Serie TV > Merlin
Segui la storia  |       
Autore: Silhouette    01/10/2013    0 recensioni
Una giovane ragazza che scopre di avere qualcosa di speciale, qualcosa di magico, che giunge a Camelot per scoprire il suo destino..
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Violet si stava avvicinando a Camelot rimirando il castello e la luce che si rifletteva sui vetri delle finestre. Arrivata all’ingresso della città il brusio della gente che si aggirava tra i banchi le venne incontro come un caldo benvenuto, le risate dei bambini risuonavano nell’aria e si sentiva come a casa. Scese da cavallo e si avviò verso il castello, facendosi trasportare dai profumi che riempivano l’aria, dando uno sguardo alle stoffe e agli oggetti che erano esposti sui banchi: un’infinità di oggetti dai colori vivaci e dalla provenienza esotica. I bambini correvano vivaci e pieni di gioia per le vie diffondendo allegria nell’aria; vedendoli giocare a Violet spuntò il sorriso, si ricordò dei piccoli che giocavano ad Edoras, i figli delle donne che servivano al castello e che lei intratteneva nei suoi momenti buchi per evadere dalla noia.
Camminando per il mercato vide una donna a cui erano cadute alcune mele, per gentilezza si chinò a raccoglierle e nel gesto il cappuccio del mantello le si calò sulla testa. Questo semplice gesto era stato una pura fortuna per lei perché quando si rialzò per poco, non fece cadere di nuovo le mele. Davanti a lei erano passati due uomini a cavallo e dallo stemma sulle loro selle capii che erano emissari di suo padre, questo la fece tremare ma subito si riprese. Restituii le mele alla donna e s’incamminò in modo cauto verso il castello.
Quando giunse davanti al castello si sentii sbiancare, quelli che erano giunti a Camelot non erano semplici emissari ma Richard e il suo scudiero. Richard era il primo soldato del re e aveva sempre fatto di tutto per compiacere suo padre per poter un giorno aspirare alla sua mano. Violet si avviò con cautela verso le stalle per nascondere Leaf perché anche lui sarebbe stato troppo riconoscibile agli occhi degli emissari. Nessuno si accorse di lei e raggiunse le stalle in tutta tranquillità, sistemò Leaf in uno degli scomparti più isolati perché desse meno nell’occhio. Mentre gli toglieva la sella pensò che era meglio cambiare il colore del manto e con una leggera carezza lungo il dorso, il manto di Leaf si tinse del nero della notte.
Stava nutrendo Leaf quando sentii delle voci venire verso la stalla. Senza pensarci prese la sella e diventò invisibile, appena in tempo per l’arrivo di Richard e del suo scudiero.
- Speriamo di ritrovarla- disse Rick, lo scudiero di Richard
- Sarà il capriccio di una ragazza, non sarà neanche giunta a Camelot. Vedrai che in poco tempo arriverà e vorrà solo tornare a casa- disse Richard con non curanza mentre il suo scudiero sistemava i cavalli
Il suo commento non era molto piaciuto a Violet, il fatto che la ritenesse una ragazzina viziata che non aveva niente di meglio da fare che scappare era davvero troppo.
- E quando l’avremo trovata torneremo a Edoras. Senza fretta per rispettare i ritmi della principessa- disse con un sorriso malizioso
- Cosa intendi?-
- Intendo che prima di riportarla al padre, che sarà molto riconoscente con chi gli riporterà la figlia, voglio passare del tempo con colei che presto diventerà mia moglie-
Questo era troppo per Violet! Se non fosse stato per il fatto che non voleva essere scoperta gliene avrebbe dette quattro, ma doveva restare nascosta. Con un leggero gesto della mano fece muovere un secchio che si trovava su uno scaffale sopra Richard che gli cadde in testa e Violet dovette contenersi dallo scoppiare a ridere. Si allontanò alla ricerca di un ingresso di servizio per raggiungere Gaius e vide Merlino entrare da una piccola porta di legno non lontano da lei. Lo seguii in uno stretto corridoio che terminava con una porta nella quale Merlino entrò.
Violet non sapeva se entrare o no, sentendo la voce di Gaius dietro la porta, per la presenza di Merlino ma dopo qualche secondo Merlino corse fuori dalla porta per sparire oltre la porta di legno da cui era entrato. Decise quindi che quello era il momento migliore per entrare e parlare con calma a Gaius. Aprii delicatamente la porta senza fare troppo rumore e una volta dentro la chiuse con più forza. Il rumore della porta che si chiudeva fece voltare Gaius che si vide apparire davanti agli occhi Violet.
- Violet- disse Gaius andandole incontro e abbracciandola
- Gaius- disse Violet appoggiando la sella e abbracciando il vecchio medico
- Sei riuscita a venire sana e salva-
- Già, ma il mio arrivo non è stato l’unico-
- Cosa intendi dire?-
- Che oggi sono arrivati anche due emissari di mio padre e non sono due semplici emissari ma Richard e il suo scudiero. Richard farebbe di tutto per riportarmi da mio padre per avere più possibilità di avermi in sposa- disse Violet sedendosi malinconica su una panca
- Questo non ci fermerà. Basta che tu non ti faccia vedere troppo in giro da Richard e ben presto se ne andrà da Camelot- rispose Gaius cercando di tirare su la giovane principessa
- Per prima cosa come giustificheremo la mia presenza qui?-
- Ti presenteremo come un giovane apprendista che soggiornerà qui a tempo indeterminato-
-Grazie mille Gaius- disse Violet abbracciandolo di nuovo
In quel momento entrò nella stanza Merlino, Violet scattò in piedi e si trovarono a guardarsi senza sapere cosa dire
- Come promesso ci siamo rivisti a Camelot- disse Violet
- Cosa ci fai qui?- chiese Merlino sorpreso di rivederla così presto
- Sono qui come apprendista di Gaius…in entrambi i sensi- disse Violet abbassando il tono di voce alla fine della frase
- Benvenuta- gli disse Merlino stringendogli la mano
 
 
 
Violet si era sistemata in una stanza vicino a quella di Merlino e stava tritando delle erbe quando Gaius le si avvicinò con un cestino
- Potresti andare a prendermi delle erbe nel bosco fuori dalle mura?-
- Certo, quali devo prendere?-
- Sono scritte tutte qua- le disse porgendole un pezzo di carta
Si mise il mantello, calò il cappuccio sulla testa e, preso il cestino, diventò invisibile. Avviandosi cautamente fuori dalla porta decise di passare a trovare Leaf. Il suo amato cavallo se ne stava tranquillo a mangiare del fieno e fu molto contendo della sua presenza, per quanto invisibile Leaf riusciva comunque a vederla. Decise di non perdere troppo tempo e di incamminarsi verso il bosco.
 
 
Tra le vie non c’era quasi nessuno. Qualche bambino che ancora giocava, dei cavalieri che facevano un giro per il villaggio e alcune donne che scambiavano quattro chiacchiere davanti alle loro porte. Violet s’incamminò verso l’ingresso della città e poi verso il limite del bosco.
Nel bosco regnava un silenzio di pace, rotto ogni tanto da qualche uccello che spiccava il volo dal proprio nido. Un silenzio che a volte faceva quasi venire i brividi a Violet, era come se avesse una sensazione di pericolo che le opprimeva l’anima.
Cercò di concentrarsi e lasciar stare le proprie ansie per il momento. Lesse il nome delle varie piante che Gaius aveva segnato e si mise alla loro ricerca. S’incamminò su per il pendio, aggrappandosi ai rami più bassi degli alberi, osservando con attenzione tutte le piante che vedeva. Riempì con velocità il cestino con tutte le erbe che erano sulla lista e decise di tornarsene al castello.
Si era appena voltata per tornare indietro quando vide non molto lontano da se un’ombra nera che fluttuava nell’aria. Cercò di capire che cosa potesse essere ma non riuscì a capire cosa potesse essere. Restò a fissare quella presenza oscura e sentiva la sua anima divenire sempre più cupa. A un tratto l’ombra scattò nella sua direzione. Non si aspettava quest’azione e l’unica cosa che riuscì a fare fu creare un muro d’aria per respingerlo. Il muro non ebbe il minimo effetto e l’ombra si avventò su Violet.
Violet si sentì mancare, sentiva le sue forze che lentamente l’abbandonavano e vedeva tutto diventare sempre più oscuro. L’ombra sparì alle sue spalle e Violet giacque esanime sul tappeto di foglie del bosco, invisibile agli occhi di tutti.
 
 
 
Writer’s corner: salve a tutti, sono tornata. Lo so che è passato molto tempo ma avevo un po’ lasciato da parte questa serie, adesso l’ho ripresa e ho intenzione di continuare anche se non seguirò la serie ma andrò per la mia strada ;) spero che questo capitolo vi piaccia e non trattenetevi dal recensire =) un bacio
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Merlin / Vai alla pagina dell'autore: Silhouette