Serie TV > Supernatural
Ricorda la storia  |      
Autore: Pollock    03/10/2013    3 recensioni
C'è qualcuno che ha sempre ritenuto il capolavoro di Chuck un po' leggero riguardo la parte sentimentale, la parte - si fa per dire - che attira il gentil sesso.
C'è qualcuno che ha sempre tenuto un occhio sulla famiglia Winchester.
C' è sempre qualcuno che si è occupato di osservare i momenti non descritti nelle storie del profeta.
C'è sempre qualcuno che veglia su Dean e Sam.
C'è sempre qualcuno ...
[Destiel]
Buona lettura :)
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Benny, Castiel, Crowley, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Ottava stagione, Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Titolo: You wrote about men. / tu scrivevi di uomini.

Personaggi/ Pairing: Sam Winchester, Benny, Mary Winchester, Dean Winchester, Castiel. Destiel.

Disclaimer: tutti i personaggi di cui si parla nella storia non mi appartengono (purtroppo). tutti i diritti appartengono alla CW e a quel sant'uomo Eric Kripke.

Ambientazione (?): Potrebbe essere un missing moment (in cui Crowely non vuole uccidere Cass) dopo il ritorno di Cass dal purgatorio.

Buona Lettura.
 


You wrote about men.







La luce del lampadario sopra la tua testa sfrigolava.



Brutto segno.



Quando la luce faceva i capricci, per te, era sempre un brutto segno.



La finestra permetteva ai raggi della luna di entrare nella tua stanza, illuminando fiocamente ogni cosa.



Ma in quel momento non ti interessava, eri nel bel mezzo della storia, stavi scrivendo, la tua immaginazione, scomparsa da tempo, era tornata più fervida che mai.



Le tue dita correvano veloci sulla tastiera, i personaggi di cui parlavi -le persone che avevi incontrato - erano impresse lì nero su bianco sul foglio digitale del tuo computer.



Ti sentivi un po’ come Chuck, sarebbe stata una bella sensazione essere un profeta del Signore, e avere sempre il culo parato da un Arcangelo.



Peccato che tu, semplice umana –più o meno – non eri stata scelta, il tuo nome non figurava su quella lista che era impressa a fuoco nella mente di Cass.



Tu scrivevi dei momenti vissuti solo sentimentalmente, cos’erano angeli e demoni per te, povero e misero fantasma di una vita passata?




Tu scrivevi solo di uomini.





Crowley e Castiel apparirono in contemporanea nella stanza del motel dove alloggiavano Sam, Dean e, per qualche giorno, Benny.



Invisibili all’occhio umano osservavano i tre che cercavano di capire dove fosse il nido di alcuni vampiri che avevano ucciso un’anziana coppia.



L’aria però, non era delle più felici, c’era tensione fra il vampiro e il più giovane dei Winchester.



“Secondo te, fratello, quanti possono essere in quel nido?” la voce di Dean era abbastanza tranquilla, strano a dirsi, ma lì in mezzo a quella dimostrazione di testosterone era quello che doveva mantenere la calma.



“Una ventina “ disse Sam.



“Una decina “ disse Benny.



Il silenzio che scese sulla stanza era gelato.



Quella parola, quel fratello, messo lì quasi per sbaglio fu una miccia.



“Hai visto angelo? Il tuo umano ha iniziato a trovarsi un altro divertimento, forse ha superato anche Sammy l’alce!” il volto di Cass non faceva trapelare nessuna emozione, ma l’odio che percepiva in Sam era un decimo del suo.



Cos’era quella sensazione? Era forse gelosia quella che provava? Suo Padre lo aveva forse dotato di quel sentimento tanto umano?



“Dean …” la voce di Sam era spezzata “Ti stavi riferendo a lui?” la domanda era retorica, e il dolore per questa presa di coscienza trapelava da ogni sillaba.



“Sì” un coltello gli avrebbe provocato meno dolore.



“Non dici niente angioletto? Lo ha ammesso: lo ha chiamato fratello!” la voce del re degli inferi era canzonatoria, ed andava ad intaccare la grazia dell’angelo.



Grazia che in quel momento stava cercando di fuggire da quelle parole così atroci, da quei sentimenti così sbagliati.



“Spiegami cos’è che vuoi da me, Demone”  era tornato il vecchio Castiel.




Lo dicevi sempre, Cass e Castiel sono due cose differenti, sono due cose distinte.



Castiel è l’angelo del Signore.



Cass è l’angelo di Dean.




“Solo aprirti gli occhi, Angelo” il sorriso del re dei demoni era sadico, quasi come i migliori momenti di Alastair.



“Forse vi dovrei lasciare un momento soli” la voce di Benny era chiara, mentre si allontanava dalla stanza, lasciando suo fratello –e il fratello di lui- a discutere.



“Un vampiro Dean, è. un. fottutissimo. vampiro.”



“E allora? Io mi sono fidato di te quando è arrivata Ruby, che poi si è dimostrata per quello che era, esattamente come avevo detto io. Io mi sono fidato di te quando sei ritornato dall’inferno senz’anima e dicevi di stare bene, come si è risolta la situazione? Tu cinico bastardo mi fai trasformare in vampiro. Mi sono fidato di te sempre. In ogni momento, e mentre ero in purgatorio e combattevo insieme a quel vampiro e insieme a Cass, dannazione CASS, pensavo solo a come uscire per tornare da TE. Te, povero fratellino tutto solo senza nessuno, che tenta di tirarmi fuori dai guai. Torno, senza il tuo contributo, e cosa scopro? NON. MI. HAI. NEANCHE. CERCATO.” Dean non aveva smesso un attimo di camminare avanti e indietro, di fronte ad un Sam stupito.



Dean non si sbilanciava mai, mai dimostrava tutte le sue emozioni come stava facendo in quel momento.



“Quindi vedi di fidarti di me, per questa volta. Non è un mostro. Non è cattivo.”



Sam non aveva mai visto quell’espressione sul volto di Dean, credeva in tutto quello che diceva, si fidava di un vampiro quanto si fidava di lui.



“D’accordo, lo accetterò per te. Sai che farei qualsiasi cosa per te, sei la mia famiglia. Dean io …” non riusciva a trovare le parole adatte ad esprimere tutti i suoi sentimenti.



“Sta’ zitto Sammy” il più anziano dei fratelli si avvicinò e abbracciò il più piccolo di casa Winchester.



“Oh, cosa vedono i miei occhi. Una riunione di famiglia andata a buon fine. Non sei felice Castiel?”



L’angelo stava ancora fissando la schiena del suo protetto, cinta dalle braccia muscolose del fratello.



“Non ti senti sporco solamente a guardarli? Lo vedi l’amore che li unisce? Ti sembra un amore normale? Ti sembra una cosa sana?” le parole del demone passavano attraverso le orecchie di Cass senza intaccare nessun giudizio che si era fatto sui due cacciatori in tutti quegli anni. “Sacrificherebbero la propria vita l’uno per l’altro senza esitare un momento, non riescono a stare separati troppo. Quando si dividono succedono sempre cose brutte, ad uno o all’altro. Questo non è un amore sano Castiel!”



“Il problema fondamentale, Crowely, sai qual è?”



Non sentendo risposta da parte del demone continuò il suo monologo.



“Tu non conosci l’amore, come puoi parlare? Si amano come due fratelli. Sam ama Dean perché è l’unica famiglia che ha. Sam ama Dean perché è impossibile non amarlo. Sam ama Dean perché gli è stato insegnato che la famiglia è al di sopra di ogni cosa. E Dean, Dean ama Sam come se fosse l’unica cosa importante al mondo ed è così, perché sono fratelli, e questo è ciò che significa esserlo. Dean ama, semplicemente ama, perché non è capace di fare altro. Lui ama incondizionatamente tutto.”



Crowley sorrise a quello che fu Jimmy Novak e sibilò un’ultima frase “C’è chi è finito all’inferno per molto meno” e poi sparì.



L’angelo si mostrò ai due fratelli che stavano ancora abbracciandosi.



Un colpo di tosse e li fece staccare.



“Cass?”



“Dean” si voltò verso il più piccolo dei due “Sam!”



“Benny!” la voce del vampiro che chiamava se stesso fece voltare i tre.



La situazione era di stallo, Cass guardava Benny come se fosse l’ultimo insetto sulla faccia della terra, supportato, mentalmente almeno, da Sam che tifava indubbiamente per lui.



Benny osservava Dean con muta ammirazione nello sguardo, mentre quest’ultimo cercava di non staccarsi la testa dal collo, tanto velocemente cambiava volto su cui soffermare il suo sguardo.



“Cos’è successo?” Sam era preoccupato, Cass non arrivava mai senza una motivazione – e con motivazione, in genere, s’intendeva la fine del mondo.



“Nulla di importante, dovrei parlare con Dean.” Nessuno si era mosso dalla propria posizione:



Cass in piedi di fronte ai due ragazzi, Sam seduto sul divano, Dean appoggiato mollemente al tavolo e Benny a metà strada fra i tre e la porta.



“Da solo” un passo, mano sulla spalla e un frullio d’ali.



Benny e Sam si ritrovarono soli con un pugno di mosche.



“Senti, io non ho nulla contro di te. Ma Dean è … Dean è importante per me. Come lo è per te. Quindi cerchiamo di non litigare, c’è già l’angioletto a volermi tagliare la testa perché guardo il suo protetto.”



Sam lo guardò accigliato. “Cosa vorresti dire?”



Benny rise, di quella risata canzonatoria di chi sapeva qualcosa “Non te ne sei accorto? Come lo guarda? Come si guardano l’uno l’altro?”


 
***

 

“C’è qualcosa che non va Cass?”



“Sì, Benny e …”



Dean sbuffò e non gli fece concludere la frase.



“Anche tu? Perché sia tu che Sam ce l’avete con Benny? Ricordi mi ha salvato dal purgatorio!”



L’angelo scosse la testa e si avvicinò di un passo al cacciatore.



“Non hai capito. Non ho finito di parlare. Stavo dicendo: Benny, Sam e tutti quelli con cui devo dividere il tuo cuore”.



Le parole di Cass entrarono nella mente di Dean come una cometa, una freccia che trapassa un corpo morto.



Probabilmente cupido era appena passato nella stanza senza farsi notare.



La grazia di Castiel, riflessa nei suoi occhi chiari, riconobbe l’anima racchiusa nelle iridi verdi di Dean.



L’anima che aveva salvato dall’inferno.



“Ti amo, Dean.”



Sua madre era stata l’ultima a dire quelle parole a Dean, lui non si faceva amare dalle persone, lui attirava guai e demoni.



Tutti quelli che tenevano a lui morivano, non voleva che Castiel si facesse del male per causa sua.



“So cosa stai per dire Dean. Ti conosco meglio ti quanto puoi immaginare e non ci sarà nessuna parola che potrai usare per farmi andare via. Starò al tuo fianco, che tu lo voglia o meno”




E in quel momento iniziasti a piangere tutte le lacrime di cui ti avevano dotato, perché vedere un figlio soffrire era la peggior cosa che ti potesse capitare.



Perché tu, Mary Campbell in Winchester, tenevi alla famiglia più che a qualsiasi altra cosa.



Per questo il tuo paradiso si era trasformato in una camera buia dove potevi scrivere, come le migliori scrittrici, la vita sentimentale dei tuoi figli.



E tu, dall’alto, avevi visto nel cuore di quel angelo che vegliava sul tuo primogenito, e avevi annuito compiaciuta all’amore che avrebbe salvato il mondo, di nuovo.



Ma questa è un’altra storia, e non spetta a te raccontarla.




 



Son of a Bitch's corner

Già, sono approdata anche su questo meravigliosissimo fandom (*-*) con una delle mie coppie preferite: la Destiel ( <3 )

Cosa dire?

Spero che i personaggi non siano troppo OOC e che la storia vi sia piaciuta.

so che alla fine di Destiel vero e proprio non ce n'è, solo un vedo e non vedo ( e una dichiarazione!)

però mi è venuta così *evita i pomodori*

Siccome sto dicendo una marea di stronzate da far rivoltare persino Gabriel nella tomba (?) vi saluta.

Bye Bye Hunters ;)



Ps: non so se qualcuno ha riconosciuto la scena di Ciuchino (di Shrek)  in cui ognuno chiama qualcuno e alla fine Ciuchino per l'appunto si nomina da solo (Bè, per me Benny è Ciuchino xD)

occhei ho finito per davvero! 

Spero -prego Cass e angeli vari - in qualche recensione.

Baci Pollock
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: Pollock