Lettere
d’amore.
Di
Lory & Alan
Caro Trunks,
ti scrivo per
cercare di riprendere il controllo di me stessa, per tentare di
reprimere
questo vasto spazio di dolore che mi lacera il petto.
I miei
occhioni neri fissano il foglio e sono lucidi; all’improvviso
ho freddo, mi
sento troppo sola.
Quando ti
penso mi sembri così lontano, a volte: irraggiungibile, ma
ciò nonostante sento
ancora vive le sensazioni che m’hai donato ieri sera, un
susseguirsi
d’emozioni, un intreccio di sentimenti.
Il sapore delle tue labbra virili si è impregnato sulle mie, le tue mani esperte strette sui miei fianchi hanno lasciato un segno.
L’estasi di
avvinghiarmi ai tuoi
muscoli forti continua ad accendermi il sangue, e non riesco a
dimenticare il
ritmo dei tuoi movimenti e l’ondata di piacere
dell’orgasmo.
Ti amo.
Cerco di
soffocare un singhiozzo; è illecito piangere per una come
me, che ha combattuto
aspre battaglie, che si è sempre mostrata forte,
imperturbabile, ma che in
fondo è molto fragile.
Ci era sembrato realizzabile abbandonarci alla passione.
L’intensità del tuo sguardo
mi ha liberata da ogni briciola di pudore, il desiderio di te era
diventato
incontenibile; non potevo più starti lontana e volevo che
potessi tenere il mio
cuore nelle mani.
Così
è stato…
Ci siamo
scambiati tenerezze, sospiri, dolci parole e dopo siamo rimasti
sdraiati per
lungo tempo sull’erba folta della radura, sotto un tetto di
stelle, aspettando
il nascere dell’alba e ascoltando lo stridere delle cicale.
Abbiamo
abbattuto quell’impalpabile muraglia che ci separava;
appartenerti era la più
proibita delle mie fantasie, sentire il tuo sesso dentro il mio.
Ti
voglio.
Sì,
dovrei
essere felice, soddisfatta, esaudita, tuttavia ora mi ha colto una
sfuggevole
malinconia, che mi obbliga a farti partecipe delle mie ansie.
E’ vero: non mi basta averti ogni tanto, possedere il tuo corpo nascosta nell’ombra.
Mi
sento un simulacro d’infelicità e non riesco ad
accettare una simile
situazione; mi riesce difficile e complicato rimanere chiusa in questo
bozzolo
di menzogne, mentre tu fingi d’amare lei ed io fingo
indifferenza, ma in realtà
mi sento logorare l’anima.
Non riesco a
pensare a lei fra le tue braccia, devi essere solo mio…
L’amore
è un
sentimento strano, spesso incomprensibile, molto coinvolgente che a
volte si
tramuta in dolore, ma che comunque vale la pena di vivere fino in
fondo.
Voglio stare
insieme a te, correre con te, stringerti, amarti, baciarti fino ad
impazzire di
gioia, senza dovermi nascondere. So che anche tu lo desideri e vorrei
che
trovassi il coraggio di confessarlo al mondo intero.
Voglio che lo
sappiano i miei genitori ed i tuoi, lo zio Goten, i tuoi dipendenti,
gli
allievi della mia palestra ed anche lei. Lei deve sapere.
Ti ho
idealizzato come l’essere più limpido che esista e
anche per questo ti ho
sempre amato, fin da ragazzina, quando eri solo un compagno
d’avventura.
Non deludermi
Trunks, non giocare con la mia esistenza, non farmi soffrire.
Rappresenti il
mio futuro, le mie fantasie, la vita stessa e non mi
rassegnerò mai a perderti,
però non posso accontentarmi della metà del tuo
cuore.
A volte vorrei
poterti dire che non ti amo più, che scoprissi dai miei
occhi che ti ho
abbandonato, come se mi fossi risvegliata da un sogno troppo lungo e mi
rifiutassi di soddisfare ancora la mia voglia di te.
Pensaci.
Non fare
quella faccia seria, per favore. Ti lascio riflettere, mio caro
presidente, e
torno ad allenarmi. A sferrare calci e pugni, ad esibirmi sicura e
spavalda
davanti ad un pubblico in delirio, celando il nostro segreto, il nostro
amore,
la mia insicurezza, reprimendo così anche il mio orgoglio.
Tua, Pan.
Continua
…
Chissà
cosa
risponderà il bel presidente …lascio a te il
compito di stupirci Alan, sono
certa che non deluderai le aspettative.
Alla prossima
lettera… e mi raccomando lasciate un commentino. ^^
LORIGETA
^^