Mi guardo intorno e non vedo nessuno
la vita è solo una colonna immensa di fumo.
Le fiamme dilaniano ma non ti finiranno mai
le vittorie agrodolci, le sconfitte al veleno.
Fuga senza uscite d'emergenza,
la terra t'inghiotte ingorda e senza pietà.
Infierisci, allora, fino in fondo
trancia col colpo di grazia questa corda che non suona,
gabbiano che non sa volare
e contempla orizzonti troppo lontani.
Con le ali spezzate non ci fa niente nessuno
siamo uno nessuno e centomila
quando urli nel vuoto sei sempre da solo.
Echi sgraziati in una caverna,
scarabocchi rossi
segni di morte.
Cado in un tombino, non voglio essere svegliata.
La vita mi spezza
non mettetemi a posto, che non serve a nessuno.
Siamo echi nel vuoto che non tornano al mittente
siamo lo scarto del bello
il graffio di penna su un foglio sbagliato.
La tanica di benzina non ancora usata
per appiccare l'ennesimo incendio.
Destinati a corrodersi, ma spegnersi mai.
Tranciami le gambe, non mi opporrò.
Siamo solo l'ennesima poesia,
che nessuno capisce.
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Volevo aggiungere altro, cercare quel minimo di calore che l'esistenza non concede. Ma in fondo non importa.