RUNNIN'

Dean correva velocemente. Stringeva i denti e cercava di ricacciare indietro quelle lacrime che, inesorabilmente, gli solcavano il volto.

Era lacerato, il cacciatore...lacerato dalla sofferenza.

Era la sua anima a soffrire.

I ricordi di qualche istante precedente erano come dei flashback dolorosi. Un dolore paragonabile solo ai ricordi dell'Inferno.

Aveva preso la decisione giusta, ne era certo.

"E allora perché fa così male?"

Come sempre, aveva reagito d'impulso, ma questa volta non se ne pentiva. Lo aveva fatto per il bene di Castiel, solo così l'angelo avrebbe capito. Eppure, mai in vita sua il cuore gli aveva fatto così male.

"È per il suo bene" si ripeteva di continuo come un mantra. Dean stava scappando, aveva bisogno di correre, lasciandosi alle spalle una parte di se'.

Dopo tutta la sofferenza patita negli anni, dire "addio" ad un amico, era la cosa più dolorosa in assoluto.

"È per il bene di Castiel"

Stava correndo, Dean... stava scappando dal suo cuore.

Castiel era stato l'unico a capirlo. Gli era bastato uno sguardo. Quando si erano incontrati per la prima volta, l'angelo aveva impiegato mezzo secondo per capire che il cacciatore sentiva di non meritare di essere salvato dall'Inferno. Diversi anni dopo, la situazione si era capovolta, con Castiel che pensava di non meritare di uscire dal Purgatorio.

Avevano lottato insieme per anni, tanto che Cass era diventato un membro della famiglia, al pari di Sammy e Bobby... e forse qualcosa di più.

Ma quando aveva confessato a Dean il suo grande desiderio, il cacciatore non aveva potuto far altro che rinnegarlo.

Non poteva...

Non era giusto...

Dean sapeva di aver fatto la scelta migliore, ma il dolore di aver perso, probabilmente per sempre, un amico unico come Castiel, era enorme. Non poteva far altro che soffire in silenzio.

Era scoppiato un violento temporale, quindi il cacciatore era sicuro che, nonostante stesse piangendo, le sue lacrime non si sarebbero distinte dalla pioggia.

E si vergognava Dean, si vergognava di piangere. Non era da lui... un cacciatore non deve piangere, deve stringere i denti e lottare con tutto se stesso per difendere le persone, anche recando loro una sofferenza momentanea, per salvar loro la vita.

Ed era la parte più difficile del lavoro, la comprensione.

Poco prima

« Dean » l'angelo attirò su di se' l'attenzione del cacciatore « Ho preso una decisione... » mormorò.

Dean avrebbe voluto fare una battuta sagace, ma il tono con cui Cas aveva parlato, non lasciava presagire nulla di buono, così si limitò a guardarlo, preoccupato.

Cas prese un bel respiro e fissò negli occhi il maggiore dei Winchester.

« Ho deciso di cadere » annunciò.

In lontananza risuonò un rombo di tuono.

Stava per scoppiare un temporale.

« Tu... cosa? » boccheggiò Dean, sbarrando gli occhi.

Non riusciva a credere che quelle parole uscissero fuori proprio da Castiel. Ne aveva passate tante, ma perdere la Grazia...

« Ho detto che ho scelto di cadere »

Le sue iridi non erano mai state più intense di quel momento.

« ... per te » aggiunse, senza il minimo imbarazzo.

Dean lo guardò, sbalordito.

« Cas ma che stai dicendo? »

« E' l'unico modo per starti vicino... non aver alcun vincolo angelico »

Il cuore di Dean perse un colpo.

E in un attimo, le parole di Anna gli rimbombarono in testa.

"E' molto doloroso... è come se provassi ad estrarti un rene con un cortello"

Castiel voleva cadere per lui...

Ma per Dean, la decisione di Castiel aveva troppi punti in sospeso... implicavano una serie di scelte che il cacciatore si sarebbe portato dietro a vita.

Castiel avrebbe perso i suoi fratelli angeli... avrebbe perso i suoi poteri e tutto per lui.

Era un peso troppo grosso da portare per Dean.

"Un giorno potrebbe rinfacciarmelo" pensò amareggiato.

Per quanto si sforzasse, non poteva negare che tra lui e Cass ci fosse del feeling ma... era davvero disposto a vedere il suo angelo rinnegare tutto per averlo accanto?

"C'è sicuramente un'altra maniera" pensò, stringendo i denti.

« Non voglio » mormorò freddo.

Cas sgranò gli occhi e lo guardò, confuso.

« Cosa non vuoi? »

« Che tu cada »

« Perché? » domandò, con il suo tono curioso e infantile che faceva sempre sorridere il cacciatore.

L'angelo si avvicinò di un passo, allargando le braccia. D'istinto, Dean si tirò indietro.

« Perché? Dean, ne abbiamo passate tante... davvero non vuoi che io ti stia più vicino »

Il cuore di Dean perse un battito. Il tono di voce dell'angelo era carico di sofferenza.

Castiel colse quel momento di indecisione e fece un altro passo verso il cacciatore.

"No, non voglio che Cass soffra ancora"

Dean tirò fuori la pistola « Non costringermi a farlo Cass ». La sua voce risuonava dura, seria. Stava puntando l'arma contro l'unico essere al mondo che lo capiva e che era disposto a patire le peggiori sofferenze per vivere umanamente con lui.

Ora che l'angelo era stato riammesso in Paradiso, che aveva riavuto l'amore dei suo fratelli... permettere che una creatura celeste, un essere puro venisse macchiato in un mondo di perdizione... no, non lo avrebbe permesso.

Castiel fece una mezza risata triste « Ci siamo già passati... sai che i proiettili non mi fanno nien... »

« Ho preso questi proiettili dai demoni... hanno sciolto la spada angelica » disse, con un ghigno diabolico.

« Tornatene in Paradiso, Castiel » ordinò, caricando l'arma.

« Non mi sparerai, Dean » disse con freddezza Castiel, ma non appena pronunciò quelle parole, dalla pistola partì un colpo che mancò per un pelo la spalla destra dell'angelo.

« Perché? » domandò con profonda sofferenza Castiel, prima di volare via.

La strada rimase vuota.

Il cuore di Dean venne stretto in una morsa dolorosa. Lo aveva allontanato... forse per sempre.

Delle piccole goccie di pioggia cominciarono a picchiettare sulla strada. Un rombo di tuono e la pioggerellina si fece più violenta.

Dean si voltò e cominciò a correre.

"Mi dispiace Cass, ma non voglio che tu soffra ancora" pensò, mentre le sue lacrime di dolore si confondevano con la pioggia incessante.

Correva senza sentire la fatica perché ormai aveva perso una persona estremamente cara... una parte del suo cuore.

Dean era entrato nella sua amata Impala e aveva cominciato a bere. L'alcool sembrava scivolargli senza dargli quel torpore in cui sperava.

Ringraziava il fatto che Sammy fosse a caccia per non dover piangere davanti a lui.

Aveva trovato una bottiglia di Whisky e l'aveva quasi completamente finita.

La sofferenza gli mozzava il respiro.

"Dio Cass" pensò, prendendo a pugni il volante.

Amava l'angelo, per quanto gli bruciasse ammetterlo non poteva negarlo.

Sentiva un vuoto incolmabile all'altezza del petto. Il cuore gli batteva all'impazzata.

Soffriva, ma questa volta non sarebbe stato Castiel a salvarlo dal baratro.

Era una caduta libera infinita.

« Scusami » mormorò, tra un singulto e l'altro mentre, finalmente, scivolava tra le braccia di Morfeo.

Angolo dell'autrice:

Ciao a tutti! Per prima cosa, mi scuso se questa one-shot non è un gran che...ho avuto l'idea ascoltando la canzone di Adam Lambert "Runnin" - che adoro - (http://www.youtube.com/watch?v=HYMFixctzQo)

Questa volta non posso usare la scusa del "è la mia prima fan fiction in questo fandom" quindi... uffa! Vabbé, ma è la mia prima Destiel, quindi sono perdonata? Ditemi cosa ne pensate con una recensione, sono curiosa. Siate clementi xD

Un abbraccio,

Ladyvampiretta