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Autore: foolish____    02/10/2013    4 recensioni
Sono passati 10 anni dall'ultima volta che si sono visti e Katniss è preoccupata al pensiero di rincontrare Gale. Tutto tornerà come prima?
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gale Hawthorne, Katniss Everdeen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I Missed You, My Friend.


Sono agitata. Le mani mi sudano, tremano. Oggi lo rivedrò e non so che effetto mi farà. Sono passati dieci anni e sono successe tante, troppe cose. Strofino le mani contro le gambe, mi costringo a smettere di tremare.
Non essere stupida, Katniss. E' il tuo migliore amico.
No, era il mio migliore amico. Lo era prima che si innamorasse di me. Butto lo sguardo fuori dal finestrino del treno, osservo il paesaggio. 
Lo era prima che io mi innamorassi di Peeta. Un peso si fa largo nel mio petto, sospiro. 
Spero gli sia passata.

Una voce elettronica mi riporta alla realtà. Devo essermi addormentata. Quando torno coscente, mi rendo conto di essere arrivata. Il cuore inizia a martellarmi nel petto. Scendo dal treno e mi guardo attorno stupita. Il distretto 2 è così diverso da quando ero quì per il tour della vittoria. Tutto ora è colorato e sfavillante. Delle montagne mi si parano davanti e in lontananza scorgo quello che resta dell'Osso. 
Distolgo lo sguardo, cerco di non pensare a quello che mi ricorda quel luogo.
Troppo doloroso.

Gale mi ha scritto che mi avrebbe aspettato davanti al municipio, così mi avvio a passo spedito verso il centro del distretto. Osservo il mondo attorno a me, intanto. La gente è molto curata, hanno lo stile dei vecchi abitanti di Capitol City, sembrano felici. Mi stringo nelle spalle.
Buon per loro. Spero lo sia pure Gale.

Arrivo alla grande piazza del municipio e lo vedo, seduto su un gradino davanti all'edicifio, con le dita intrecciate che si studia la punta della scarpe.
Ho un tuffo al cuore.
Il cuore ricomincia a pulsarmi nel petto e accelero il passo verso di lui. Appena alza lo sguardo, gli angoli della sua bocca si alzano e io mi ritrovo a fare lo stesso. Ci abbracciamo, stretti. Oh, quanto mi sono mancate le sue forti braccia. Quanto mi è mancato il suo profumo. Oh, quanto mi è mancato il mio migliore amico. 
Sciolgo l'abbraccio e lo osservo per bene. Non è cambiato per niente, soltanto una nota grigia fra i suoi capelli castani che prima non c'era. Per il resto è il solito, vecchio Gale. Indossa una camicia bianca e una cravatta nera che lo rendono terribilmente elegante.

"Katniss." Mi prende le mani nelle sue, calde e me le stringe. "Mi sei mancata tantissimo."
Sorrido e una morsa mi stringe lo stomaco.
"Anche tu." Rispondo.
"Ehm...dimmi, come va?" Dice guardandomi bene negli occhi, leggermente imbarazzato. "Andiamo, raccontami un po' della tua vita. In fondo è da tanto che non parliamo, come...come..."
"Come ai vecchi tempi." Termino io al posto suo. Gale annuisce e ci sediamo sui gradini. 

Comincio a raccontagli quello che faccio, quello che sono diventata; gli parlo della mia nuova casa e gli confesso che ogni tanto vado ancora nei boschi e caccio: è una cosa al quale non posso rinunciare.
Gli parlo di tutto ma cerco di evitare l'argomento famiglia. Non vorrei che ci stesse male.
Improvvisamente mi fa una domanda che mi lascia a bocca aperta per qualche minuto.
"E Peeta? Peeta come sta?" 
"Beh..." Cerco le parole adatte da usare. "Lui sta benissimo, anche se ogni tanto gli incubi lo perseguitano ancora. Fortunatamente ha il suo lavoro che lo tiene occupato. Sai, è diventato pasticciere e ora ha un negozio tutto suo. Io lo aiuto di tanto in tanto...quando non sono occupata con i bambini, intendo."
Gale spalanca gli occhi, sembra stupito. 
"Avete dei figli? Davvero?" 
"Sì, due. Un ometto e una piccola donna. Li abbiamo chiamati Albert e Primrose, in ricordo di mio padre e della mia sorellina." Mi stringe una mano. "Sono fantastici, abbiamo imparato tanto da loro. Li amo, li amo tanto."
"Sei felice?" Nessuno mi aveva mai fatto questa domanda prima, per cui rimango spiazzata per qualche secondo, prima di rispondere. Ma non ho molti dubbi sulla risposta.
"Lo sono. Lo sono tanto. Peeta mi ama e lui mi fa stare bene. Lo stesso vale per i miei figli. Sono felice della mia nuova famiglia. Mi aiuta ad allontanarmi, pian piano, dagli Hunger Games e dai brutti ricordi della guerra." Rimaniamo in silenzio e poi mi abbraccia. Sa quello che intendo.

"E così tu vivi quì." Osservo sorpresa la sua villa. E' moderna, grande, con un enorme giardino: decisamente degna di questo distretto.
"Devi ammettere che mi sono sistemato bene anche io, vero?" Ride.
Quanto mi mancava il suono della sua risata. 
Rido a mia volta, felice di aver ritrovato questo suo lato che non mostrava mai facilmente.
"Vieni, ti faccio fare un giro della casa." Mi invita. Al suo interno, l'ambiente è caldo e accogliente. Predomina il mogano per i mobili e i muri sono pieni di fotografie. Non posso fare a meno di notare dei giochi, a terra. Non riesco a capirne il motivo, ma prima che possa chiedere spiegazioni, Gale ricomincia a parlare.
"Beh, direi che è giunto il momento di presentarti qualcuno." Si volta con un gran sorriso e fa un cenno. Da una porta compaiono una donna e due bambini. Il più grande avrà tre anni e corre incontro al mio amico, fino a saltagli in braccio; l'altro avrà qualche mese. 
Guardo bene la donna, il suo viso non mi è nuovo.
"Ciao, Katniss. Quanto tempo è passato?" Dalla voce capisco tutto. E' Johanna. Johanna Mason.
Non ci posso credere.
Ho gli occhi spalancati e immagino che abbia anche la bocca aperta, perchè Johanna me lo fa notare.
"Guarda che ti entrano le mosche." Ironizza. E' cambiata moltissimo, i capelli corti, le rughe che le invecchiano il viso e il pancione. Evidentemente è ancora incinta. "Sorpresa?"
"Beh, direi."
"Lo immaginavo." Si affretta a dire Gale. "Sai, ci siamo appena sposati. Lei si è trasferita in questo distretto cinque anni fa. Ci siamo rincontrati e abbiamo iniziato a uscire insieme."
"Da cosa nasce cosa e ora...eccoci qua." Termina Johanna.
Mi si apre un gran sorriso sul volto.
"Sono felicissima per voi, dico davvero!" Esclamo sincera. Mi avvicino alla bella famigliola e accarezzo il volto del figlio maggiore. "Come ti chiami, tesoro?"
"Finnick" Mi risponde incerto il piccolo. 
E' una fitta al cuore. Questo nome l'avrà scelto Johanna, sicuramente, per omaggiare il suo - nostro - carissimo amico.
"L'ho fatto per lui. Insomma, non voglio che venga dimenticato." Mi dice lei. Poi, Gale riprende, guardandomi dritta negli occhi.
"Invece questa piccola, si chiama Catnip. Perchè io non voglio dimenticare te." 
  
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