damon e elena
Maybe if you and i had met first...
“-Lo amo, Damon. È entrato nella mia vita in un momento in cui avevo bisogno di qualcuno e mi sono innamorata di lui immediatamente.
E nonostante quello che provo per te, io… Non mi sono mai dimenticata di lui.-
-Ehi, lo capisco. È Stefan. Sarà sempre Stefan.-"
Klaus era morto, Alaric era riuscito a pugnalarlo; non che me ne
importasse qualcosa ma, se Klaus era davvero colui che ci aveva creato,
sarebbe stata la fine, per tutti.
Anche i vampiri sono destinati alla morte ma l’ultima cosa che
desideravo era morire da solo. Elena era diretta da Stefan, non avrei
potuto dirle addio, non avrei potuto dimostrarle il mio amore per
l’ultima volta. Lo capisco, io sono quello cattivo, io sono il
vampiro senza cuore, quello egoista che uccide la gente per
divertimento; ma nessuno merita di morire da solo, in un vecchio
magazzino abbandonato. Sì, la solitudine si era impossessata
avidamente del mio corpo, della mia mente, della mia anima.
Malinconia, tristezza… Erano tutte le emozioni che provavo in
quel momento, eppure, io ero definito il vampiro dal cuore di pietra.
Come potevo sentire tutte quelle strazianti sensazioni se non avevo un
cuore? Nessuno fin’ora, a parte Rose, si era accorto che la mia
era solo una corazza, una protezione, uno scudo, mi proteggeva dal
dolore che, dopo la delusione di Katherine, non volevo più
provare. Non avevo mai spento le mie emozioni, neanche nei miei periodi
più oscuri, avevo soltanto imparato a tenerle da parte, a
nasconderle, in modo da apparire forte, ma non lo ero, non lo ero per
niente. Le lacrime percorrevano lentamente le mie guance e non riuscivo
a frenarle. L’idea di morire quel momento, in quel modo, mi
distruggeva.
Ricordai le parole di Elena. “Forse, se ci fossimo incontrati prima…”.
Un ricordo riaffiorò nei miei pensieri e rividi il nostro primo
incontro quando con egoismo, io le cancellai la memoria.
Quello era stato il mio più grande errore, se le avessi permesso
di ricordare quel giorno, magari, forse, in quel momento di estrema
tristezza sarebbe stata con me.
Mi asciugai le lacrime, nonostante la malinconia regnasse nella mia
mente, riuscii a frenarle. Non avevo mai provato così tante
emozioni in un giorno solo. Nel mio ultimo giorno, avrei preferito
provare felicità, amore, gioia. Speravo con tutto il mio cuore
che quella porta dinanzi a me si aprisse e che qualcuno si sedesse al
mio fianco, scacciando via la solitudine, come io avevo fatto con Rose
e Alaric. Quella era la prova che, l’egoismo che tutti
percepivano in me, fosse inesistente.
Se mai avrei superato quel giorno, lo avrei ricordato per tutta la mia vita.
Certe emozioni, anche se spiacevoli, non si dimenticano mai.
NB: La storia partecipa al contest "Tu chiamale se vuoi, emozioni." di AlbionMay nel nostro gruppo facebook Io scrivo su EFP.