Oddio questo è il
penultimo cap. T_T la ff sta per finire. Come sempre ringrazio tutti quelli ke
hanno letto ma soprattutto: mel_nutella, angeldany, ryanforever, picci 1989, intery,
tomikkbill, bunny 1987, giuggy21, beso, roro, che hanno commentato. Lo so
questo cap è cortissimo ma è il penultimo! Vi lovvo
Anna
CAPITOLO 11
Kagome capì che non poteva
più tornare indietro. Tanto per iniziare, avrebbe smesso di vestirsi in quel
modo piatto e triste. Inuyasha aveva apprezzato i suoi completi attillati. E
anche lei si era sentita una vera donna, come mai prima di allora. Era giunto
il momento di cambiare look!
Insieme a Sango andare a
fare shopping rivoluzionando tutto il suo guardaroba.
Inuyasha era seduto alla
scrivania quando Kagome entrò in ufficio. Lunedì non era riuscito a fare molto,
il pensiero continuava a ritornare al weekend che avevano trascorso insieme.
Vide la porta aprirsi e sgranò gli occhi, allibito. Kagome indossava una gonna
attillata che fasciava i fianchi e la copriva fino alle ginocchia. Una
maglietta nera, anch’essa attillata, evidenziava la splendida forma del seno. I
capelli le scendevano liberi sulle spalle, il viso era finemente truccato.
Inuyasha la osservò in
silenzio: era splendida.
“ Che diavolo pensi di
fare… così?” chiese in tono aspro.
Kagome sorrise. “ Grazie.
Buona giornata anche a te. Sto bene, grazie e tu?”
Inuyasha divenne paonazzo
dalla rabbia.
“ Kagome…” ripeté.
“ Si? Vuoi del caffè? Vado
subito preparartene una tazza. Anzi, ne berrò uno anch’io”
Uscì dall’ufficio mentre
Inuyasha si chiedeva se lei non si stesse vendicando per quello che le aveva
fatto.
Lei ritornò con due tazze
fumante.
Verso mezzogiorno Kagome
gli chiese:
“ C’è qualcosa che non va,
Inuyasha?”
“ Perché?”
“ Non mi sembra tu abbia
fatto molto questa mattina!”
“ Di chi credi sia la colpa?!”
esclamò lui.
“ Non capisco dove vuoi
arrivare.”
Lui si alzò e si avvicinò
alla scrivania di lei. Appoggiò le mani sul piano di legno.
“ E’ colpa tua se oggi non
sono riuscito a concludere niente!e sai benissimo il perché!”
“ IO?” chiese lei, fingendosi
indignata per quell’accusa.
“ Venire a lavorare
vestita in questo modo!” la riprese lui mentre gli occhi si fermarono sulla
scollatura che lasciva intravedere buona parte del seno.
“ Che cosa c’è che non va
con il mio modo di vestire?”
“ Tutto!” ricordava il suo corpo nudo, fremere di
piacere mentre lui la possedeva con forza.
“ Niente!” continuò
confuso.
Kagome lo guardo negli
occhi.
“ Tutto e niente, curiosa
risposta” disse provocandolo.
Lui si avvicinò per
dominarla dall’alto ma da quella posizione riuscì ad intravedere l’ombra scura
dei capezzoli. Fece giro della scrivania rapidamente. La afferrò per i fianchi
facendola alzare e mettendola a sedere tra carte ciclostilate e fax. Nel suo
volto si leggeva un incontrollabile desiderio.
“ Inuyasha?”
“ Inuyasha!” ripeté lui
con ironia. Era arrabbiato ed eccitato. La baciò con forza e con passione.
Affondò le mani nei grossi seni di lei, cercando i capezzoli. Lei aprì la bocca
rispondendo a quel bacio con altrettanta passione. Sentì l’eccitazione crescere
a dismisura ogni attimo di più.
“ Inuyasha, ti prego!”
“ Non c’è bisogno che mi
preghi…”
Le alzò la gonna con una
mano mentre con l’altra stringeva un seno. Sentì le cosce di lei fremere di
piacere. “ Oh, sì… lo so che anche tu mi desideri…”
Kagome chiuse gli occhi
lasciandosi trasportare dalle emozioni. La bocca di lui, vogliosa, le
percorreva il profilo del collo con baci sensuali. Quando li riaprì, Inuyasha
stava infilando un dito nel suo piacere, poi un altro. Si sbottonò i pantaloni.
La fece sdraiare per bene sulla scrivania.
“ Inuyasha, ma…” sospirò
mentre udiva il rumore di carte e penne cadere al suolo.
“ Ripetilo, adoro sentire
la tua voce roca” mormorò lui, entrando con delicatezza e decisione in lei. Poi
le sollevò la maglietta per baciarle i seni.
Kagome non aveva mai fatto
l’amore con tanta intensità. Lui si muoveva rapidamente dentro di lei
procurandole un piacere infinito.
“ Oh, Inuyasha!” sospirò lei mentre il ritmo
aumentava.
“ Oh, ti prego… ti prego!
Adesso!”
Raggiunsero l’orgasmo insieme,
ansimanti ma appagati. Il telefono sulla scrivania di Kagome prese a squillare
con insistenza, in un disordine che non aveva mai regnato in quella stanza.
Inuyasha allungò il braccio e lo fecce cadere a terra, tornando a baciarla con
passione.