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Autore: zeze3000    02/10/2013    2 recensioni
Mi ero sempre chiesta "Chissà come era l'infanzia di Rufus Barma?" e da lì è nata questa FF.
Parla di alcuni momenti della vita di Rufus, un personaggio che dopo Xerxes Break, il passato è celato nel mistero più oscuro.
Spero che vi piaccia e che recensiate (per favore).
zeze3000
TEMPORANEAMENTE SOSPESA
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Arthur Barma, Miranda Barma, Nuovo personaggio, Rufus Barma
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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The Chronicles of Rufus Barma

One - E' nato un Barma

 

I due Barma erano seduti comodamente un difronte all'altro, nello studio di uno dei due. Parlavano del più e del meno, lacciando qualche volta un'occhiata all'orologio a pendolo della stanza.

Volevano far sembrare di essere calmi ma, in realtà nessuno dei due ci riusciva.

L'agitazione era tanta da potersi sentire nella stanza e, a causare tale tensione, poi non era altro che il futuro figlio di James Barma, figlio del duca Arthur Barma, uno dei quattro grandi duchi che, era stato amico di dell'eroe Jack Vessalius.

Allora, emozionato?” Arthur si decise finalmente a pronunciare quella domanda al futuro padre.

James guardò per la prima volta, dopo ore e ore da cui sua moglie Elisabetth era entrata in travaglio, negli occhi suo padre.

Un po'” disse abbassando la testa. “Un po'? Ma che dico! Molto!” disse infine alzandosi in piedi.

Arthur ridacchiò. “Ti capisco, sai? Anch'io ero agitato quando stavi per nascere”

James sorrise al padre che, ricambiò.

Si sentì per l'ennesima volta un grido di dolore della moglie.

James fissò il punto oltre alla porta che, si trovava cinque camere di distanza come se volesse raggiungere l'amata per condividere insieme il dolore ma, questo era impossibile.

All'improvviso un grido più forte e intenso degli altri, come se dovesse rompere i vetri , subito un dopo silenzio. Ma se si ascoltava bene si percepiva un flebile pianto, come se provenisse da una creatura piccola.

Al quel punto anche il duca sì alzò e, insieme al figlio uscirono dallo studio e, si diressero verso la stanza in cui c'era Elisabetth. Si fermaro davanti alla porta e, pochi secondi dopo ne uscì il medico che, si sistemò gli occhiali sul naso e guardò i due uomini.

I capelli erano grigi e gli occhi neri, era sulla cinquantina, la stessa età di Arthur e, vent'anni in più di James.

Congratulazioni, siete diventati rispettivamente nonno e padre di un bellissimo maschietto” disse sorridendo. “Sua moglie è molto stanca per il parto però, le farebbe piacere se entrasse” aggiunse rivolto al neo-padre.

James vissò negli occhi il duca e, dopo che lo ebbe incitato ad entrare, varcò la soglia.

Appena entrò vide la moglie appoggiata con la schiena alla testata del letto con in mano un fagottino satto su con lenzuolo celeste.

In un angolo della stanza c'era una cameriera che stava finendo di raccogliere le lenzuola macchiate e, uscì velocemente dalla stanza.

L'uomo non se ne accorse nemmeno. Andò dritto dalla sua compagna che, alzò la testa sorridendogli dolcemente e, con tutto l'amore che aveva.

Aveva i lunghi capelli biondi sciolti e un po' scompigliati, gli occhi grigi stanchi e segnati da occhiaie e, la carnagione un po' pallida del solito.

Stai bene?” chiese il marito preoccupato.

Certo.” gli rispose Elisabetth baciandolo.

Subito dopo James si ricordò di essere appena divenuto padre e, rivolse la sua attenzione al neonato.

Era davvero piccolo, fatto su nel lenzuolino celeste, uscivano le due braccia che gicavano con un ciocca della madre, gli occhietti, di cui era ancora impossibile sapere il colore fissavano la donna e, dalla testa spuntavano alcune ciocche di capelli rossi che, per generazioni avevano caraterizzato la casata Barma, anche se i capelli di questo bambino erano molto più rossi di quelli del padre o del nonno.

E' bellisimo” riuscì solo a dire il padre che, era così affascinato e incredulo che quel piccolo bambino che era appena stato dato alla luce fosse suo figlio.

Elisabetth sorrise “Ne ero certa che l'avresti adorato subito” disse sorridendo. “Come lo chiamiamo?” chiese dopo alcuni minuti.

James rimase a pensare alcuni secondi “Rufus” esordì infine.

Rufus?” chiese la moglie perplessa.

Sì. Guardagli i capelli, sono rossi come quelli di chiunque altro nostro antenato ma, i suoi sono di un rosso acceso che, sembrano che debbano prendere fuoco. Rufus significa “rosso” e, olretutto penso che sia un bel nome” spiegò il consorte.

La moglie annuì e, ritornò a prestare attenzione al bambino.

Ehi! Ciao Rufus, amore della mamma!” lo salutò poi in modo amorevole. Dopodichè lo passò al marito che, cullò il figlio per qualche minuto ma, il neonato non dava segni di volersi addormentare e, anzi, si guardava in torno (per quel che potesse) come per scomprire cosa ci fosse intorno a lui.

Nella testa di James Barma si formarono questi pensieri :

E' curioso di sapere e conoscere. Sì, è proprio un Barma”.

 

 

Angolo Scrittrice

 

Lo so, dovevo almeno aspettare di finire una delle mie due FF che ho in corso ma, questa idea mi frullava per la testa da un po' di tempo e, non ce la facevo più al trattenermi dal scriverla.

E poi una FF l'ho quasi finita, quindi, no problem.

Per questa storia mia sono chiesta “Chissà com'era l'infanzia di quel saccente di di duca Rusuf Barma?” e, eccola qui signore e signori.

 

Spero che vi piaccia e che recensirete,

zeze3000

   
 
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