mano che si prosegue. Le seguite dovunque esse vi stiano guidando nel buio più totale. Dopo aver camminato per un po’ improvvisamente si spengono e dopo pochi secondi l’intero pavimento in pietra si illumina delineando una serie di motivi circolari che hanno un centro più luminoso ad un centinanio di metri alla vostra posizione. Incuriositi vi incamminate verso il centro ed ad ogni passo il terreno sotto i vostri piedi diventa più caldo e tutto il disegno ruota intorno a quel centro, cambiando anche il motivo in modo spettacolare. Arrivate al centro e il disegno intorno a voi è cambiato fino a creare una serie di cerchi concentrici che diventano sempre più luninosi e più ravvicinati. Una forza vi trattiene paralizzati in piedi con le braccia aperte e non riuscite a muovere un muscolo. Intanto il terreno sotto i vostri piedi diventa rovente e la luce è così intensa che siete costretti a chiudere gli occhi. Proprio quando il dolore diventa insostenibile, tutto cessa e cadete stravolti a terra, con un respiro affannoso. Ma qualcosa è cambiato; aprite gli occhi e vi accorgete di essere finiti in un altro sistema. Questo non ha più lo schema del deserto, qui l’aria è rarefatta e fate fatica a respirare, alzate gli occhi al cielo e vedete due soli, uno rosso e molto luminoso e l’altro blu e piccolo, configurati come stella doppia. Sentite di essere nel posto giusto. Il panorama è una distesa di rocce aguzze e colline che si erigono a 45° come spine nere verso il cielo, alcune puntano in un verso, altre in quello opposto, ma hanno tutte la stessa direzione. Seguire la luce è stato il miglior modo per proseguire fino a questo punto, quindi vi incamminate in direzione dei soli, che ormani stanno calando su quel pianeta inospitale. Diventa notte, ma è una notte diversa da quelle a cui siete abituati; la vicinanza a così tante stelle fa si che non sia del tutto notte. Deducete di essere finiti molto vicini al Centro.