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Autore: PandoraGroovesnore    30/03/2008    7 recensioni
Ok.. premettendo che io non sò scrivere le Tropay e che tutto è nato per una scommessa persa ecco qui questa shot, dedicata alle Disneyane, Jud in particolare.. [..]Soffiò in alto, nervosamente, per togliersi le ciocche dorate, inondate di farina bianca, da davanti agli occhi, la quale, all'arrivo si sparse attorno al viso della ragazza, provocandogli un attacco di tosse. "coff coff" tentando di smettere di tossire si ricordò maledicendo di come era andata a finire in quella situazione..[..]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sharpay Evans, Troy Bolton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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don't leave my hand please

Se si parte da una buona intenzione

Doveva stare calma.. Doveva solo stare calma. Perchè se avrebbe  perso le staffe sarebbe andato ancora peggio, più di quello in cui già si trovava.

Guardò con orrore l'impasto di ingredienti che aveva addosso su i suoi preziosi abiti griffati ma sopratutto la torta, o meglio, quello che ne rimaneva, che avrebbe tanto desiderato porgerla a lui. Magari con qualche brillantino qua e là  e dei nastrini intorno, ma comunque, l'idea di base era di porgergli un dono fatto con le sue mani. Perchè anche Sharpay Evans era una ragazza con dei sentimenti, e quando voleva sapeva mettere benissimo da parte il suo egocentrismo in rosa Shocking, specialmente se si trattava di lui.

Soffiò in alto, nervosamente, per togliersi le ciocche dorate, inondate di farina bianca, da davanti agli occhi, la quale, all'arrivo si sparse attorno al viso della ragazza, provocandogli un attacco di tosse.

"coff coff"

tentando di smettere di tossire si ricordò maledicendo di come era andata a finire in quella situazione..

 

Quella mattina lei doveva essere semplicemente divina. Si era alzata alle 5 del mattino, per provvedere alla sua cura di bellezza quotidiana che quel giorno sarebbe stata impeccabile. Così tra bigodini e maschere facciali alla frutta, la biondina si preparava eccitata ogni minuto che passava dall'inizio delle lezioni. Perchè quel giorno era il compleanno di Troy. Del suo agoniato Troy Bolton, il ragazzo più bello e popolare, l'unico che con il suo sguardo di onde inoltrate la faceva sentire normale. Non la gelida regina dei ghiacci o la diva, lei con lui si sentiva Sharpay Evans. Ed era una cosa meravigliosa.

"Mamma, ti posso parlare un attimo?"

chiese guardando la donna che si infilava con maestria gli orecchini di perle con l'immagine riflessa nel grande specchio in decorazione barocca.

"Ma certo principessa, dimmi pure"

"Dunque.. Se tu volessi fare un regalo prezioso a papà.. Un regalo per stupirlo, dimostrargli l'affetto ti lega a lui, cosa gli faresti?"

"Mah di preciso non saprei.. ma comunque qualcosa, fatta da te, magari con impegno e amore, cosicchè lui capisca quanto gli voglio bene.."

Rispose la signora Evans guardando sottecchi la figlia che giocherellava nervosamente con le punte lavorate dei capelli color grano maturo.

"Ok grazie mamma"

Sharpay lasciò la stanza con un sospiro, riflettendo sulle parole della madre, mentre raggiungeva Ryan , il quale aveva notato incuriosito il particolare atteggiamento taciturno della sorella.

Arrivati alla East High, la biondina sparì subito dalla vista del fratello, non perdendo nemmeno un attimo, per mettere in atto il suo progetto per Troy.  Mentre le cheerleader accerchiavano Troy con i loro schiamazzi, facendo a gomitate tra loro, lei, reprimendo la tentazione di sgozzarle una ad una, andò a cercare la McKessy, poichè sapeva che frequentava gli stessi corsi del playmaker. Questa sorpresa, che la Evans gli rivolgesse la parola, gli consegnò l'orario senza batter ciglio, osservandola stranita mentre correva velocemente nel corridoio, evitando i wildcats che venivano dalla parte opposta.. Fece su e giù lungo i vari piani, ticchettando con le scarpe laccate, affinchè trovasse un "alibi" per poter saltare le lezioni, promettendo autografi e inviti in giro, a patto che nessuno sapesse di quegli accordi. E sopratutto Troy Bolton non sapesse che era passata di là.

Poi il suo giro continuò andando al club di economia domestica, dove, non con poca fatica ottenne il laboratorio, con pentole e fornelli.

Inizialmente contemplò per un quarto d'ora abbondante il ricettario di dessert sentendo le sue certezze crollare. Avrebbe mai potuto lei cucinare una torta commestibile, visto che  a malapena si versava l'acqua minerale alla mensa?

"E' per Troy" si disse tra sè, mentre si alzava le maniche della camicia di seta, guardando incerta gli ingredienti e la foto sulla pagina un pò sporca di ditate.

"E' per Troy.."

Cominciò, versando la farina, poi riuscì a superare l'ostacolo delle uova riuscendo a ottenere quei dannati 4 tuorli, dopo averne rotte 13, e man mano che proseguiva acquisiva maggiore convinzione e più sicurezza.

Si rese conto che doveva impastare il tutto perciò ripetendosi continuamente "E' per Troy" infilò le mani nel recipiente sentendo con orrore dei rimasugli infilarsi nelle unghie perfette. Ma provava anche divertimento, perchè stava facendo una cosa nuova e inaspettata, perché quel ragazzo che gli faceva battere il cuore era speciale, di conseguenza anche lei gli doveva qualcosa di speciale. 

Finita la base continuò nel fare la panna montata mischiando con pignoleria i singoli ingredienti e in seguito continuò alternando la pulizia delle fragole, con lo squagliare il cioccolato fondente nel pentolino, che sarebbe servito per la dedica finale scritta sulla torta.

Giunta quasi al termine, chiamo al cellulare Ryan, il quale si precipitò fuori dall'aula prima che la Darbus lo beccasse.

"Sorellina, ma dove ti sei cacciata?"

"Lascia stare Ryan, ti spiego tutto dopo, adesso ascoltami bene.. tra cinque minuti suona la campanella, tu chiami Troy e digli di venire da solo nel laboratorio di economia domestica. Mi raccomando, ciao."

troncò la gemella senza dargli il tempo di proferire altra parola. Comunque il biondino eseguì la richiesta di Sharpay come gli era stato chiesto.

Intanto quest'ultima si affrettava a guarnire la torta con il cioccolato, addrizzando con cura le fragole rosse immerse nella panna. Sentiva il cuore accellerare, alla ricerca delle parole giuste una volta incontrati i suoi occhi azzurri.

Purtroppo però appena richiuse la confezione legata con un nastro azzurro, dove vi era il dolce, la ragazza scivolò su dei frammenti di buccie d'uovo  e della farina che erano in terra, portandosi dietro il sacchetto di farina e il regalo di compleanno.

 

Con gli occhi che iniziavano a pizzicargli, e la rabbia salirgli dentro si destò dai suoi pensieri e proprio mentre si rialzava udì la porta aprirsi.

"Sharpay? Volevi vedermi?"

La voce del playmaker scatenò nella ragazza il panico, così, impulsamente, rimase in terra, nascosta dietro il bancone rosso, tentando di non fiatare e sperando con tutta se stessa che lui non la trovasse in quello stato.

Troy però, avanzò, avendo sentito un rumore, incontrando gli occhi color caramello di lei che in quel momento voleva solo sparire.

"Ehi, tutto apposto?"

chiese togliendogli il dolce da sopra le gambe e aiutandola ad alzarsi.

"Si..Cioè, no, insomma io.. Volevo solo farti un bel regalo per il tuo compleanno ed invece sò solo farmi trovare in uno stato pietoso, inondata di farina con i cocci d'uovo tra i capelli.."

la sua voce era rotta dal pianto, le sopracciglia corruciare e le guance purpuree.

Troy sorrise. Era bello vedere il lato fragile ed umano di sharpay, sopratutto perchè lo aveva tirato fuori esclusivamente per lui.

"Questa è per me?"

gli chiese indicando la torta ormai ammaccata al suolo,mentre la ragazza annuiva tirando su con il naso.

Si chinò e assaggiò una fragola con la panna sotto lo sguardo arrossato di lei.

" E'  squisita." Si avvicinò a lei baciandogli una guancia ormai in fiamme.

"Ti ringrazio è un regalo bellissimo." concluse.

La testa di Sharpay girava per la vicinanza con lui,  ma all'udire quelle parole provo una grande gioia.

Troy intanto aveva ormai raggiunto la porta quando si girò nuovamente verso di lei.

"Stasera, io e i ragazzi andiamo in pizzeria per festeggiare.. Se puoi venire, mi farà piacere. Sai dicono che se si parte da una buona intenzione poi i risultati arrivano sempre. Sono contento che tu me lo abbia dimostrato."

 

Note di Mommika..

Oddio.. Mi dispiace per i fan delle Tropay perché più che un elogio, con questa roba li ho insultati ma vi giuro non era veramente mia intenzione.. Comunque la dedica è doverosa alle Disneyane, in particolare a Jud_91 che è riuscita a scrivere una Troyella davvero bella (cosa che con le Tropay io non so se ci riuscirò mai..). Mi rendo conto che la trama è banale e insulsa, per non parlare poi della narrazione scadente. Spero di farmi perdonare prima o poi >__<.comunque ringrazio tutti quelli che la leggeranno, sperando che non subiscano traumi permanenti!!

 

 

 

 

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