Erano svariati giorni che lui non si faceva vivo.
Era partito assieme al suo Exceed per una missione particolarmente difficile e, nonostante stesse tardando a tornare,
nessuno sembrava essere particolarmente preoccupato per lui. Tranne una persona.
La giovane scripter picchiettava nervosamente la penna sul tavolo, si mordicchiava le unghie e sospirava.
Avevano tutti notato la sua agitazione, ma non osavano rassicurarla. Si sarebbe certamente arrabbiata.
Finiva sempre così, lei che attendeva impaziente e lui, immancabilmente, che tornava trionfante e le lanciava un'occhiata fugace.
Poi si andava a sedere sulla poltrona più vicina a lei, senza neppure salutarla.
«Bentornato.» «Grazie.»
Si limitavano a dire, senza neppure guardarsi negli occhi, per poi fingere di non aver aspettato quel momento per giorni interi,
in trepida attesa.