# Kate
Apri
veloce il New York Ledger alla pagina spettacoli
& intrattenimento.
Con le
dita scorri rapida le parole fino a trovare quello che cerchi.
L’ennesima
recensione negativa.
Leggi
le sprezzanti parole del giornalista e poi getti il giornale sul
tavolino.
Sei
semi sdraiata sulla penisola del tuo divano, con le gambe distese e la
schiena
contro il cuscino della spalliera.
La
testa reclinata all’indietro. Pesante.
Otto
mesi. Dovevano essere solo sei, ma sono diventati otto.
Segui
il suo tour passo passo sui giornali.
Non ti
perdi un’intervista in televisione.
Le cose
purtroppo non gli vanno bene.
Il
nuovo libro non sta ingranando.
Per
questo ha allungato il tour pubblicitario, per promuovere meglio il
romanzo.
Certo.
Continua a ripetertelo.
È
arrabbiato con te e lo sai.
Traspare
da ogni riga del nuovo libro.
Forse
è
per questo che non sta piacendo.
È
diverso dal suo solito stile. È più duro e
cinico. Cupo.
Se ne
sono accorti tutti, ma nessuno osa parlarne con te.
Quando
hai saputo che non avrebbe più scritto di Nikki Heat non ti
sei sorpresa.
Ti aveva
fatto capire che avrebbe voltato pagina definitivamente se non ti fossi
presentata all’appuntamento.
Ma mai
ti saresti aspettata che scrivesse una storia d’amore in cui
la protagonista
uccide l’uomo che ama.
È
così
che ti vede? L’hai ucciso dentro?
Di sicuro
hai ucciso la sua carriera.
L’uscita
di Killer Love è stata
costellata da
critiche e recensioni negative.
Probabilmente
sei una delle poche persone che l’ha acquistato.
Eppure
a te è piaciuto.
Nonostante
il rancore che traspare, la delusione e la rabbia.
Ti
piace perché è vero. Il libro più
sincero e intimo che lui abbia mai scritto.
Nel
bene e nel male, in questo caso nel male, continui ad ispirarlo.
Senti
di meritarti tutto questo.
Sarebbe
potuta andare diversamente, invece lasci che si sfoghi
nell’unico modo che
conosce. Scrivendo.
Senti
dei rumori provenire dalla camera da letto.
Si è
svegliato.
Un’altra
inutile giornata che comincia.
Un’altra
giornata che ti metterà davanti alle tue debolezze e alle
tue perdite.
Ogni
giorno perdi un pezzetto di speranza.
Speranza
che le cose tornino come prima.
Che si
possa tornare indietro di otto mesi.
Di
avere il coraggio di prendere in mano un telefono.
Imparare
a zittire l’orgoglio.
Già.
Sempre lui.
Tu cerchi
di combatterlo ma lui è più combattivo di te.
Senti
l’acqua scorrere in bagno.
Respiri
a fondo e ti imponi di sorridere e sembrare serena, prima che scopra
che hai
dormito ancora una volta sul divano.
Ivi’s
corner:
I
mesi passano e nessuno dei due sta bene... che cosa sarà mai
successo?
Perché
Kate non è andata all’appuntamento?
Chi
non deve scoprire che lei ha dormito un’altra volta sul
divano?
Al
prossimo capitolo conclusivo (parecchio più lungo, scusate
ma non lo potevo
tagliare xD)